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I conflitti parentali porterebbero ad una maggior prevalenza del machiavellismo nei maschi

L'esposizione ai conflitti parentali aumenterebbe la probabilità per i figli maschi di sviluppare tratti di machiavellismo in adolescenza

Di Martina Bandera

Pubblicato il 23 Nov. 2017

Aggiornato il 18 Dic. 2017 12:24

Secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Personality and Individual Differences, i litigi tra i genitori sarebbero associati a elevati livelli di machiavellismo negli adolescenti di sesso maschile.

 

Cosa si intende per machiavellismo

Con il termine machiavellismo in psicologia si definisce uno dei tratti di personalità facente parte della cosiddetta “Triade Oscura” insieme al narcisismo e alla psicopatia. Il termine descrive un tratto di personalità caratterizzato da atteggiamenti quali l’essere cinico, manipolativo e ingannevole.

Il vocabolo deriverebbe dal nome dello scrittore italiano cinquecentesco Niccolò Machiavelli a cui viene erroneamente attribuita la frase “il fine giustifica i mezzi” utilizzata per indicare l’atteggiamento di chi pur di raggiungere i propri scopi prescinde dalle regole morali.

Come si sviluppa il machiavellismo e le possibili cause nel contesto familiare

L’autore dello studio András Láng spiega come è nata la ricerca “Dopo aver finito il dottorato nel 2011, mi sono trovato in una situazione in cui molte persone parlavano di machiavellismo nell’Istituto di Psicologia dell’Università di Pécs in Ungheria. Questo gruppo di colleghi tuttavia non sembrava particolarmente interessato agli aspetti dello sviluppo di tale atteggiamento. Il disinteresse per l’aspetto evolutivo del machiavellismo era diffuso anche all’interno della letteratura scientifica. Il mio lavoro vuole far luce sull’evoluzione di questo tratto al fine di arricchire lo scenario della letteratura psicologica su tale argomento“.

Allo scopo di osservare l’aspetto evolutivo del machiavellismo, gli autori hanno scelto come fascia di età sperimentale l’adolescenza per due ragioni principali: anzitutto è durante questo periodo di vita che il machiavellismo diventa un costrutto personologico relativamente stabile, in secondo luogo durante quest’età l’ambiente familiare riveste un ruolo importante per la crescita sana dei soggetti.

La ricerca è composta da due studi.
Un primo sondaggio compiuto con 266 soggetti (115 maschi e 151 femmine) ha rivelato che i conflitti genitoriali intensi e irrisolti sarebbero associati a elevati livelli di machiavellismo nei ragazzi ma non nelle ragazze. I soggetti di sesso maschile, d’accordo con affermazioni quali “I miei genitori si arrabbiano davvero molto quando discutono” e “I miei genitori rimangono arrabbiati anche quando il litigio è terminato”, prediligerebbero affermazioni machiavelliane quali “Fidarsi completamente di qualcun altro equivale ad andare in cerca di problemi”.

Il secondo studio che ha esaminato 98 famiglie ungheresi con almeno un figlio adolescente, ha confermato i risultati iniziali ottenuti. Le famiglie in cui era presente un alto livello conflittuale e una scarsa cooperazione genitoriale mostravano maggior probabilità di avere ragazzi con tratti di personalità machiavellica.

I due studi quindi forniscono risultati analoghi, sembra infatti che i litigi e la bassa qualità della cooperazione parentale siano associati in egual modo a più alti livelli di machiavellismo e che questa correlazione riguardi selettivamente i soggetti di sesso maschile.

Gli autori ipotizzano che questi adolescenti percepiscano se stessi come incapaci di affrontare la situazione e ritengano i genitori inabili nel mantenere un clima familiare positivo.

“Vorrei sottolineare due aspetti di questi studi” ha detto Lang “Ritengo che il machiavellismo sia un mezzo di sopravvivenza per alcuni di noi, un metodo per gestire il mondo che li circonda. Scenari familiari di rifiuto e conflitto possono condurre alcune persone ad utilizzare la manipolazione come unica strategia relazionale e rendere, in tal modo, più sopportabile la vita. In secondo luogo, sottolineerei la natura di genere di questo tratto personologico, le difficoltà familiari infatti sembrano influenzare la presenza di machiavellismo negli uomini ma non nelle donne. Non credo però che queste difficoltà lascino inalterate le donne, le quali potrebbero esserne influenzate in modi diversi rispetto a quelli maschili” ha concluso Láng.

ll limite maggiore riscontrato nel disegno sperimentale è rappresentato dall’impossibilità di formulare conclusioni circa la causalità tra le variabili osservate, in effetti potrebbe essere vero anche il contrario ovvero che gli adolescenti machiavellici rendano le famiglie più turbate.
In conclusione appaiono necessari studi longitudinali per formulare ipotesi certe circa la direzione della causalità tra conflitti genitoriali e machiavellismo.

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