Sabrina Guzzetti
Secondo un recente rapporto dell’OCSE, pare che tra gli studenti di 15 anni i ragazzi ottengano risultati scolastici inferiori rispetto alle loro coetanee. Il dato non è certamente nuovo, ma una nuova chiave di lettura sull’argomento è stata proposta dal Dr. Andreas Hadjar, professore di sociologia dell’educazione presso la Université Du Luxembourg.
Secondo un recente rapporto dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), pare che tra gli studenti di 15 anni i ragazzi ottengano risultati scolastici inferiori rispetto alle loro coetanee. Il dato non è certamente nuovo, né all’opinione pubblica, né agli ambienti accademici, che hanno cercato in più riprese di spiegare il fenomeno attraverso le più varie prospettive.
Una nuova chiave di lettura sull’argomento è stata proposta dal Dr. Andreas Hadjar, professore di sociologia dell’educazione presso la Université Du Luxembourg. Lo studio da lui condotto, pubblicato sulla rivista Masculinities & Social Change, fa parte di un più ampio progetto di ricerca chiamato Lazy boys, ambitious girls? (2008-2011), frutto della collaborazione tra la Berne School of Teacher Education e l’Università di Berna.
Il lavoro del prof. Hadjar, nello specifico, si è posto l’obiettivo di analizzare i meccanismi sottostanti al minore successo scolastico dei maschi attraverso una prospettiva studentocentrica, focalizzata cioè sul punto di vista e le percezioni degli alunni, ben 872, frequentanti la terza media in 19 scuole diverse del cantone di Berna.
L’ipotesi del professore era che il basso successo scolastico dei ragazzi, misurato attraverso la media dei voti ottenuti a scuola, potesse essere spiegato da alienazione e devianza scolastica e da un’ideologia di genere di tipo patriarcale, fattori valutati attraverso l’utilizzo di questionari e la conduzione di discussioni di gruppo.
Per alienazione scolastica s’intende una condizione caratterizzata da basso attaccamento alla scuola, scarso impegno scolastico e distacco emotivo rispetto agli obiettivi e ai valori accademici. L’attitudine dei pari rispetto alla scuola e gli stili di insegnamento sembrano giocare un ruolo fondamentale a questo proposito. L’alienazione scolastica spesso trascende in devianza scolastica, con comportamenti attivamente diretti ad ostacolare gli insegnanti e a disturbare i compagni.
Per ideologia di genere, infine, si fa riferimento alle credenze individuali circa i ruoli tipici di uomo e donna nell’ambiente domestico e lavorativo. Nella loro formazione gioca un ruolo fondamentale la trasmissione intergenerazionale. Un’ideologia di tipo patriarcale, nello specifico, associa l’idea che ci siano differenze naturali tra uomo e donna ad una visione di ineguaglianza tra i sessi, con l’attribuzione di un ruolo di superiorità all’uomo.
Dai risultati dello studio è emerso che l’alienazione scolastica rappresenta il principale predittore dello scarso rendimento scolastico e, consideratone il più alto livello tra i ragazzi, si mostra anche come la principale causa del gap di genere. Inoltre, è stata osservata un’associazione tra opinioni di tipo patriarcale rispetto ai ruoli di genere e devianza scolastica, a sua volta ricollegabile, specie nei maschi, ad uno scarso successo scolastico.
Questo lavoro non fornisce soltanto una chiave descrittivo-esplicativa dello scarso rendimento scolastico dei ragazzi, ma propone anche ad insegnanti e genitori delle soluzioni operative per farvi fronte. Suggerisce il prof. Hadjar
Nello specifico la presenza di insegnanti autorevoli, che forniscano strutture, controllo e cura, ma che non trascendano in condotte autoritarie, può offrire una decisa opposizione al fenomeno. Allo stesso modo i genitori devono adoperarsi per rendere consapevoli i ragazzi dei ruoli di genere e che imparare a scuola può essere parte sia dell’identità femminile che di quella maschile.
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BIBLIOGRAFIA:
Hadjar, A. (2015). School Alienation, Patriarchal Gender-Role Orientations and the Lower Educational Success of Boys. A Mixed-method Study. Masculinities & Social Change, 4(1), 85-116