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Prevenire il Declino Cognitivo: No Farmaci & No Esercizio Fisico!

Esercizi cognitivi aiutano a prevenire il declino cognitivo negli anziani sani, al contrario i benefici di farmaci e dell'esercizio fisico sarebbero scarsi.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 23 Apr. 2013

FLASH NEWS

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Esercizi cognitivi aiutano a prevenire il declino cognitivo negli anziani sani, al contrario i benefici di farmaci e dell’esercizio fisico sarebbero scarsi.

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Lo rivela una review apparsa sul Canadian Medical Association Journal, in cui gli autori hanno esaminato 32 studi randomizzati e controllati in cui sono state testate diverse forme di prevenzione del declino cognitivo.

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Il declino cognitivo lieve (più che normale per una persona di una certa età) colpisce il 10% -25% delle persone oltre i 70 anni. Il tasso annuale di declino in demenza (che è il declino cognitivo in diverse aree con una certa capacità funzionale) è di circa il 10%. Si stima che circa 18 milioni di persone nel mondo siano affette da demenza, di cui circa 1 milione in Italia.

L’analisi dei dati evidenzia che non ci sono prove forti per i trattamenti farmacologici come il ginkgo, il deidroepiandrosterone (DHEA), le vitamine e altre sostanze. Maggior parte degli studi di efficacia non mostrano alcun effetto mentre la terapia estrogenica ha mostrato un aumento del declino cognitivo e della demenza; anche i dati a favore dell’esercizio fisico sono deboli.

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 L’esercizio mentale, tuttavia, ha mostrato benefici nei tre studi clinici inclusi nella review. Ciò ha comportato programmi di formazione computerizzati o una formazione cognitiva intensiva per la memoria, il ragionamento o la velocità di elaborazione. In uno studio, i partecipanti hanno migliorato significativamente la memoria che è rimasta stabile in un follow-up a 5 anni. Un altro studio ha dimostrato un miglioramento nella memoria uditiva e dell’attenzione in un gruppo di anziani che hanno partecipato a un programma di training cognitivo computerizzato.

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Questa revew fornisce alcune indicazioni che possono aiutare i medici ad indirizzare i pazienti verso le migliori strategie per prevenire il declino cognitivo. Studi futuri dovrebbero inoltre affrontare l’impatto della formazione cognitiva sulla prevenzione del declino cognitivo e incoraggiare i ricercatori a prendere in considerazione strumenti facilmente accessibili, come i cruciverba e il sudoku, ma che non sono ancora stati studiati in modo rigoroso.

 

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Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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