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Un nuovo studio è il primo a identificare un fattore di rischio genetico per il dolore cronico dopo eventi traumatici, quali incidenti e violenza sessuale.
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Un nuovo studio condotto alla University of North Carolina School of Medicine è il primo a identificare un fattore di rischio genetico per il dolore cronico dopo eventi traumatici come gli incidenti stradali e la violenza sessuale.
Inoltre, lo studio fornisce un’ulteriore prova che il dolore cronico dopo eventi stressanti ha una specifica base biologica.
I risultati dello studio indicano che i meccanismi che influenzano lo sviluppo del dolore cronico possono essere correlati alla risposta allo stress, piuttosto che a qualsiasi lesione specifica causata dall’evento traumatico, in altre parole, sembra che in alcuni individui qualcosa vada storto, a livello del corpo, nel sistema di difesa ‘fight or flight‘ o in quello di recupero dalla risposta e ne risultati un dolore persistente.
Lo studio ha valutato il ruolo del surrene (HPA) asse ipotalamo-ipofisi, un sistema fisiologico di importanza centrale per la risposta del corpo ad eventi stressanti. Lo studio ha valutato se l’asse HPA influenza la gravità del dolore muscolo-scheletrico sei settimane dopo un incidente stradale e una violenza sessuale. I risultati hanno rivelato che la variazione nel gene codificante per la proteina FKBP5, che svolge un ruolo importante nella regolazione della risposta dell’asse HPA allo stress, è stato associato con un rischio più elevato del 20% di avere un moderato/grave dolore al collo sei settimane dopo l’incidente, così come maggiore dolore del corpo. La stessa variante ha anche previsto un aumento del dolore sei settimane dopo la violenza sessuale.
“In questo momento, se una persona arriva al pronto soccorso dopo un incidente d’auto, non abbiamo alcun intervento per prevenire il dolore cronico in via di sviluppo”, ha detto McLean. “Allo stesso modo, se una donna arriva al pronto soccorso dopo una violenza sessuale, abbiamo farmaci per prevenire la gravidanza o le malattie a trasmissione sessuale, ma mancano i trattamenti per prevenire il dolore cronico. Questo perché non abbiamo idea di quali meccanismi biologici siano alla base del dolore cronico. Questo studio è un primo passo importante nello sviluppo di questa comprensione”.
Lo studio è stato condotto da un team multidisciplinare di ricercatori provenienti da tredici istituzioni. Co-autori dello studio sono stati Andrey Bortsov, professore assistente di ricerca presso il Dipartimento di Anestesiologia UNC, e Jennifer Smith, uno studente di medicina UNC.
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BIBLIOGRAFIA:
- Bortsov, A.V., Smith, J.E., Diatchenko, L., Soward, A.C., Ulirsch, J.C., Rossi, C., Swor, R.A., et al. (2013). Polymorphisms in the glucocorticoid receptor co-chaperone FKBP5 predict persistent musculoskeletal pain after traumatic stress exposure. PAIN, in press. DOI: 10.1016/j.pain.2013.04.037