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Io non penso positivo. Come realizzare i tuoi desideri (2017) – Recensione

Il libro propone una rilettura della psicologia positiva e un metodo da seguire per realizzare i propri desideri a breve e lungo termine.

Di Annalisa Bertuzzi

Pubblicato il 12 Ott. 2017

Aggiornato il 13 Ott. 2017 12:04

Il libro parte dall’assunto che il pensiero positivo, inteso come la convinzione che raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati, può risultare non efficace nell’aiutarci a tradurre in realtà i nostri desideri; questo perché il limitarsi a fantasticare sulle possibilità di riuscita rischia di abbassare il livello di motivazione, inducendoci a sottostimare gli ostacoli che si frappongono sulla nostra strada. Ci comportiamo come se avessimo già raggiunto la nostra meta, quando invece, nella realtà, dobbiamo ancora intraprendere il percorso che ci condurrà, auspicabilmente, al raggiungimento dell’obiettivo che stiamo perseguendo.

Io non penso positivo: una rilettura della psicologia positiva

Come messo in evidenza in altri articoli come, ad esempio, “Alla ricerca della felicità: adottare il pensiero positivo o percorrere la “via negativa”?” il pensiero positivo può non rappresentare la via maestra che conduce al soddisfacimento dei propri sogni.

La ricercatrice Gabriele Oettingen è stata allieva di Martin Seligman, fondatore della psicologia positiva, il quale concepiva l’ottimismo come la fiducia o l’aspettativa verso il futuro che si basa su esperienze passate di successo.

L’autrice si è interrogata sull’effettiva utilità del pensiero positivo nell’aiutarci a perseguire i nostri obiettivi e a realizzare i nostri desideri; in questo testo confluiscono i risultati degli studi e delle ricerche effettuate su questo tema da lei e dai suoi collaboratori nell’arco di vent’anni.

Il titolo della traduzione italiana potrebbe indurre il lettore a pensare che il testo si ponga l’obiettivo di confutare l’efficacia del pensiero positivo; più che di una critica si tratta di una rilettura, come indicato dal titolo originale, “ripensare il pensiero positivo”.

Il libro parte dall’assunto che il pensiero positivo, inteso come la convinzione che raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati, può risultare non efficace nell’aiutarci a tradurre in realtà i nostri desideri; questo perché il limitarsi a fantasticare sulle possibilità di riuscita rischia di abbassare il livello di motivazione, inducendoci a sottostimare gli ostacoli che si frappongono sulla nostra strada. Ci comportiamo come se avessimo già raggiunto la nostra meta, quando invece, nella realtà, dobbiamo ancora intraprendere il percorso che ci condurrà, auspicabilmente, al raggiungimento dell’obiettivo che stiamo perseguendo. In altre parole, sia limitarsi a fantasticare sul raggiungimento dei propri sogni, che rimuginare su ciò che ci può precludere la loro realizzazione rappresentano due atteggiamenti antitetici accomunati, però, dal fatto che possono entrambi rivelarsi controproducenti.

Questo partendo dal presupposto che la società occidentale in cui viviamo ci mette di fronte alla necessità di fare un uso costruttivo della nostra libertà di azione: siamo chiamati ad “agire per conto nostro – di trovare in noi il modo per rimanere determinati, motivati, impegnati e connessi. Non c’è nessuno che, giorno dopo giorno, ci indichi cosa fare per stare meglio, per perseguire una carriera appagante o per costruire una famiglia. Nessuno ci supervisiona dando alle nostre vite un significato” (pag.12).

Ciò non significa che dobbiamo farci scoraggiare dagli ostacoli, quanto piuttosto che è importante abbinare, all’immaginare di raggiungere il nostro obiettivo e al ritenere che avremo successo nel nostro percorso di realizzazione, una disamina realistica delle azioni da compiere; il modo di procedere più costruttivo si identifica con il “mettere a fuoco le barriere che ci impediscono di realizzare i nostri sogni”, modalità che l’autrice denomina “metodo del contrasto mentale”; nel momento in cui mettiamo concretamente a fuoco gli ostacoli e individuiamo le strategie volte a superarli diventiamo più motivati rispetto al perseguimento dei nostri obiettivi e siamo indotti ad operare nel modo più efficace.
Gli ostacoli, se affrontati in questo modo, possono, invece che impedire, favorire, in ultima battuta, la concretizzazione degli obiettivi, perché rendono il nostro agire più lucido, coerente e mirato.

Si tratta di una modalità di procedere che vien applicata a vari ambiti del cambiamento personale. L’esposizione è scandita dalla descrizione di studi realizzati ad hoc per testare sul campo quali siano gli atteggiamenti e i conseguenti comportamenti più funzionali rispetto al raggiungere gli obiettivi più disparati (perdere peso, recuperare la forma fisica dopo un’operazione, conseguire voti migliori, incrementare la propria rete sociale, migliorare la propria posizione lavorativa, ecc.”).

Il metodo WOOP per conseguire i propri desideri

Partendo dal concetto di “contrasto mentale” l’autrice propone un metodo che chiama WOOP (acronimo di Wish –Desiderio, Outcome – Risultato, Obstacle – Ostacolo, Plan – Piano); il WOOP rappresenta una tecnica di facile attuazione che può essere applicata a desideri a breve e lungo termine e che si struttura in quattro passi: individuare in modo chiaro e operativo il desiderio che vogliamo raggiungere, chiarire qual è il risultato pratico che vogliamo ottenere (da cosa capiamo che il desiderio si è realizzato?), definire qual è il principale ostacolo che rappresenta una barriera tra il desiderio e la realtà, individuare un piano d’azione che ci permetta di superare l’ostacolo.

Nell’ultima parte del libro l’autrice presenta delle applicazioni del metodo WOOP a tre ambiti del cambiamento personale: prendersi cura della propria salute, coltivare relazioni migliori e migliorare le proprie prestazioni a scuola e al lavoro in modo da offrire una panoramica di come sia possibile tradurre sul piano operativo i risultati emersi dalle ricerche.

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SCRITTO DA
Annalisa Bertuzzi
Annalisa Bertuzzi

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA AD INDIRIZZO UMANISTICO - INTEGRATO

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Oettingen, G. (2017). Io non penso positivo. Come realizzare i tuoi desideri: Edizioni Tlon.
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