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Tracce del tradimento Nr. 07: Il traditore distratto e il traditore abituale

Il traditore può essere un tipo che fa le cose maldestramente e non sa tenere segreti, o un traditore abituale fiducioso delle sue capacità di nascondere

Di Roberto Lorenzini, Sandra Sassaroli

Pubblicato il 06 Mag. 2015

RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTO 07

La ricerca di tracce è meno importante sia nei casi in cui immediatamente un errore è scoperto sia nei casi in cui a nessuno viene in mente che un tradimento sarebbe possibile, e così anche le tracce più evidenti non sono viste dal tradito.

In letteratura il problema delle tracce del tradimento è spesso raccontato come una svista, una distrazione.  Questo ovviamente è possibile, è possibile e forse abbastanza frequente che chi lascia tracce lo faccia soltanto perché, non volendo realmente farlo, si sbaglia. Il caso esiste ma è anche ai margini di questa serie di articoli.

Il traditore può essere un tipo che ha fatto le cose maldestramente e di fretta, è un tipo che non ha mai tradito e non sa tenere segreti. Oppure è un traditore abituale fin troppo fiducioso delle sue capacità di nascondere, è un tipo superficiale o disordinato. Oppure il cercatore è minuzioso ed estremamente perfezionista nella ricerca, nulla gli sfugge. Esistono situazioni in cui veramente ci si sbaglia e ci si trova a dover affrontare le conseguenze dei propri errori.

La ricerca di tracce è meno importante sia nei casi in cui immediatamente un errore è scoperto sia nei casi in cui a nessuno viene in mente che un tradimento sarebbe possibile, e così anche le tracce più evidenti non sono viste dal tradito.

Vi sono poi i traditori abituali dove il tradimento è nel patto. Vi sono coppie dove per anni il tradimento reciproco o di uno dei due fa parte del gioco. La coppia è aperta e piena di incontri con persone che vengono amate, usate, con cui ci si diverte spesso in modo esplicito e con leggerezza. Vi è crisi in queste coppie soltanto quando qualcuno infrange in modo arbitrario il patto del tradimento. In questi casi uno dei due partner mette in discussione improvvisamente il vecchio patto che contemplava la coabitazione con molte altre storie parallele e ritenute non importanti.

Accade a un certo punto che il patto vada in crisi, perché uno dei due si sente vecchio e decide la preferenza improvvisa per la tranquillità. Oppure per una conversione o per il mutare dei propri desideri.  O per un’improvvisa paura di essere abbandonato, o per la nascita inaspettata di una gelosia che prima non si conosceva. Oppure perché dopo tanti incontri sessualmente leggeri vi è all’improvviso l’incontro con  una persona di cui ci si innamora e che fa decidere per l’abbandono del vecchio partner di tante navigazioni a vista. Insomma tanti motivi che portano a mettere in discussione l’apertura della coppia come paradigma fondante.

La risposta può essere una ridefinizione del patto se entrambi sono d’accordo nel rimanere insieme o l’abbandono se uno dei due non vuole accettare una coppia monogama dopo tanti anni di abitudini diverse.

Questi casi sono lontani dal focus di questa nostra serie di articoli perché non riguardano le tracce dei tradimenti ma il problema, a volte doloroso, della necessità di cambiare le regole del gioco durante il gioco. La fase di mutamento delle regole è una fase burrascosa, ma non è affatto impossibile che porti alla condivisione con reciproca soddisfazione di regole e scopi condivisi nuovi. Il periodo della messa in discussione del vecchio patto è spesso un periodo molto doloroso e pieno di angoscia per il partner che subisce o non condivide il passaggio al nuovo statuto.

 

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Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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