Un recente studio preliminare ha mostrato che pazienti in cura farmacologica con benzodiazepine, ai quali era stata prescritta parallelamente l’utilizzo di cannabis terapeutica, hanno interrotto la preesistente terapia con benzodiazepine.
Le benzodiazepine sono una classe di psicofarmaci aventi proprietà sedative, utilizzati prevalentemente per curare i sintomi legati all’ansia.
Inoltre, risultano essere fra le sostanze psicoattive maggiormente prescritte, nella popolazione generale, a fronte della rapida potenza di azione. Tuttavia, non esulano da effetti indesiderati che predispongono facilmente allo sviluppo di una dipendenza fisica e psicologica (Trinka & Brigo, 2015). Questo studio si pone l’obiettivo di indagare la relazione presente fra assunzione di benzodiazepine e utilizzo di cannabis terapeutica.
Cannabis terapeutica e benzodiazepine: lo studio
Per la realizzazione del presente studio sono stati reclutatati 207 partecipanti da una clinica medica canadese, specializzata nella prescrizione di cannabis terapeutica per la cura di varie condizioni mediche. Al momento del reclutamento i pazienti stavano assumendo benzodiazepine e si è proseguito con la prescrizione, parallela, di cannabis terapeutica. Per monitorare la relazione fra benzodiazepine e cannabis è stato chiesto ai pazienti di presentarsi a tre visite di follow-up entro i sei mesi successivi. Dei 207 pazienti, solo 146 si sono sottoposti alle tre visite di follow up, permettendo la realizzazione del presente studio.
Cannabis terapeutica e benzodiazepine: i risultati
Dai risultati è emerso che: alla prima visita di follow up ben 44 pazienti (30,1%) avevano interrotto la terapia con benzodiazepine; alla seconda visita, ulteriori 21 pazienti avevano interrotto l’assunzione di benzodiazepine, per un totale di 65 pazienti (44,5%); alla terza visita un altro paziente, 66 pazienti totali (45,2%) aveva sospeso l’assunzione delle benzodiazepine. Dunque, i pazienti che avevano avviato una terapia con cannabis medica hanno mostrato consistenti tassi di interruzione delle benzodiazepine nel corso delle tre visite di follow up.
Trattandosi di uno studio preliminare è bene sottolineare che: non sono stati indagati i meccanismi fisiologici alla base di questi risultati; non si può parlare di causalità diretta fra prescrizione di cannabis e interruzione della terapia con benzodiazepine; non si intende suggerire che la cannabis possa essere usata come alternativa alla terapia con benzodiazepine. Tuttavia, i consistenti risultati di questo studio non possono essere ignorati e le sopracitate limitazioni potrebbero porre le basi per lo sviluppo di ricerche future che indaghino il valore terapeutico della cannabis.