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Percorsi di Consapevolezza: la Rèsilience delle Parole (2018): il potere trasformativo delle parole e l’uso della scrittura in terapia – Recensione del libro

Il saggio Percorsi di Consapevolezza: La Rèsilience delle Parole riporta gli studi riguardanti la relazione tra scrittura, benessere e cambiamento.

Di Santina Micieli

Pubblicato il 26 Ago. 2019

Nel saggio Percorsi di Consapevolezza: La Rèsilience delle Parole, la scrittura viene intesa come una via d’accesso per entrare nel proprio mondo interiore, dove gli eventi che sono avvenuti in passato, attraverso la trascrizione vengono riportati ed elaborati nel qui ed ora (unico tempo in cui è possibile avviare il processo di guarigione).

 

È possibile con la sola scrittura elaborare eventi traumatici, migliorare la resilienza nei soggetti ed avere dei benefici a livello del benessere psicofisico?

Gabriella Ilse Viscuso (2018), psicologa ed esperta di psicologia transpersonale, risponde a questa domanda raccogliendo nel suo saggio Percorsi di Consapevolezza: La Rèsilience delle Parole, gli studi riguardanti la relazione tra scrittura e benessere, dimostrando, soprattutto nella prima parte, come la pratica della scrittura sia stata anche in passato utilizzata per esplorare ed esternare il proprio mondo interno.

Analizzando gli studi presenti in letteratura è stato possibile dimostrare che la scrittura possiede al suo interno componenti terapeutiche (Pennebaker & Smyth, 2017), in particolare ha un impatto sul sistema immunitario (Esterling et al, 1994), produce dei benefici a breve e a lungo termine sull’umore (Pennebaker et al, 1988; Páez et al, 1999), migliora l’autostima, apporta dei benefici al benessere psicofisico (Park & ​Blumberg, 2002), riduce i pensieri intrusivi su eventi negativi (Klein & Boals, 2001), allevia i sintomi del Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD) (Greenberg et al, 1996; Schoutrop et al, 1997, 2002; Sloan & Marx, 2004; Klein & Boals, 2001), migliora le relazioni tra gli individui (Slatcher & Pennebaker, 2006) e aumenta la resilienza (Demetrio, 2017).

Il valore della scrittura nel processo di cambiamento

Nel saggio Percorsi di Consapevolezza, il diario, l’autobiografia, la poesia e i racconti vengono intesi come un viaggio le cui strade riconducono al mondo interiore. La scrittura viene intesa come una via d’accesso per entrare nel proprio mondo interiore, dove gli eventi che sono avvenuti in passato, attraverso la trascrizione, vengono riportati ed elaborati nel qui ed ora (unico tempo in cui è possibile avviare il processo di guarigione).

Lo scopo della trascrizione dei ricordi e delle emozioni è quello di avviare un processo di rivisitazione dei propri eventi e successivamente avviare il processo metabletico (di cambiamento), sia a livello individuale sia a livello sociale.

Le parole, durante questo viaggio interiore, fungono da collante tra la realtà esterna e la realtà interna e servono, inoltre, per attribuire significato al proprio vissuto. Il significato che ciascun individuo attribuisce agli eventi, dipende da come il soggetto stesso vede e percepisce il mondo che lo circonda.

Il modo in cui l’individuo percepisce il mondo circostante può essere cambiato, attraverso l’utilizzo della scrittura, che permette all’individuo, per mezzo dell’introspezione, di ascoltare e narrare se stesso. Questi due ultimi aspetti insieme ad un atteggiamento non giudicante e all’accettazione, sono alcuni degli ingredienti per il cambiamento e la crescita personale.

La scrittura permette all’individuo di mettersi in contatto con i propri vissuti e le proprie emozioni e possiede una forte componente riparativa, in quanto permette al soggetto di regolare e rielaborare dei vissuti e crearne nuovi. Scrivere diventa una strategia per elaborare ed ordinare le emozioni che arrecano malessere al soggetto e attraverso la carta e la penna iniziano a prendere forma.

L’importanza della terapia narrativa

In ambito terapeutico, l’autrice enfatizza l’importanza della terapia narrativa in cui il soggetto viene incoraggiato ad attribuire nuovi significati alla sua storia. La terapia narrativa permette di esternalizzare il problema distaccandosi maggiormente da esso, scavare più in profondità nel problema per comprendere i motivi per cui viene percepito come una minaccia e viene aiutato a modificare la trama negativa per aiutare il soggetto a modificarle e renderle diverse da quelle che sono state le fonti dei suoi problemi.

Infine, l’autrice di Percorsi di Consapevolezza, dopo aver posto in rassegna i benefici della scrittura e i principali contributi in ambito scientifico, fornisce al lettore delle tecniche pratiche con l’obiettivo di accompagnare ed aiutare il lettore ad accrescere il benessere psicofisico.

In particolare, nell’ultima parte del libro Percorsi di Consapevolezza: La Rèsilience delle Parole, sono state proposte le seguenti tecniche:

  1. Istruzioni per iniziare a scrivere in un diario sia permettendo al soggetto di scrivere su un argomento a piacere, sia permettendo al soggetto di annotare eventi specifici, descrivendo i pensieri, le emozioni e le sensazioni fisiche associate;
  2. Scrittura espressiva basata su prompt ed esercizi, associati alla respirazione e alla consapevolezza;
  3. Scrittura transazionale, ovvero, una tecnica basata sulla stesura di una lettera; il cui obiettivo è quello di avviare uno scambio di idee, pensieri e sentimenti con persone che sono significative per il lettore.
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Duccio Demetrio intervistato da Emanuele Cohen “Scrivo ergo sum: ecco perché è così utile il racconto di sé”, L’Espresso, 30 Novembre 2017
  • Esterling, B.A., Antoni, M.H., Fletcher, M.A. (1994). Emotional disclosure through writing or speaking modulates latent Epstein–Barr virus antibody titers. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 62, 130–140.
  • Klein, K., Boals, A. (2001). Expressive writing can increase working memory capacity. Journal of Experimental Psychology: General, 130(3), 520-533.
  • Greenberg, M., Wortman, C., Stone, A., (1996). Emotional Expression and Physical Health: Revising Traumatic Memories or Fostering Self-Regulation?, Journal of personality and social psychology, 71, 588-602.
  • Páez, D., Velasco, C., González-Castro, J. (1999). Expressive writing and the role of alexythimia as a disposition deficit in self-disclosure and psychological health. Journal of personality and social psychology, 77, 630-41.
  • Park, C.L., Blumberg, C.J. (2002). Disclosing trauma through writing: Testing the meaning-making hypothesis. Cognitive Therapy and Research, 26(5), 597-616.
  • Pennebaker, J., Smyth, J.M. (2017). Il potere della scrittura. Tecniche Nuove Edizioni, Milano.
  • Schoutrop, M., Lange, A., Hanewald, G., Duurland, C., Bermond, B. (1997). The Effects of Structured Writing Assignments on Overcoming Major Stressful Events: An Uncontrolled Study. Clinical Psychology & Psychotherapy. 4. 179 - 185.
  • Schoutrop, M., Lange, A., Hanewald, G., Davidovich, U., Henriëtte, S. (2002). Structured Writing and Processing Major Stressful Events: A Controlled Trial. Psychotherapy and psychosomatics, 71, 151-7.
  • Slatcher, R.B., Pennebaker, J.W. (2006). How Do I Love Thee? Let Me Count the Words. Psychological Science, 17, 660-664.
  • Sloan, D.M., Marx, B.P., (2004). Taking pen to hand: Evaluating theories underlying the written disclosure paradigm, “Clinical Psychology: Science and Practice”, 11, 121–137.
  • Viscuso, G.I. (2018). Percorsi di consapevolezza. La rèsilience delle parole. In.Edit- Psicologia, Bologna.
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