Matthews e Wells hanno ipotizzato nel loro modello che le credenze metacognitive potrebbero precedere l’insorgenza di emozioni negative e disfunzionali. Uno studio ha cercato di esplorare questa eventualità.
Secondo il Self-Regulatory Function Model (S-REF), le emozioni negative sono influenzate da determinate credenze metacognitive che inducono l’individuo a reagire allo stress in maniera disfunzionale (Matthews& Wells, 1994). Rimane però una questione aperta se esista un rapporto di causalità tra fattori metacognitivi e sintomi emotivi presenti nei disturbi psicologici.
Secondo il S-REF, così come formulato da Matthews e Wells (1994), le credenze metacognitive dovrebbero precedere temporalmente l’insorgere di emozioni negative e disfunzionali. Il S-REF, inoltre, ipotizza che la sofferenza psicologica sia associata a uno stile di pensiero definito Cognitive Attentional Syndrome (CAS), che rappresenta uno stato di pensiero negativo e ripetitivo (come la ruminazione e il rimuginio) che intensifica le risposte emotive dell’individuo (Wells, 2009).
Per indagare il rapporto causa-effetto che intercorre tra metacognizione ed emozioni negative, in particolare quelle presenti nei disturbi d’ansia e depressivi, gli autori del presente studio (Capobianco et al., 2019) hanno analizzato due campioni statistici composti 265 soggetti.
Sono stati somministrati l’Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS) e il Meta-cognitions Questionnaire 30 (MCQ-30) per tre volte in un periodo di 2 mesi.
Lo studio è stato condotto utilizzando lo Structural equation modeling (SEM), un modello in grado di individuare le relazioni di causalità presente tra due o più variabili (Berrington et al., 2006).
I risultati hanno mostrato che, per quanto riguarda i sintomi emotivi dei disturbi d’ansia piuttosto che per quelli depressivi, le credenze metacognitive potrebbero esserne un predittore affidabile. In questo caso, infatti, sarebbero proprio le metacognizioni a precedere l’insorgere di emozioni negative. Tuttavia, l’effetto osservato dell’ansia sulle credenze metacognitive esperite dagli individui, ha suggerito una notevole reciprocità nelle relazioni causali e temporali coerente con i presupposti teorici del modello S-REF. I risultati, nel caso dei sintomi emotivi della depressione, al contrario, non hanno mostrato relazioni causali e temporali significative (Capobianco et al., 2019).