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Dimmi che musica ascolti e ti dirò quanti anni hai! La musica e le fasi della vita

I gusti musicali cambiano negli anni, dall'adolescenza alla mezza età, adattandosi alle varie fasi della vita e alle diverse sfide che questa ci propone

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 27 Mag. 2014

 

 

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Un nuovo studio suggerisce che, nonostante il nostro interesse per la musica possa diminuire con l’avanzare dell’età, i nostri gusti musicali cambiano negli anni, adattandosi alle varie fasi della vita e alle sfide, sempre diverse, che questa ci propone.

L’esplosione del consumo di musica nel corso dell’ultimo secolo ha trasformato ciò che ascoltiamo in qualcosa che ci descrive, che parla di noi, in poche parole in un costrutto di personalità.

Ora un nuovo studio suggerisce che, nonostante il nostro interesse per la musica possa diminuire con l’avanzare dell’età, i nostri gusti musicali cambiano negli anni, adattandosi alle varie fasi della vita e alle sfide, sempre diverse, che questa ci propone.

Una delle tesi sostenute dai ricercatori è che ci avviciniamo alla musica per mettere alla prova la nostra identità e definire noi stessi, poi la utilizziamo come veicolo sociale per stabilire l’appartenenza al gruppo e trovare un partner, infine la usiamo come solitaria espressione del nostro intelletto, del nostro status e per una maggiore comprensione emotiva.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, è il primo a documentare il modo in cui le persone interagiscono con la musica dall’adolescenza alla mezza età.

Utilizzando i dati raccolti da più di un quarto di milione di persone per un periodo di dieci anni , i ricercatori hanno diviso i generi musicali in cinque grandi categorie che hanno chiamato MUSIC model – dolce, senza pretese , sofisticato , intenso , contemporaneo – e tracciato modelli di preferenza per fasce d’età .

Queste cinque categorie comprendono generi diversi che condividono tratti musicali e psicologici comuni, come ad esempio l’intensità e la complessità.

Lo studio ha scoperto che, ovviamente, la prima grande epoca musicale è l’adolescenza: definita da un breve picco di intenso (come il punk e il metal, che declina prima dell’età adulta, segna l’inizio di un costante aumento di contemporaneo – come il pop e rap) fino alla mezza età.

L’adolescenza è dominata dalla necessità di definire la propria identità e la musica è un modo economico ed efficace per farlo, sostiene Jason Rentfrow, ricercatore senior dello studio.

La rivendicazione dell’autonomia e dell’indipendenza è una delle sfide della vita che gli adolescenti affrontano anche grazie alla musica: la scelta di una musica intensa, aggressiva, caratterizzata da forti suoni distorti, ha quella connotazione ribelle che permette loro di sentire una contrapposizione con i genitori e l’istituzione.

La preferenza per l’intenso, nella prima età adulta, cede il passo alla crescente ondata di contemporaneo e all’introduzione del dolce (come l’elettronica e l’R & B). Queste due dimensioni privilegiate sono considerate romantiche, emotivamente positive e ballabili, scrivono i ricercatori.

Una volta superata la fase del bisogno di autonomia, la sfida successiva riguarda il trovare l’amore e di essere amati e più in generale coinvolge il tema dell’accettazione da parte degli altri: queste forme di musica rafforzano il desiderio di intimità e fanno da sfondo ai contesti in cui le persone si uniscono con l’obiettivo di stabilire rapporti stretti, come feste, bar, discoteche e così via.

L’ultima epoca musicale identificata dai ricercatori è quella dominata dalla musica sofisticata (come il jazz e classica) e senza pretese (come country, folk e blues), che comincia con la mezzà età.

Entrambe sono viste come positive e rilassanti. La sofisticata esprime gusto estetico, cultura e intelligenza, che potrebbero anche essere legati allo status sociale, mentre quella senza pretese riecheggia i sentimenti della famiglia, dell’amore e della perdita, cioè una musica, anche in questo caso, che parla delle esperienze salienti in questa fase della vita.

 

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Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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