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Rimuginio, gelosia e lunaticità nelle donne: maggiore rischio di Alzheimer?

Lo studio ha rilevato che le donne con i punteggi più alti nei test per il nevroticismo hanno un rischio doppio rispetto alle altre di sviluppare la demenza

Di Valentina Chirico

Pubblicato il 22 Ott. 2014

FLASH NEWS

Esiste una possibile connessione tra nevroticismo e Alzheimer?

È quanto risulta da uno studio longitudinale durato 38 anni e che ha coinvolto 800 donne di età media di 46 anni.

La maggior parte delle ricerche sull’Alzheimer si sono concentrate su fattori quali educazione, fattori di rischio cardiovascolari, traumi cranici, storia familiare e genetica. Ma anche la personalità può avere un’influenza sull’insorgenza di alcune malattie, quale ad esempio la demenza, attraverso i suoi effetti sul comportamento, lo stile di vita e la gestione dello stress. Per questo Lena Johannsson ha deciso di indagare la possibilità di una connessione tra nevroticismo e Alzheimer.

Le persone nevrotiche mostrano una certa tendenza all’ansia, alla preoccupazione e al rimuginio, così come la gelosia e i frequenti cambiamenti d’umore.

Per raccogliere le informazioni desiderate è stato chiesto alle partecipanti se avessero vissuto episodi di stress della durata di un mese o più, indipendentemente dal fatto che fossero associati a lavoro, salute o situazioni familiari, nei cinque anni precedenti e sono stati somministrati loro diversi test: un test di personalità per indagare i livelli di nevroticismo e introversione/estroversione e alcuni test di memoria.

L’introversione è descritta come timidezza e riservatezza e all’opposto l’estroversione è l’essere socievoli; il nevroticismo, invece, è associato a espressioni di rabbia, colpa, invidia, ansia o depressione.

Lo studio ha rilevato che il fattore introversione/estroversione non ha influenze dirette sulla comparsa della malattia, mentre le donne con i punteggi più alti nei test per il nevroticismo mostravano un rischio doppio, rispetto alle altre, di sviluppare la demenza.

 

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Valentina Chirico
Valentina Chirico

Dottoressa Magistrale in Psicologia dei Processi Sociali, Decisionali e dei Comportamenti Economici.

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