Cesare Cornoldi racconta 50 anni di psicologia italiana nel volume intitolato a se stesso e pubblicato da Erickson quest’anno. Attraverso 50 anni di psicologia italiana è un racconto che genera curiosità e che mostra con chiarezza come la psicologia, da che era una sorta di specializzazione della filosofia e della sociologia, si sia emancipata passando per lo stadio della psicoanalisi freudiana per poi approdare alla psicologia scientifica, comportamentale e poi cognitiva.
La biografia di Cesare Cornoldi in ” Attraverso 50 anni di psicologia italiana “
Seguiamo Cesare Cornoldi nei suoi studi e lo vediamo incrociare vari momenti significativi della storia d’Italia e molti dei futuri maestri della psicologia italiana.
Nato e cresciuto a Padova, già al Liceo incontra il coetaneo Ezio Sanavio, il futuro importante esponente della psicologia cognitiva clinica italiana, al giornalino studentesco. Dopo la maturità si iscrive a sociologia a Trento, lì dove sarebbe scoppiato dopo pochi mesi il ’68 italiano. A Trento assiste a qualche lezione di uno dei primi psicologi italiani, Fabio Metelli. Tuttavia, deluso dalla sociologia, in poche lezioni Cornoldi passa subito a filosofia a Padova. Nel corso di filosofia s’imbatte nel trattato di psicoanalisi di Cesare Musatti e, attraverso lui, familiarizza con Freud e i primi rudimenti in psicologia.
L’interesse di Cesare Cornoldi per la psicologia comportamentale e cognitiva raccontato in Attraverso 50 anni di psicologia italiana
Dopo la laurea entra nella scuola di specializzazione in psicologia di Milano, dove incontra Cesare Musatti in persona tra i docenti. La psicoanalisi, però, lo convince sempre di meno, e passa alla psicologia comportamentale e poi cognitiva, incontrando altre figure storiche, come Marcello Cesa-Bianchi maestro di metodologia, Paolo Bozzi psicologo della Gestalt ed Ettore Caracciolo che introduce il comportamentismo in Italia e polemizza appassionatamente con la psicoanalisi. Incrocia anche Mario Capanna in una manifestazione studentesca. È curioso anche apprendere che negli anni milanesi era suo coinquilino quell’Ezio Sanavio, suo amico fin dai tempi del Liceo a Padova.
La passione per gli studi sull’apprendimento
Dopo la specializzazione Cornoldi torna a Padova con una borsa e inizia a collaborare con Giuseppe Mosconi –già incontrato nel corso a Milano- fondatore della psicologia del pensiero in Italia. Cornoldi inizia allora ad appassionarsi di apprendimento, che sarà la sua linea di ricerca di una vita. Gli anni passano e progredisce la carriera accademica di Cornoldi fino alla cattedra, sempre a Padova. Prosegue anche il racconto con altri incontri con importanti figure della psicologia italiana, come ad esempio Paolo Legrenzi e Guido Petter e altri ancora. A ognuno di questi personaggi storici il libro dedica delle vignette concise e informative.
La storia prosegue con i successivi studi di Cornoldi, la sua partecipazione all’importazione della rivoluzione cognitiva in Italia, i suoi studi sull’apprendimento dapprima da un punto di vista cognitivo e poi, più recentemente, metacognitivo (è questa la parte più istruttiva del libro) e i suoi incontri con personaggi importanti sia in Italia che all’estero e che qui è inutile elencare. Li troverete tutti nel libro, descritti in rapidi bozzetti e in piccoli episodi di vita vissuta.