Sia perfezionismo che inibizione emotiva sembrano essere in grado di predire la gravità del Disturbo di Personalità. Tali aspetti correlano inoltre l’uno con l’altra, suggerendo forse che persone con alti standard e preoccupazione degli errori possano tendere a inibire l’espressione emotiva per timore che gli altri li trovino imperfetti e li critichino.
I disturbi di personalità (DP) con caratteristiche di ipercontrollo e inibizione sono stati negli anni molto meno investigati del necessario, laddove l’attenzione si è rivolta in prevalenza alla disregolazione emotiva.
In uno studio appena pubblicato su Comprehensive Psychiatry, abbiamo esplorato la presenza e i correlati di perfezionismo (misurato con il Frust-Multidimensional Perfectionism Scale) e inibizione emotiva in un ampio campione di pazienti ambulatoriali.
È emerso che il perfezionismo era correlato fortemente alla maggior parte dei DP e alla gravità complessiva del DP, al di là della singola diagnosi. Anche l’ inibizione emotiva era presente in modo significativo in disturbi specifici, ovvero evitante, dipendente, depressivo e paranoide a anch’essa correlava con la gravità complessiva del DP.
È interessante che perfezionismo e inibizione correlassero l’uno con l’altra. Il dato induce a pensare che persone con alti standard e preoccupazione degli errori possano tendere a inibire l’espressione emotiva per timore che gli altri li trovino imperfetti e li critichino. Sia perfezionismo che inibizione emotiva erano in grado di predire la gravità del DP.
Un altro aspetto interessante della ricerca è che si conferma il ruolo del perfezionismo come aspetto transdiagnostico della psicopatologia, e in questo caso della patologia di personalità.
Questi dati hanno una rilevanza in Terapia Metacognitiva Interpersonale, perché vanno a corroborare il modello di patologia di DP inibiti/sovraregolati sulla quale si basava il manuale di intervento “Terapia Metacognitiva Interpersonale dei disturbi di personalità” (2013).
Per il campo generale dei DP, i risultati invitano clinici e ricercatori a prestare attenzione a fattori che spesso ricevono scarsa considerazione nell’assessment e nel pianificare il trattamento. Inoltre, nel modello rivisto dei DP che a partire dal DSM 5 si tende a utilizzare, il perfezionismo potrebbe essere tra gli elementi da includere nel valutare i livelli di funzionamento. Pazienti con DP più grave è probabile che siano mossi da livelli estremamente alti di perfezionismo critico, e alcuni di essi dalla tendenza a sovra-regolare le emozioni.