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I farmaci per l’ADHD hanno effetti sull’umore? Quali?

Alcuni farmaci per l'ADHD aumenterebbero il livello di glutammato nel cervello e questo, secondo gli studiosi, potrebbe migliorare l'umore come in seguito all'assunzione di droghe

Di Giorgia Di Franco

Pubblicato il 03 Apr. 2018

Un nuovo studio mostra che le persone in salute che assumono farmaci per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) sperimentano un aumento del glutammato, un neurotrasmettitore, in alcune parti chiave del cervello. Questa variazione è associata a un successivo miglioramento dell’umore.

I risultati di uno studio pubblicato su Neuropsychopharmacology, non solo forniscono indizi su come questi farmaci per l’ADHD influenzino il cervello, ma accennano anche a un legame precedentemente sconosciuto tra glutammato e umore.

[blockquote style=”1″]Questa è la prima volta che un aumento del glutammato cerebrale in risposta ai farmaci psicostimolanti è stato dimostrato negli esseri umani. Questo è importante poiché il glutammato è il principale neurotrasmettitore responsabile dell’eccitazione nel cervello e influenza l’apprendimento e la memoria[/blockquote]

ha detto Tara White, un assistente professore alla Brown University School of Public Health e autore principale del nuovo studio. L’aspetto ancora più interessante è che l’aumento del glutammato sembrerebbe informarci sull’ampiezza e la durata delle risposte emotive positive al farmaco.

[blockquote style=”1″]Data la tempistica di questi effetti – l’effetto del glutammato viene prima, e l’emozione positiva viene dopo – questo potrebbe indicare un nesso causale tra glutammato e innalzamento del tono dell’umore […] Milioni di bambini a livello nazionale assumono farmaci per curare l’ADHD. Ma oltre all’uso prescritto, c’è un fiorente mercato nero per questi farmaci, che i giovani usano per migliorare l’attenzione, l’umore, il lavoro e le prestazioni scolastiche. Ancora poco si sa quali siano gli effetti di questi farmaci a livello neurologico su soggetti sani [/blockquote]

dice la White.

ADHD: i risultati dello studio su Desoxyn e d-amfetamina

In questo nuovo studio, i soggetti sono stati sottoposti a uno screening per la salute mentale e fisica e, successivamente, sono stati sottoposti a scansioni di spettroscopia MRI progettate per rilevare la concentrazione di composti neurali in specifiche regioni del cervello. Basandosi sulla letteratura medica sugli psicostimolanti, White e il suo team volevano osservare l’attività della corteccia cingolata anteriore, una regione del cervello che collega più reti cerebrali coinvolte nell’emozione, nel processo decisionale e nel comportamento. Il team ha scoperto che due farmaci per l’ADHD (Desoxyn e d-amfetamina) hanno aumentato significativamente la quantità complessiva di glutammato nella corteccia cingolata anteriore dorsale destra anche dopo aver controllato possibili fattori confondenti, come il volume di materia grigia nella regione.

L’aumento del glutammato cerebrale ha predetto sia la durata che l’intensità delle emozioni positive, misurate dalle valutazioni dei partecipanti sul fatto che apprezzassero il farmaco o si sentissero di buon umore dopo averlo consumato.
Gli autori, però, sottolineano che la ricerca dimostra solo un’associazione tra glutammato e umore positivo e non necessariamente una relazione causale. Tuttavia, il fatto che lo stato emotivo cambi in maniera coerente in seguito ai cambiamenti dei livelli di glutammato suggerisce una causalità, anche se al momento è necessario ottenere maggiori risultati da studi più approfonditi.

Il glutammato è il neurotrasmettitore più abbondante nel cervello, secondo la ricercatrice e il suo ruolo nell’apprendimento e nella memoria è ben chiaro. Un potenziale collegamento tra glutammato e umore sarebbe una scoperta nuova.

[blockquote style=”1″]Questa è la prima volta che vediamo un collegamento tra l’aumento del glutammato cerebrale e l’aumento del tono dell’umore nelle persone sane[/blockquote]

sostiene la White, che ha sede presso il Brown’s Center for Alcohol and Addiction Studies.

La ricerca ha anche trovato prove di differenze di genere negli effetti dei farmaci: le donne del campione hanno mostrato un aumento maggiore del glutammato rispetto agli uomini. Le donne hanno anche risposto in modo più energico al Desoxyn, rispetto alla d-amfetamina. La differenza di genere è coerente con gli studi precedenti sugli animali, che mostrano maggiori effetti stimolanti dei farmaci nelle femmine rispetto ai maschi. Le differenze tra i due farmaci indicano anche che questi possono avere effetti diversi sul glutammato e altri composti nel cervello. White e i suoi colleghi sulla base di queste prove indicano che l’aumento di glutammato coinvolge cambiamenti negli enzimi e nei precursori del glutammato. Ciò suggerisce che i ricercatori hanno visto il segnale di glutammato che proveniva dal glutammato appena prodotto, piuttosto che dalla ricaptazione. Con ulteriori ricerche, i nuovi dati potrebbero aiutare gli scienziati a capire meglio come gli individui rispondono in modo diverso alle droghe e cambiano le emozioni positive nel tempo.

[blockquote style=”1″]I risultati attuali forniscono la prima prova che nell’uomo i cambiamenti indotti dal glutammato in seguito all’assunzione del farmaco correlano con esperienze soggettive di gradimento dopo l’assunzione di droghe[/blockquote]

scrivono White e colleghi.

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