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Appunti sul tablet? Per l’apprendimento meglio usare carta e matita

Prendere appunti con carta e matita consente di fissare maggiormente in memoria informazioni concettuali rispetto a quando si utilizzano supporti digitali.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 15 Mag. 2014

 

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Secondo una nuova ricerca pubblicata su Psychological Science prendere appunti a mano con carta e penna è meglio rispetto a scrivere appunti digitali se il nostro obiettivo è apprendere e fissare in memoria a lungo termine informazioni concettuali.

L’abitudine di scrivere appunti su laptop e altri dispositivi digitali è tanto più frequente quanto ampiamente controversa in relazione alle maggiori opportunità di distrazione che il digitale offre. Gli psicologi della Princeton University, dunque, si sono domandati se e quanto fossero efficaci gli appunti digitali in termini di performance accademiche, anche quando pc e tablet sono utilizzati unicamente allo scopo di prendere appunti durante le lezioni o sessioni di studio.

 

In un primo studio 65 studenti universitari hanno guardato in piccolo gruppo uno tra cinque TED Talks chiedendo loro di scegliere la modalità che solitamente utilizzavano per prendere appunti: laptop non connesso a internet oppure carta e penna. Dopo essere sottoposti a tre compiti distrattori, è stato loro chiesto di rispondere a una serie di domande sul talk precedentemente ascotato che andavano ad indagare sia la comprensione concettuale che il recupero mnestico di specifiche informazioni fornite. I risultati sono interessanti: se i due gruppi (appunti carta matita e appunti digitali) hanno avuto performances molto simili nel recupero mnestico di informazioni fattuali, il gruppo di studenti che ha preso appunti digitali ha dimostrato di avere prestazioni peggiori in termini di comprensione concettuale. Analizzando le caratteristiche delle note si è anche rilevato che gli appunti digitali contenevano una maggior quota di sovrapposizione e mera trascrizione delle parole del relatore rispetto agli appunti carta-matita: inoltre, all’interno del gruppo “appunti a mano” una migliore comprensione concettuale era associata a un minor numero di sovrapposizione di verbatim riguardo le parole del relatore.

 

E’ plausibile dunque inferire che i tradizionalisti che si appuntano note e concetti a mano su carta siano maggiormente coinvolti in un processo di elaborazione di ciò che ascoltano, mentre l’appunto digitale sarebbe più associato a un processo di trascrizione passiva di ciò che si ascolta.

 

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