L’espressione e la comunicazione di emozioni positive, ma non di quelle negative, predice in modo statisticamente significativo la successiva vicinanza relazionale tra due soggetti che non si conoscono ancora.
Se volete farvi una nuova amicizia, semplicemente sorridete. Questo mite e banale consiglio naif trova riscontro in un recente studio, pubblicato sulla rivista Motivation and Emotion, in cui si sottolinea che le persone avrebbero una maggiore inclinazione verso le emozioni positive (rispetto a quelle negative) nel momento della formazione di nuovi legami. D’altro canto in psicologia è risaputo che le emozioni svolgono anche la funzione di creare, mantenere o modificare le relazioni.
I ricercatori hanno condotto due studi per verificare il ruolo delle emozioni positive nelle relazioni interpersonali.
Oltre a un esperimento che ha esaminato la consapevolezza delle emozioni positive nel partner di coppia, è interessante lo studio in cui si è verificato il ruolo delle emozioni positive nella formazione di un nuovo legame con uno sconosciuto. 91 donne sono state assegnate a diverse condizioni sperimentali: guardare filmati elicitanti emozioni positive vs. negative e in compagnia di un amico vs. di uno sconosciuto. I risultati indicano che le persone tendono a percepirsi relazionalmente più vicine al loro partner “sconosciuto” nel momento in cui quest’ultimo esprime emozioni positive.
Quindi, l’espressione e la comunicazione di emozioni positive, ma non di quelle negative, predice in modo statisticamente significativo la successiva vicinanza relazionale tra due soggetti che non si conoscono ancora.
Inoltre, la ricerca riporta che in tali situazioni di nuove conoscenze le persone generalmente esprimono le emozioni positive attraverso il cosiddetto sorriso Duchenne: una particolare configurazione dell’espressione facciale che coinvolge non solo il movimento dei muscoli della bocca ma di quelli oculari e che viene anche definita sorriso sincero.
Allo stesso tempo gli esseri umani sarebbero ben allenati a riconoscere velocemente il sorriso sincero dal sorriso finto (sorriso non- Duchenne) nell’interazione con i propri consimili.
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BIBLIOGRAFIA:
- Belinda Campos, Dominik Schoebi, Gian C. Gonzaga, Shelly L. Gable, Dacher Keltner. Attuned to the positive? Awareness and responsiveness to others’ positive emotion experience and display. Motivation and Emotion, 2015; DOI: 10.1007/s11031-015-9494-x