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Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo Resistente con Depressione Secondaria

Il ruolo delle credenze disfunzionali nel disturbo ossessivo-compulsivo resistente con depressione secondaria: uno studio trasversale.

Di Davide Coradeschi

Pubblicato il 13 Giu. 2013

Aggiornato il 28 Ago. 2013 18:19

Di Davide Coradeschi e Andrea Pozza

 

Il ruolo delle credenze disfunzionali nel

disturbo ossessivo-compulsivo resistente con

depressione secondaria:

Uno Studio Trasversale

 

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo resistente con Depressione Secondaria. - Immagine: © freshidea - Fotolia.com L’Intolleranza dell’incertezza potrebbe essere un fattore in grado di spiegare l’insuccesso terapeutico per le forme di OCD associate ad una sintomatologia depressiva estremamente invalidante.

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Nel disturbo ossessivo-compulsivo la presenza di grave sintomatologia depressiva, data da un punteggio maggiore di 30 al BDI-II, può predire una scarsa risposta al trattamento con esposizione e prevenzione della risposta (Abramowitz et al., 2000).

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L’identificazione di variabili in grado di differenziare i pazienti con grave depressione secondaria da quelli che non presentano tale sintomatologia potrebbe consentire di elaborare protocolli multicomponenziali che siano efficaci anche per i pazienti con OCD resistente.

Questa forma di OCD, caratterizzata da una serie di precedenti insuccessi terapeutici con i trattamenti evidence-based, risulta frequentemente contraddistinta sia da gravi sintomi depressivi secondari che da un’esacerbazione delle manifestazioni OCD stesse. A causa degli effetti invalidanti del OCD sul funzionamento quotidiano, molti pazienti riportano valori estremamente elevati al BDI-II, pur non soddisfacendo i criteri per una diagnosi conclamata di disturbo depressivo maggiore.

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo- “lo stato dell’arte”. - Immagine: © M.studio - Fotolia.com
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L’obiettivo del presente studio è stato quello di indagare se vi fossero differenze nella gravità delle credenze ossessive in relazione alla presenza di grave depressione secondaria in un gruppo di 46 pazienti con OCD resistente. 

Sono stati inclusi 46 pazienti (età media= 35.40, DS= 10.75) con diagnosi primaria di disturbo ossessivo-compulsivo resistente. I pazienti erano stati indirizzati per intraprendere un percorso psicoterapeutico e farmacologico di tipo residenziale.

I pazienti hanno completato la Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale, il Beck Depression Inventory-II e l’Obsessive Belief Questionnaire-87.

All’interno del campione sono stati individuati due sottogruppi, un gruppo con ed uno senza grave sintomatologia depressiva. I due gruppi sono stati formati sulla base dei punteggi al BDI-II, superiori o meno a 30, in linea con i criteri di classificazione dei sintomi depressivi di Beck e colleghi (Beck, Steer e Brown, 1996). Nel campione dello studio presentato il 37% (N= 17) era rappresentato da pazienti con grave depressione secondaria.

I risultati delle analisi hanno evidenziato che i pazienti OCD gravemente depressi tendono a presentare una sintomatologia di tipo ossessivo-compulsivo maggiormente invalidante rispetto ai meno depressi o non-depressi.

Questo risultato sembra confermare, almeno in parte, l’ipotesi secondo cui una maggiore gravità della sintomatologia OCD potrebbe predisporre allo sviluppo di sintomi depressivi, che, conseguentemente, tendono ad esacerbare la sintomatologia ossessivo-compulsiva stessa (Besiroglu et al., 2007). I risultati hanno  inoltre evidenziato che i pazienti con gravi sintomi depressivi tendono ad avere una maggiore intolleranza per l’incertezza rispetto ai pazienti OCD meno depressi o non depressi.

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Nel OCD l’Intolleranza dell’incertezza potrebbe essere un fattore di vulnerabilità rispetto allo sviluppo di un quadro depressivo secondario estremamente invalidante. L’intolleranza dell’incertezza può agire come fattore di mantenimento in varie forme di disagio psicologico in quanto tende ad essere associata ad una scarso orientamento verso il problema nelle situazioni quotidiane (Talli et al., 1991).

In uno studio longitudinale su pazienti con disturbo d’ansia generalizzata Miranda e colleghi (2008) hanno osservato che, a causa dell’impossibilità quotidiana di escludere anche la minima probabilità di eventi futuri indesiderati, l’Intolleranza dell’incertezza può tradursi in una sempre più forte certezza che tali esiti negativi si verifichino in futuro. Questa certezza risulterebbe successivamente nello sviluppo di una condizione di hopelessness, caratteristica della sintomatologia depressiva.

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Il presente studio sembra offrire preliminari indicazioni per ricerche future ai fini dell’elaborazione di strategie di trattamento specifiche per i pazienti OCD con depressione secondaria. L’Intolleranza dell’incertezza potrebbe essere un fattore in grado di spiegare l’insuccesso terapeutico per le forme di OCD associate ad una sintomatologia depressiva estremamente invalidante. Studi futuri dovranno indagare se questo dominio cognitivo possa essere responsabile della scarsa risposta al trattamento nei pazienti OCD gravemente depressi.

Disturbo Ossessivo Compulsivo - Perseguitati dai Dubbi. - Immagine: © alphaspirit - Fotolia.com
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L’introduzione nei protocolli basati su esposizione con prevenzione della risposta di training di orientamento al problema, utilizzati con successo per ridurre l’Intolleranza dell’incertezza nel disturbo d’ansia generalizzata, potrebbe risultare utile a migliorare l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale anche per il OCD con grave depressione secondaria (Dugas & Ladouceur, 2000).

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Sembra opportuno considerare alcuni limiti dello studio. L’utilizzo di un disegno trasversale non consente di escludere la possibilità che lo sviluppo di credenze disfunzionali sia conseguente alla compresenza di una sintomatologia OCD e depressiva gravi.

In conclusione, i dati ottenuti sembrano offrire alcune indicazioni nella comprensione dei fattori che potrebbero essere responsabili dell’esacerbazione della sintomatologia OCD, suggerendo l’utilità di interventi mirati alla modificazione delle credenze disfunzionali al fine di ottimizzare la risposta terapeutica anche di pazienti con OCD resistente al trattamento.  

LEGGI: 

DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO – OCD – DEPRESSIONE – CREDENZE -BELIEFS – PSICOTERAPIA COGNITIVA

 

 

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Davide Coradeschi
Davide Coradeschi

Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

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