La relazione che emerge dalle ricerche recenti tra traumi fisici e psicopatologia ci suggerisce l’importanza di operare un’azione preventiva, oltre che terapeutica, rivolta alla cura di questi soggetti.
Persone che hanno subito un ricovero ospedaliero in seguito a gravi lesioni fisiche dovute ad eventi traumatici sembrano essere maggiormente predisposte al rischio di sviluppare depressione e disturbo da stress post traumatico (PTSD).
L’insorgenza di tali disturbi psichiatrici aumenterebbe in particolare qualora gli individui abbiano avuto esperienze traumatiche violente e/o siano stati esposti a condizioni sfavorevoli pregresse (scarsa salute fisica e mentale, mancanza di una rete sociale, episodi di autolesionismo).
Traumi fisici e psicopatologia: uno studio sperimentale
Questi risultati si rifanno ad uno studio condotto su 502 soggetti ospedalizzati in seguito a gravi lesioni fisiche. Successivamente al ricovero, i soggetti sono stati sottoposti ad un follow-up di 3 mesi per verificare la possibile associazione fra traumi fisici riportati e successivo sviluppo di episodi depressivi o di PTSD. Dei 502 soggetti, 225 hanno soddisfatto i criteri per la depressione o per il PTSD. Le due tipologie di diagnosi sono state effettuate con il Quick Inventory of Depressive Symptoms Self report e con la PTSD ChecK List- 5.
I risultati evidenziano come avere vissuto pregresse esperienze avverse possa costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie psichiatriche (depressione e PTSD) nei soggetti aventi gravi lesioni fisiche da eventi traumatici violenti.
Tali evidenze possono essere utili per tracciare le linee guida per un’azione preventiva oltre che terapeutica rivolta alla cura di questi soggetti. Difatti, raccogliere informazioni anamnestiche e cliniche dei pazienti con traumi fisici sarebbe utile per prevenire e diagnosticare tempestivamente l’insorgenza di problematiche psichiatriche postume.