Un recente studio ha indagato gli effetti di alcune condizioni psichiatriche, in particolare depressione e ansia, sulla salute fisica oltre che mentale, dando così prova della stretta relazione esistente tra mente e corpo.
Qualche secolo fa, Descartes sosteneva la dicotomia tra mente e corpo. Per il filosofo francese mente e corpo sono due entità separate e, per secoli, tale dualismo ha contribuito a fondare il pensiero e le basi delle scienze moderne. Più recentemente, con il progresso scientifico, la tesi dicotomica cartesiana è andata via via indebolendosi.
In particolare, con Damasio e la pubblicazione del suo libro L’errore cartesiano è andata affermandosi una nuova prospettiva che va nella direzione opposta rispetto alla tesi cartesiana. Attraverso solide evidenze scientifiche, Damasio ha dato prova che cervello, emozioni e coscienza sono molto più interconnesse di quanto non si pensasse.
Sulla base di queste premesse si è mosso anche un recente studio condotto presso l’Università di San Francisco e che rappresenta un ulteriore contributo a favore della tesi di Damasio: i ricercatori hanno infatti indagato come alcune condizioni psichiatriche, in particolare depressione e ansia, metterebbero a rischio la nostra salute fisica al pari di altre variabili quali obesità e fumo.
Lo studio e i suoi risultati
Ciò che è emerso dallo studio è che depressione e ansia sono fattori negativi per la salute fisica degli individui con effetti equiparabili all’obesità e al fumo. Patologie fisiche come il cancro, invece, non correlano in maniera statisticamente significativa con le suddette condizioni di salute mentale.
I ricercatori del dipartimento di psichiatria dell’Università di San Francisco hanno indagato gli effetti che depressione e ansia hanno sulla salute fisica degli individui attraverso una valutazione delle condizioni mediche di un campione di oltre 15.418 persone con un’età media di 68 anni. I dati analizzati sono stati ricavati da uno studio governativo che ha utilizzato delle interviste per valutare i sintomi depressivi e ansiogeni dei partecipanti. Inoltre, i partecipanti hanno risposto a questionari circa il loro peso, il fumo e tutte le condizioni mediche diagnosticate in precedenza e sono stati sottoposti a visite ospedaliere per registrare informazioni circa il peso corporeo. Nello specifico, il 16% dei soggetti aveva ricevuto alti punteggi nei livelli di ansia e depressione, il 31% aveva una diagnosi di obesità e il 14% erano dei fumatori.
I risultati dello studio hanno dunque messo in evidenza che coloro che erano caratterizzati da alti livelli di ansia e depressione avevano il 65% di probabilità in più di sviluppare una patologia cardiologica, il 65% in più di probabilità di incorrere in un ictus, il 50% di probabilità di avere un’alta pressione sanguigna e, infine, l’87% di loro era più incline a sviluppare l’artrite rispetto a coloro che non mostravano alti livelli di ansia e depressione.
Di tutte le condizioni fisiche indagate, i ricercatori hanno riscontrato che il cancro era l’unica variabile che non risultava essere correlata al livello di ansia e di depressione. Nonostante le credenze popolari, questo dato è confermato anche da ulteriori studi precedenti a questa ricerca. Dunque, il disagio psicologico sembrerebbe non essere un fattore predittivo nello sviluppo del cancro.
In conclusione
L’importanza di questo studio risiede nel fatto che ha permesso di dimostrare che lo stato di salute mentale incide in maniera significativa sull’insorgenza di una vasta gamma di malattie mediche. Pertanto, va certamente preso in considerazione il fatto che i sintomi ansiosi e depressivi sono correlati ad uno stato di salute fisica precaria e che – nonostante questo dato sia ormai comprovato – questi sintomi, ad oggi, continuano a ricevere attenzioni limitate nelle assistenze sanitarie rispetto ad altre variabili come fumo e obesità.
Non trattare i suddetti sintomi ha dunque alti costi nel lungo termine, sia per il singolo individuo che per l’intero sistema sanitario, che potrebbe evitare parte delle spese attivando progetti di prevenzione.
In conclusione, il presente studio compara in maniera diretta gli ansia e depressione rispetto a obesità e fumo come fattori di rischio per l’esordio di malattie fisiche (Sandoiu, 2018).