L’ olfatto gioca un ruolo importante e delicato nell’ esperienza sessuale dei mammiferi. In particolare sembra influenzare la selezione, la scelta o l’evitamento di un probabile partner sessuale con il quale accoppiarsi e l’abilità di riconoscimento delle emozioni altrui.
Uno studio di Bendas, Croy e Hummel, recentemente pubblicato su Archives of Sexual Behavior, ha mostrato come un’alta sensibilità agli odori negli adulti sia fortemente legata alla percezione di un maggiore piacere nelle attività sessuali, supportando l’ipotesi per la quale l’ olfatto è in grado di arricchire e migliorare l’ esperienza sessuale.
“[…]non va più via l’odore del sesso che hai addosso” cantava Ligabue in una sua famosa canzone.
Il verso della canzone riporta una relazione tra l’odore, l’ olfatto e il comportamento sessuale che recentemente è stata evidenziata e confermata anche dalla ricerca.
Il senso dell’ olfatto infatti gioca un ruolo importante e delicato nelle interazioni sessuali dei mammiferi. In particolare sembra influenzare la selezione, la scelta o l’evitamento di un probabile partner sessuale con il quale accoppiarsi e l’abilità di riconoscimento delle emozioni altrui (Stevenson, 2009).
I deficit della funzione olfattiva influenzano la qualità dell’esperienza sessuale
Uno studio di Burke, Veltman, Gerber e colleghi (2012) ha sottolineato come la percezione olfattiva di alcuni componenti degli ormoni sessuali, soprattutto estrogeni e testosterone, presenti nell’odore naturale che contraddistingue un individuo, eliciti l’attivazione dell’arousal sessuale nei maschi e nelle femmine andando a stimolare in modo diretto l’ipotalamo.
Da qui l’assunzione che l’odore possa in qualche modo contribuire al comportamento e all’attivazione sessuale negli individui adulti, assunzione ulteriormente confermata da studi condotti su pazienti affetti da disosmia, un’alterazione del senso dell’olfatto, che riportano una ridotta qualità di vita in differenti aree della vita quotidiana soprattutto inerenti alla sfera sociale e sessuale (Croy, Nordin et al., 2014).
In una survey condotta online per la rilevazione delle caratteristiche principali dei disturbi chemo-sensoriali, deficit legati alle facoltà olfattiva e gustativa, più della metà dei partecipanti ha riportato un impatto negativo del disturbo sul loro comportamento sessuale (Merkonidis et al., 2015).
Pertanto un impoverimento della funzione olfattiva sembrerebbe influenzare la vita sessuale di un individuo, che consiste nella riduzione dell’appetito sessuale a seguito dell’esordio del disturbo. Quest’effetto associato alla compromissione dell’olfatto pare più evidente nella popolazione maschile anziché in quella femminile e si manifesta in una mancanza di desiderio sessuale nei confronti di un partner sessuale.
Allo stesso modo uno studio di Passi e colleghi (2003) ha evidenziato come nei pazienti con disturbi sinonasali che compromettono la respirazione nasale, vi sia la riduzione della qualità delle proprie esperienze sessuali a seguito dell’inibizione dell’iperventilazione nel corso di una rapporto sessuale, meccanismo che molto probabilmente intensifica l’ esperienza sessuale.
Tali studi passati velocemente in rassegna sottolineerebbero come vi sia una relazione significativa tra deficit olfattivi e comportamento sessuale che potrebbe essere moderata da un umore depresso, insicurezza sociale e altre comorbilità.
Uno studio specifico su soggetti senza deficit olfattivi
Tuttavia, fino a questo momento, nessuno studio ha indagato la relazione tra olfatto e alcuni specifici aspetti costituenti il comportamento sessuale come il desiderio sessuale, l’esperienza sessuale e la prestazione sessuale, in giovani adulti senza alcuna compromissione della funzione olfattiva.
Utilizzando il “Sniffin Sticks” per la valutazione della sensibilità all’odore e alcuni questionari come il Sexual desire inventory (SDI; Spector, Carey & Steinberg, 1996), la Visual Analogue Scale (VAS) per la valutazione della piacevolezza dell’ esperienza sessuale e della prestazione sulla base della frequenza dei rapporti sessuali e la media di durata in minuti con il proprio partner sessuale, Bendas, Croy e colleghi (2018) hanno studiato la relazione tra sensibilità olfattiva e comportamento sessuale sulle componenti pocanzi descritte (desiderio, esperienza e prestazione sessuale).
Il gruppo sperimentale comprendeva 70 individui subclinici sia di genere maschile che femminile, soprattutto studenti, di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Dal gruppo sono stati esclusi soggetti con patologie psicologiche e individui che avevano avuto in passato esperienze sessuali traumatiche.
Ciascun soggetto è stato bendato per evitare che vi fosse una qualche detezione visiva dei cue e sottoposto agli “Sniffin Sticks”, una serie di tre penne, alcune contenenti in misure e diluizioni diverse un solvente odoroso (il feniletilene) e altre inodori.
Il compito del soggetto sperimentale era quello di indicare le penne in cui aveva avvertito un odore; i soggetti che consecutivamente avevano identificato in modo corretto le “penne odorose” venivano indicati come individui con un’alta sensibilità olfattiva, al contrario se l’identificazione non era corretta come individui con una bassa sensibilità olfattiva.
Conclusioni
Lo studio di Bendas, Hummel & Croy (2018) ha confermato la relazione tra i livelli olfattivi e i comportamenti sessuali, evidenziando però una correlazione forte tra un’alta sensibilità all’odore e misure della generale percezione di piacevolezza della propria esperienza sessuale contrariamente con il desiderio e la prestazione sessuale.
Un’alta sensibilità olfattiva ha pertanto degli effetti sull’ esperienza sessuale, in particolare influenza la percezione di piacevolezza dell’interazione sessuale con il partner, maggiormente per il gruppo maschile suggerendo un’influenza maggiore degli input olfattivi per gli uomini sui rapporti sessuali.
Similmente nel gruppo femminile si è osservata una forte correlazione tra alta sensibilità olfattiva e la frequenza degli orgasmi, suggerendo un importante contributo dell’odore sull’ esperienza sessuale femminile.
L’odore di per sé non sembra mediare il modo in cui gli individui desiderano o si comportano durante un rapporto sessuale ma l’attività sessuale stessa, la sua percezione come piacevole sembra essere influenzata da certi cue olfattivi come i fluidi vaginali, lo sperma e il sudore che l’arricchiscono migliorandola (Bendas, Hummel & Croy, 2018).