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La regolazione emotiva: sopprimere le emozioni negative può aiutarci a stare meglio?

La capacità di regolazione emotiva può essere un utile strumento per fronteggiare i sintomi della depressione o di altri disturbi dell’umore. Sopprimere le emozioni sembra infatti ridurre i ricordi negativi, sia che lo si faccia consapevolmente o inconsciamente.

Di Greta Riboli

Pubblicato il 09 Apr. 2018

Un recente studio sembra suggerire che la regolazione emotiva può influire significativamente sui propri sentimenti e sui propri ricordi emotivi. Tutto ciò potrebbe condurci verso nuove modalità di intervento per la depressione.

 

Un recente studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychologia, ha indagato come la regolazione emotiva influisce su sentimenti e ricordi negativi. I risultati ottenuti sembrano suggerire la possibilità di sviluppare nuovi metodi di intervento terapeutico per il trattamento della depressione. Spesso i famigliari di pazienti depressi consigliano loro di evitare di soffermarsi troppo sulle emozioni negative e di “andare oltre”, ma compiere questo passaggio non è così semplice.

Nel presente studio, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi, di cui uno di controllo, da 17 soggetti ciascuno, ed è stata monitorata l’attività cerebrale dei soggetti tramite risonanza magnetica funzionale. Il monitoraggio è avvenuto mentre i partecipanti svolgevano un compito di valutazione dell’immagine. Le immagini, 180 in totale, sono state scelte in base ai contenuti neutrali o appositamente create per suscitare emozioni negative. Al primo gruppo è stato chiesto ai partecipanti di sopprimere volontariamente, attraverso esplicite indicazioni, le emozioni negative insorte durante la valutazione della negatività delle immagini. I partecipanti del secondo gruppo, invece, hanno ricevuto delle indicazioni in grado di suscitare la soppressione non consapevole delle emozioni insorte in seguito alla valutazione della negatività delle immagini.
A distanza di una settimana dalla somministrazione delle immagini, i ricercatori hanno misurato gli effetti a lungo termine delle immagini negative sulla memoria episodica.
In questo modo, sono stati dunque esplorati sia gli effetti immediati, ovvero l’esperienza emotiva, sia gli effetti a lungo termine, ovvero la memoria episodica, della regolazione emotiva.

Regolazione emotiva: è possibile sopprimere le emozioni negative?

È emerso come la soppressione esplicita (primo gruppo) sia stata capace di ridurre le valutazioni emotive delle immagini negative. A livello neurale, la soppressione esplicita si mostra con una diminuzione dell’attività nell’amigdala e nel giro frontale inferiore. È stato inoltre registrato come entrambe le forme di soppressione siano associate ad una ridotta connettività funzionale tra amigdala-ippocampo e tra giro frontale inferiore-ippocampo, aree del cervello deputate alla codifica di ricordi emotivi.
Tali risultati permettono un avanzamento nella conoscenza dei meccanismi della soppressione emotiva implicita ed esplicita circa la percezione e la memoria, suggerendo l’impatto che essi hanno sui meccanismi top-down e bottom-up coinvolti nelle interazioni cognizione-emozione.

Inoltre, i risultati dello studio dimostrano come gli effetti immediati (esperienza emotiva) cambiano se la soppressione è esplicita piuttosto che implicita, in base al modo in cui il cervello elabora le immagini. Solo i partecipanti che hanno soppresso esplicitamente le proprie emozioni negative si sono sentiti meglio durante la visualizzazione delle immagini negative.
Gli effetti a lungo termine (memoria episodica), invece, risultano simili sia in un caso che nell’altro. A distanza di una settimana dalla visualizzazione delle immagini, infatti, sia la soppressione esplicita sia quella implicita hanno ridotto la capacità dei partecipanti di ricordare le immagini.

Il presente studio ed i risultati ottenuti forniscono alcune informazioni utili per aiutarci a capire come sia possibile fronteggiare i sintomi della depressione o di altri disturbi dell’umore in quanto “sopprimere le emozioni sembra ridurre i ricordi negativi, sia che lo si faccia consapevolmente o inconsciamente”, sostiene Katsumi.
Eppure, non sempre è possibile per tutti rifarsi alla soppressione esplicita, in quanto è un processo che richiede uno sforzo significativo dal punto di vista cognitivo e spesso le persone in condizioni cliniche non hanno le energie per attingere alle proprie risorse cognitive.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Katsumi, Y., Dolcos, S. (2018). Suppress to feel and remember less Neural correlates of explicit and implicit emotional suppression on perception and memory. Neuropsychologia, 2018; DOI: 10.1016/j.neuropsychologia.2018.02.010. DOWNOLAD
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