Uno studio della Baylor University sottolinea che sarebbe utile creare delle campagne di sensibilizzazione finalizzate a far conoscere le cause dei disturbi mentali per cercare di rimuovere lo stigma sociale.
Lo stigma sociale nei confronti dei disturbi mentali
“Gli individui che sostengono le convinzioni biologiche riguardo le cause dei disturbi mentali, tendono anche ad approvare altre credenze, rendendo l’effetto complessivo delle credenze biologiche piuttosto contorto e talvolta negativo“, ha detto l’autore principale Matthew A. Andersson, Ph.D., assistente professore di sociologia presso il Baylor’s College of Arts & Sciences.
Lo studio, incentrato sullo stigma nei confronti di individui affetti da depressione, schizofrenia e alcolismo, è stato pubblicato sulla rivista Society and Mental Health della American Sociological Association. I risultati suggeriscono che le convinzioni sulle cause dei disturbi mentali potrebbero essere affrontate nelle campagne pubbliche e dai politici in modi diversi e più vantaggiosi di quanto non lo siano ora, secondo Andersson e la co-autrice Sarah K. Harkness, Ph.D., assistente professore di sociologia all’Università dell’Iowa.
Lo studio ha analizzato i dati del General Social Survey, somministrato da un team di ricercatori dell’Università di Chicago. Il sondaggio ha presentato ad un campione casuale di 1.147 intervistati, situazioni riguardanti individui affetti da sintomi di depressione, schizofrenia o alcolismo.
Gli intervistati hanno compilato un questionario nel quale veniva loro chiesto di scrivere quali, secondo loro, potessero essere le cause delle malattie mentali citate sopra.
Le cause maggiormente emerse sono 6:
1. Avere un carattere difficile
2. Uno squilibrio chimico nel cervello
3. Il modo in cui si è stati cresciuti
4. Circostanze stressanti nella vita
5. Un problema genetico o ereditario
6. il volere di Dio
Infine, per misurare lo stigma sociale, agli intervistati è stato chiesto quanto sarebbero disposti ad avere una persona con un problema di salute mentale:
(1) che si sposta nella porta accanto;
(2) che inizi a lavorare a stretto contatto con loro per un lavoro;
(3) che divenga parte della famiglia;
(4) trascorrere insieme una serata;
(5) diventarvi amico;
(6) che si trasferisca in una nuova casa-comunità nel proprio quartiere per le persone in quella condizione.
I risultati dello studio hanno fatto emergere che la convinzione più comune è che la depressione e la schizofrenia siano causate da diversi fattori combinati, come ad esempio squilibrio chimico a livello cerebrale, circostanze di vita stressanti e predisposizioni genetiche. Generalmente il campione non ha presentato convinzioni riguardo “cattivo carattere”, fattori educativi o religiosi quali cause di tali disturbi.
Al contrario, tra gli intervistati a cui è stato presentato lo scenario di un alcolizzato, la combinazione più comune di convinzioni sulle cause dell’alcolismo includeva l’avere un carattere difficile, la presenza di squilibrio chimico cerebrale, il modo in cui si è stati educati, stress e anomalie genetiche.
Lo studio è rilevante perché sottolinea quanto sottili ma ampiamente diffuse teorie sulla salute mentale possano contribuire a stigmatizzare chi soffre di un disturbo mentale, ha detto Andersson.
Riorganizzare le iniziative politiche anti-stigma intorno ai modelli di credenza che abbiamo collegato allo stigma può contribuire ad aumentare l’accettazione sociale delle persone che soffrono di questi disturbi.
Linee di ricerca future si propongono di approfondire altre credenze più specifiche sulle cause dei disturbi mentali, come ad esempio problemi coniugali o familiari, fattori di stress sul lavoro, varie disfunzioni cerebrali o specifici eventi di vita negativi.