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Traumi infantili, psicopatologia genitoriale e disturbi bipolari

Una ricerca danese ha analizzato le correlazioni esistenti fra eventi di vita avversi, storia psichiatrica della famiglia e presenza del disturbo bipolare.

Di Vincenzo Amendolagine

Pubblicato il 16 Mar. 2017

Fra le patologie psichiatriche il disturbo bipolare è un disturbo affettivo complesso dall’origine multifattoriale. Fra i fattori eziopatogenetici, un posto di rilievo è occupato dalla componente genetica. Numerose ricerche hanno riscontrato che eventi traumatici accaduti durante l’infanzia sono associati ad un incremento del rischio di sviluppare un disturbo bipolare ad esordio precoce. 

 

 

Disturbo bipolare: tra i fattori di rischio la componente genetica e i maltrattamenti infantili

Fra le patologie psichiatriche il disturbo bipolare è un disturbo affettivo complesso dall’origine multifattoriale. Fra i fattori eziopatogenetici, come diverse ricerche dimostrano (Kerner, 2014; Craddock e Sklar, 2013), un posto di rilievo è occupato dalla componente genetica.

A questo proposito, il fattore genetico predispone ad una forma di vulnerabilità: infatti, nella famiglia del paziente affetto da disturbo bipolare si riscontra una maggiore tendenza ad ammalarsi di qualche psicopatologia, come il disturbo bipolare stesso, la sindrome depressiva unipolare, le sindromi ansiose, le dipendenze patologiche, la sindrome da deficit dell’attenzione con iperattività e le sindromi psicotiche (Bergink et al., 2016). I pazienti affetti da disturbo bipolare frequentemente riferiscono di aver avuto un’infanzia travagliata, costellata da una serie di eventi avversi.

Numerose ricerche (Daruy – Filho et al., 2011; El Kiss et al., 2013; Larsson et al., 2013; Agnes-Blais e Danese, 2016) hanno riscontrato che eventi traumatici accaduti durante l’infanzia sono associati ad un incremento del rischio di sviluppare un disturbo bipolare ad esordio precoce, con notevole probabilità di suicidio ed evoluzione psicotica.

Queste ricerche hanno utilizzato come strumento d’indagine le interviste semistrutturate o la raccolta delle storie di vita raccontate dai pazienti stessi. Altri studi (Gilman et al., 2015), basati sull’analisi di intere popolazioni, hanno evidenziato che esiste un incremento di rischio per i disturbi bipolari, allorquando si verificano la perdita precoce di un genitore e dei maltrattamenti subiti nell’età evolutiva.

La ricerca danese sul disturbo bipolare e gli eventi di vita avversi

Una recente ricerca danese (Università di Aarhus e di Aalborg) e olandese (Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Rotterdam e Scuola di Medicina dell’Università di Utrecht) (Bergink et al., op. cit.) ha voluto indagare il peso esercitato sia dagli eventi avversi accaduti nelle prime fasi della vita che dalla psicopatologia dei genitori nell’insorgenza del disturbo bipolare. In altre parole, la ricerca ha voluto analizzare le correlazioni esistenti fra eventi di vita avversi, accaduti prima dei 15 anni di età, storia psichiatrica della famiglia e patologia bipolare.

Lo studio ha considerato come eventi di vita avversi le seguenti condizioni: disgregazione della coppia parentale, malattie fisiche di uno o di entrambi i genitori, disoccupazione del padre o della madre, detenzione di uno dei genitori, perdita di un genitore ed eventuale adozione da parte di un’altra famiglia.

La ricerca ha utilizzato informazioni provenienti dal Registro Nazionale Danese, che riguardava i nati in Danimarca dal 1980 al 1998, circa 980.554 persone. Questi individui sono stati monitorati dall’età minima di 15 anni ad un’età massima di 34 anni. Di questi soggetti, 2235 hanno sviluppato un disturbo bipolare.

Nell’infanzia di questi soggetti affetti da disturbo bipolare si è riscontrato nel 47,8 % la disgregazione della coppia genitoriale, nel 19,4 % una patologia psichiatrica di uno o di entrambi i genitori e nel 19,1 % una malattia fisica del padre o della madre.

In conclusione, la ricerca ha stabilito che la disgregazione della famiglia insieme alla patologia (psichiatrica o fisica) dei genitori, durante l’infanzia, possono essere dei fattori di rischio per la comparsa del disturbo bipolare nell’età adulta.

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Vincenzo Amendolagine
Vincenzo Amendolagine

Medico, psicoterapeuta psicopedagogista. Insegna come Professore a contratto presso la Facoltà/Scuola di Medicina dell’Università di Bari Aldo Moro.

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