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Sexual compliance: l’associazione con l’abuso di alcol e precedenti esperienze sessuali

Uno studio indaga le esperienze di conformità sessuale e le associazioni con precedenti sessuali, tipi di comportamento sessuale e piacere o orgasmo.

Di Virginia Armellini

Pubblicato il 10 Apr. 2020

Capita più spesso di quanto si pensi che, quando si è ubriachi, sottoposti a pressioni, o addirittura ci si sente forzati, sia dia comunque il proprio consenso all’attività sessuale, anche se indesiderata. Uno sguardo alla sexual compliance.

 

 Desiderare di avere un rapporto sessuale e acconsentire ad averlo spesso coincidono ma, in realtà, desiderio e consenso sessuale sono due costrutti distinti. Le persone, infatti, possono acconsentire al sesso indesiderato o desiderare un rapporto sessuale a cui, alla fine, non acconsentono. Si parla di “sexual compliance” (letteralmente, conformità sessuale) in riferimento all’essere disposti ad impegnarsi in attività sessuali non desiderate. La conformità sessuale non è rara: la letteratura riporta che una percentuale variabile dal 23% al 43% dei giovani riferisce di aver acconsentito ad avere rapporti sessuali che non desideravano veramente (Katz & Tirone, 2010). Gran parte della ricerca esistente sulla teoria dei precedenti sessuali ha esaminato come ci si aspetta un rapporto sessuale ogni volta che le persone si impegnano in rapporti consensuali con partner diversi da quelli avuti in precedenza.

L’obiettivo del presente studio era estendere la ricerca sulla conformità e sul consenso sessuale, esaminando l’associazione tra precedenti sessuali e sexual compliance, utilizzando dati quantitativi derivati da un ampio campione di studenti universitari. L’ipotesi specifica era che i precedenti sessuali possano correlare con la conformità sessuale: poiché le dinamiche relazionali cambiano una volta che le persone si impegnano in attività sessuali, si è previsto che le ragioni delle persone che acconsentono ad attività sessuali indesiderate, variano a seconda che abbiano avuto precedentemente rapporti sessuali con l’altra persona. Indagando le esperienze di conformità sessuale, sono state descritte in modo esplorativo le potenziali associazioni tra precedenti sessuali, tipi di comportamenti sessuali coinvolti e piacere sessuale o esperienze di orgasmo.

Il campione finale era costituito da 7112 studenti universitari, i quali hanno completato un sondaggio online riguardante le caratteristiche sociodemografiche, i precedenti sessuali e il consenso sessuale. Per determinare se i partecipanti avevano un precedente sessuale con il loro partner più recente è stata formulata la domanda “Quante volte hai avuto rapporti vaginali o anali con questa persona?”, dicotomizzando successivamente la risposta in “almeno una volta” oppure “era la prima volta”. Per determinare se l’esperienza sessuale più recente dei partecipanti debba essere classificata come sexual compliance, è stato chiesto loro di indicare come avrebbero descritto la loro esperienza più recente. Tra le molteplici risposte, il presente studio si è concentrato solo su quei soggetti che hanno indicato di aver acconsentito ad attività sessuali indesiderate selezionando la risposta “Non volevo fare sesso ma ho accettato/detto comunque di sì”. I partecipanti che fanno parte di questo gruppo, hanno dovuto rispondere al quesito successivo, riguardante le ragioni per cui secondo loro le persone accettano esperienze sessuali consensuali ma indesiderate, scegliendo tra 12 opzioni. Inoltre, ai partecipanti è stato chiesto di segnalare le tipologie di comportamenti sessuali che si sono verificati durante la loro più recente esperienza sessuale. Ai partecipanti è stato chiesto anche: “Quanto è stato piacevole il recente atto sessuale?”, misurando le risposte in base alla presenza/assenza di orgasmo e valutando anche la possibile finzione nel raggiungimento dell’orgasmo. Infine, al campione è stato chiesto se durante il rapporto sessuale erano sobri o almeno uno dei due partner era sotto l’effetto di bevande alcoliche.

I risultati indicano che soltanto il 2,5% dei partecipanti ha riferito di non volere realmente fare sesso durante la loro più recente esperienza sessuale, ma ha comunque accettato. Le ragioni più comuni erano: “mi sentivo sotto pressione”, “volevo che smettesse di tormentarmi per il sesso”, “ero ubriaco” e “mi piace davvero questa persona e volevo compiacerla”. I precedenti sessuali sono importanti per determinare le ragioni associate all’accettazione di attività sessuali indesiderate. Nello specifico, tra coloro che avevano accettato un’attività sessuale indesiderata con il proprio partner era per compiacerlo; tuttavia, tra coloro che hanno concordato più frequentemente rapporti sessuali indesiderati con un nuovo partner, molti hanno riferito che ciò era dovuto all’abuso di alcol. Il sesso associato all’alcol, infatti, può comportare una minor sensazione di controllo e di sicurezza, nonché limita la percezione di sentimenti spiacevoli quali la mancanza di autostima e di fiducia in sé stessi e aumenta la sensazione di piacere; per questo motivo i giovani adulti si aspettano che il sesso con nuovi partner, quando si abusa di bevande alcoliche, sia più piacevole. Tuttavia, la coercizione sessuale è una preoccupazione per entrambi i tipi di relazione sessuale. Infine, la sexual compliance a nuovi partner sessuali era meno frequentemente associata a comportamenti sessuali affettuosi o all’orgasmo, sia reale che simulato. Questo deriva principalmente dal fatto che la mancanza di conoscenza l’uno dell’altro comporta un repertorio comportamentale sessuale e affettivo limitato, che non permette la sperimentazione di azioni che potrebbero aumentare la probabilità di raggiungere il piacere.

I programmi di educazione alla salute sessuale dovrebbero sottolineare che quando si è ubriachi o sottoposti a pressioni, o addirittura ci si sente forzati, è un diritto poter negare il proprio consenso all’attività sessuale, specialmente quando l’atto sessuale è indesiderato.

Tra i limiti del presente studio si riconosce che i dati sono raccolti per uno studio più ampio sulla salute e sul comportamento sessuale generale; di conseguenza sono necessarie ulteriori ricerche empiriche che si soffermino esclusivamente sul consenso alle esperienze sessuali indesiderate. Inoltre, ulteriori limiti riguardano la mancata considerazione delle differenze individuali e di genere (studi recenti affermano che sono le donne a sentirsi maggiormente obbligate a fare del sesso indesiderato) e la precisione nella misurazione dei costrutti. Infine, bisognerebbe considerare l’influenza della desiderabilità sociale sulle risposte e l’impossibilità di generalizzare i risultati ad un campione diverso da quello costituito da studenti universitari.

 

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