PEANUTS, ALLEATI NELLA VITA E NELLA PSICOTERAPIA_RUBRICA
01 – E’ DAVVERO COSI’ MINACCIOSO?
Cercare di prevedere le mosse del nostro ipotetico nemico è il tentativo che mettiamo in atto per prepararci all’arrivo di una minaccia, reale o immaginata, illudendoci di essere pronti a fronteggiarla. E’ quello che prova a fare il piccolo Charlie Brown che, cieco di fronte alla poca esperienza di Snoopy, percepisce l’avversario come strategico e dalla mente insidiosa.
Per preparare il suo contrattacco Charlie Brown non è concentrato sulla sua strategia di gioco, ma mette in atto uno sforzo cognitivo stressante e privo di vantaggi, finalizzato a immaginare cosa possa esserci nella mente del suo avversario, dimenticando gli scopi della partita.
Questo è un esempio di come usiamo il rimuginio e di come sia poco utile per definire una strategia tesa al raggiungimento di un obiettivo.
Ricordiamo che Charlie Brown è un bambino ansioso, insicuro e già in altre strisce Schultz ha sottolineato i suoi tratti paranoci.
Secondo Semerari, il pensiero paranoico tende a leggere i segnali interpersonali in modo egocentrico, poiché manca uno sviluppo pieno della comprensione della mente dell’altro (Semerari, 2000).
In questa vignetta è evidente come la mente ci possa condurre a ipotizzare le intenzioni dell’altro in modo arbitrario, senza tener conto di dati oggettivi e impedendoci di assumere una posizione decentrata. Anche una mente sana può incappare in errori cognitivi di questo tipo, soprattutto in situazioni di stress o di competizione.
Con tutta probabilità l’inesperto Snoopy riuscirà a ottenere la vittoria.
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BIBLIOGRAFIA:
- Semerari, A. (2000). Storia, teorie e tecniche della psicoterapia cognitiva. Ed. Laterza, Bari.
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