expand_lessAPRI WIDGET

Pensieri, parole, emozioni ai tempi del coronavirus: Intervista al Prof. Giovanbattista Presti

Il Professor Gianbattista Presti condivide il suo punto di vista su come l'emergenza coronavirus influenzi pensieri, parole ed emozioni.

Di Valentina Nocito

Pubblicato il 14 Apr. 2020

In questo difficile momento storico, la flessibilità psicologica può contribuire ad affrontare meglio le difficoltà emotive e cognitive scaturite dall’emergenza coronavirus ed aiutarci a sviluppare la resilienza, la capacità di resistere agli urti della vita.

 

Prendendo spunto dalla sua ultima pubblicazione scritta insieme al Prof. Paolo Moderato dal titolo Pensieri, parole, emozioni. CBT e ABA di terza generazione: basi sperimentali e cliniche, ho intervistato il Prof. Giovanbattista Presti in merito al suo punto di vista circa queste tre dimensioni importanti dell’essere umano, oggi messe a dura prova di fronte all’emergenza coronavirus.

Giovanbattista Presti è uno psicologo, psicoterapeuta, Docente Universitario all’Università Kore di Enna, autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico nell’ambito della ricerca sullo sviluppo del linguaggio e sui training per bambini con ritardo evolutivo. Curatore della traduzione italiana di testi come Quando il mondo ti crolla addosso e La trappola della felicità di Russ Harris, autore di testi di psicologia e ideatore del Podcast RadioCoronavir, un podcast creato in questo particolare momento storico, basato sui principi dell’ACT che grazie al contributi di altri validi colleghi dello stesso, si pone come obiettivo quello di aiutare le persone a sviluppare una flessibilità psicologica che possa contribuire ad affrontare meglio le difficoltà emotive e cognitive, comportate dall’emergenza coronavirus.

Immagine 1 – Il Prof. Giovanbattista Presti

Fatte tali premesse, ho desiderato chiedere al Prof. Giovanbattista Presti:

Pensieri, parole, emozioni ai tempi del coronavirus: in che modo la flessibilità psicologica può aiutarci?

Il tema, risponde il Prof. Presti, sta a lui particolarmente a cuore e parlare di flessibilità psicologica vuol dire creare quelle condizioni che ci consentano di accogliere quella tempesta che si sta scatenando dentro noi, fatta di pensieri ed emozioni diverse.

La situazione non è facile per nessuno. Il Prof. Presti sottolinea come lo stravolgimento delle nostre abitudini e routine quotidiane sia di per sé un importante fattore di stress, al quale si vanno poi ad aggiungere le informazioni che ci ricordano il numero di contagiati ed ancor di più dei deceduti. La flessibilità psicologica, sottolinea il Prof. Presti, riguarda l’elasticità della nostra mente e di conseguenza del nostro comportamento di riuscire ad adattarsi a tutto ciò e per l’appunto richiama il tema dell’adattamento.

I pensieri sono tantissimi, in generale di tipo catastrofico, come ad esempio “Questa situazione non finirà mai”, “Quando riuscirò a ritornare a lavoro”, “Chissà se colpirà i miei figli”, “Subirò dei danni economici”, tutti pensieri ammissibili ricorda il Professore in questo momento, e le emozioni di conseguenza vanno dalla rabbia, alla paura, all’angoscia, dubbi e incertezze, sgomento…

Ma siamo chiamati ad andare avanti, riorganizzare le nostre vite. La situazione è molto delicata e complessa, continua il Professore ricordando ad esempio il personale sanitario chiamato in prima linea, chi ha subito uno o più lutti, chi non ha potuto concedersi di dare un ultimo saluto al proprio familiare poi deceduto o tanto meno di poter celebrarne i funerali. Situazioni di profonda tristezza, angoscia, paura, rabbia…

In questo, la flessibilità psicologica, ci spiega il Prof. Presti, può aiutarci a sviluppare quella che in psicologia prende il nome di resilienza, ossia la capacità di resistere agli urti della vita e di riportarsi al mondo del possibile ed al mondo del reale, a ritrovare il senso della vita e delle cose. Flessibilità psicologica vuol dire anche muoversi verso questa direzione.

All’interno dell’intervista viene ricordato anche il materiale reperibile dalle puntate del Podcast, all’interno del quale si ha l’opportunità reperire audio guida che aiutano a meditare, riflettere e sperimentarsi in alcuni esercizi proposti che aiutino a creare quello spazio mentale che ci consente di agire in direzione dei nostri valori. Altro tema trattato all’interno del podcast è il tema dell’accettazione, accettazione anche delle emozioni difficili e dolorose e suggerimenti riguardanti la vita quotidiana come ad esempio, organizzarsi la giornata, prendersi delle pause, fare attività fisica, dedicarsi ad hobby, ritornare ai propri affetti, prendersi cura anche del proprio aspetto estetico.

Un ultimo suggerimento del professore è quello di pensare alla possibilità di creare una scatola dei tesori dove ogni membro della famiglia possa mettere un biglietto con un proprio messaggio, pensiero, che alla sera possa essere recuperato e condividerlo con il resto della famiglia.

E prendendo spunto da questa metafora, desideravo condividere con voi il contenuto di questa intervista e relativi link utili che sicuramente per me sono tesoro, ma ritenevo altrettanto utile e prezioso condividere con gli interessati.

 

Guarda l’intervista al Prof. Presti:

Ascolta il Podcast RadioCoronavir.

 

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Valentina Nocito
Valentina Nocito

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

Tutti gli articoli
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Coronavirus: le conseguenze della pandemia sulla salute mentale
Coronavirus: i rischi sulla salute mentale

Il coronavirus si è presentato con una forza tale da modificare la vita delle persone di tutto il mondo. Che impatto avrà la pandemia sulla salute mentale?

ARTICOLI CORRELATI
Si può vivere senza ansia?

Eliminare l'ansia non è possibile, ma imparare a conviverci sì. Per riuscirci è d'aiuto fare riferimento ad alcune tecniche di psicoterapia

Dipendenza affettiva e ansia da relazione
Ansia da relazione e dipendenza affettiva

Nelle relazioni sentimentali sono diversi i meccanismi disfunzionali che possono instaurarsi, tra questi la dipendenza affettiva e l'ansia da relazione

WordPress Ads
cancel