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Salute mentale: intervenire a scuola per non intervenire domani

Integrare nel sistema scolastico la cura della salute mentale è efficace ed accessibile per tutti, supera le resistenze dei genitori e coinvolge anche le fasce socialmente ed econonomicamente svantaggiate

Di Greta Riboli

Pubblicato il 21 Mar. 2018

I dati di una ricerca condotta su 50.000 bambini confermano che integrare nel sistema scolastico la cura della salute mentale permette di gestire efficacemente problematiche di attenzione, umore, ansia e abuso di sostanze.

Negli Stati Uniti circa il 30-40% dei bambini riceve una diagnosi di disturbo mentale prima dei 14 anni.
Una meta-analisi di 43 studi effettuata dal ricercatore Jonathan Comer e colleghi, del centro per bambini e famiglie della Florida International University, ha mostrato come l’assistenza scolastica sanitaria per la salute mentale sia efficace nel ridurre queste problematiche nei bambini.

I servizi di salute mentale scolastica presentano il vantaggio di ridurre le disparità di accesso a questa tipologia di servizi. Le famiglie accettano maggiormente questa soluzione perrchè integrata nell’ambiente scolastico ed inoltre possono usufruirne i bambini provenienti da contesti minoritari/economicamente svantaggiati, i quali altrimenti rimarrebbero esclusi da questo tipo di servizio, .
Inoltre, come sottolinea l’autore principale, Amanda Sanchez,

[blockquote style=”1″]Il trattamento dei bambini nelle scuole può superare in modo efficace problemi di costi, trasporto e stigmatizzazione che tipicamente limitano l’ampio utilizzo dei servizi di salute mentale[/blockquote].

Salute mentale: i risultati della ricerca su bambini tra i 6 e gli 11 anni

La ricerca ha analizzato 43 studi, i cui risultati sono derivati dai dati di circa 50000 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, i quali hanno partecipato ad attività di prevenzione e intervento nell’ambito della salute mentale scolastica durante la scuola elementare.
Lo scopo della meta-analisi è stato quello di esaminare l’efficacia complessiva dei servizi di salute mentale scolastica e l’efficacia relativa ai vari modelli di intervento che differivano per format e intensità degli interventi proposti.

I risultati sostengono un’efficacia complessiva dell’assistenza sanitaria mentale scolastica.
Le analisi di follow-up hanno rivelato una particolare efficacia quando i servizi si erano posti come obiettivo gestire i problemi di attenzione, umore, ansia ed abuso di sostanze.
Infine, i trattamenti implementati più volte a settimana hanno mostrato un’efficacia due volte maggiore rispetto ai trattamenti su base settimanale o meno.

Alla luce di questi risultati si ritiene importante avanzare una considerazione realistica: purtroppo attualmente non tutte le istituzioni scolastiche dispongono delle risorse adeguate a questo tipo di intervento.
Gli autori ritengono che una possibile strategia interessante sarebbe quella di formare gli insegnanti affinché vengano sempre più sensibilizzati nell’area della salute mentale per supportare i professionisti nel lavoro di prevenzione e intervento precoce.

 

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