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Perché le donne si masturbano?

Uno studio ha esaminato la masturbazione femminile attraverso la sua frequenza, le ragioni, le attività svolte durante la pratica e le qualità dell'orgasmo

Di Virginia Armellini

Pubblicato il 17 Mar. 2020

La masturbazione, in particolare nelle donne, è stata a lungo stigmatizzata, proibita o scoraggiata dalle principali ideologie religiose e per anni vista come causa di una moltitudine di disturbi fisici e mentali (Bullough, 2002; Maines, 1999).

 

La maggior parte delle società occidentali contemporanee, tuttavia, ha tentato di normalizzare quest’attività, considerandola non solo come uno sbocco naturale e sicuro per la tensione sessuale, ma anche come un potenziale beneficio che può aiutare uomini e donne a scoprire e migliorare l’eccitazione e il piacere sessuale. Infatti, se per anni era stato ipotizzato che la masturbazione fosse più frequente nelle donne prive di un partner sessuale, studi recenti indicano che la masturbazione e il sesso con il proprio partner sembrino generare esperienze nettamente diverse per la maggior parte delle donne, suggerendo l’idea che un tipo di attività non sostituisce o compensa necessariamente l’altra (Regnerus, Price, & Gordon, 2017).

Il presente studio ha esaminato la relazione tra la frequenza, le ragioni e le attività durante la masturbazione e studiato come tali parametri predicono il piacere orgasmico, la latenza e le difficoltà. In particolare, ha tentato di rispondere a sei domande:

  • Le donne che si masturbano più frequentemente differiscono da quelle che si masturbano meno frequentemente o per niente?
  • Perché le donne si masturbano?
  • Quali tipi di attività includono le donne quando si masturbano?
  • Le ragioni, le attività e la frequenza della masturbazione sono correlate l’una all’altra?
  • Queste variabili influenzano la latenza orgasmica, il piacere orgasmico e la difficoltà orgasmica durante la masturbazione?
  • La frequenza della masturbazione è correlata alla frequenza del sesso con il proprio partner?

I partecipanti, estratti da un database, erano 2068 donne di almeno 18 anni; le versioni dello studio erano due: online e carta e matita. Era necessario partecipare ad un sondaggio sulla salute sessuale prima di essere ammesse allo studio. Alle donne sono state poste domande, utilizzando l’anno passato come periodo di tempo, sulla frequenza della masturbazione, sulle loro ragioni per masturbarsi e sui tipi specifici di attività.

La percentuale maggiore relativa alla frequenza della masturbazione era del 23% per le donne che si masturbavano 2-3 volte alla settimana, seguita da coloro che si masturbavano circa una volta alla settimana (17%). Dai risultati emerge che le donne che si masturbavano più frequentemente avevano maggiori probabilità di riferire ansia o depressione in corso (le motivazioni non sono state approfondite in questo studio), hanno riferito una minor soddisfazione per la loro attuale relazione sessuale e per la loro relazione in generale, ma hanno posto maggiore importanza e interesse nel fare sesso.

Tuttavia, la ragione più importante o che contribuisce maggiormente al motivo per cui le donne si masturbano è “piacere e soddisfazione sessuale”, seguita da “aiuta ad alleviare lo stress ed è rilassante” e “diminuisce la tensione sessuale”. Al contrario, la mancanza di attività sessuale o di attività sessuale soddisfacente con il proprio partner influenza meno del 10% del campione.

In relazione alle possibili attività che in genere le donne svolgono quando si masturbano, la stimolazione del clitoride era l’attività più comunemente selezionata (97%), seguita dalla stimolazione vaginale, dall’uso di materiale erotico stimolante e, infine, da fantasie sessuali che includono il proprio partner. Queste attività, definite “convenzionali”, vengono distinte dalle attività riconosciute in questo studio come “non convenzionali”; ad esempio la stimolazione anale, la stimolazione attraverso fantasie che non includono il proprio partner e altre attività non specificate.

Esisteva un’associazione significativa tra la ragione principale della masturbazione e il tipo di attività: nello specifico, la minoranza delle donne che ha evidenziato problematiche relative alla sfera sessuale con il proprio partner (ad esempio mancanza di attività sessuale o di soddisfazione erotica), avevano maggiori probabilità di includere attività “non convenzionali” durante la masturbazione. Anche la frequenza della masturbazione differiva significativamente con la tipologia di attività e con le ragioni legate alla masturbazione: le donne che si occupavano solo della stimolazione del clitoride si masturbavano meno frequentemente (circa una volta al mese) rispetto a coloro che svolgevano attività aggiuntive, sia convenzionali che non convenzionali; inoltre, le donne che si masturbavano per piacere e soddisfazione sessuale, svolgevano quest’attività più frequentemente (circa una volta alla settimana) rispetto alla parte di campione che identificava altre ragioni legate alla masturbazione.

Inoltre, è stata considerata la relazione tra le variabili precedenti e il raggiungimento dell’orgasmo; in particolare per la latenza orgasmica, piacere orgasmico e difficoltà orgasmica. Dalle analisi risulta che il piacere orgasmico non variava in base alle attività incluse durante la masturbazione, ma differiva a seconda della motivazione ed era associato positivamente sia a una maggior frequenza che a una ridotta difficoltà orgasmica. Le donne che si masturbano per piacere sessuale e soddisfazione raggiungono il massimo piacere orgasmico e la minor difficoltà, mentre quelle che si sono masturbate per diminuire la tensione sessuale o superare l’ansia hanno avuto punteggi più bassi di piacere orgasmico e punteggi più alti di difficoltà orgasmica. L’età ha predetto significativamente tutti e tre i parametri: una maggiore età era associata a latenze orgasmiche più brevi, maggior frequenza, elevato piacere orgasmico e ridotta difficoltà orgasmica; al contrario, le donne più giovani indicavano maggior difficoltà e latenza orgasmica, minor soddisfazione nelle relazioni sessuali e come ragione principale della masturbazione indicavano la riduzione dell’ansia e della tensione.

Complessivamente, la correlazione tra la frequenza della masturbazione e la frequenza del sesso associato con il proprio partner era bassa e non significativa, ad eccezione della piccola percentuale di campione che ha indicato come ragione principale della masturbazione la mancanza di attività sessuale e/o di soddisfazione con il proprio partner.

In conclusione, in base agli schemi di risposta caratteristici, sono state empiricamente individuate tre tipologie di donne: 1) donne sessualmente molto attive; 2) donne che hanno frequenti rapporti sessuali con il proprio partner, ma si masturbano poco frequentemente e 3) donne che si masturbano frequentemente, ma hanno rapporti sessuali meno frequenti.

 

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