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Dislessia: valutare le capacità di Attenzione Visiva per prevenirla

Secondo un nuovo studio pubblicato su Current Biology la diagnosi di dislessia può essere fatta ancor prima che un bambino impari a leggere.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 11 Apr. 2012

Aggiornato il 01 Ago. 2012 14:59

– Rassegna Stampa – 

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheSecondo un nuovo studio pubblicato su Current Biology la diagnosi di dislessia può essere fatta ancor prima che un bambino impari a leggere; sembra infatti che deficit di attenzione visiva siano predittivi di successivi disturbi nella lettura, più di quanto lo siano le capacità linguistiche in fase di pre-lettura. Secondo Andrea Facoetti dell’Università degli Studi di Padova questa scoperta mette fine a un lungo periodo di dibattito sulle cause della dislessia e apre la strada a un nuovo pioneristico approccio per l’identificazione precoce e l’intervento in quel 10% dei bambini che lottano con difficoltà di lettura estreme.

Per un periodo di tre anni i ricercatori hanno studiato i bambini di lingua italiana, dalla fase pre-lettura dell’asilo fino alla seconda elementare. Il team ha valutato le abilità di attenzione visuo-spaziale, cioè la capacità di filtrare l’informazione rilevante da quella irrilevante, l’identificazione sillabica, la memoria verbale a breve termine, e la denominazione rapida del colore, seguita nel corso dei due anni successivi dalla valutazione delle abilità di lettura.

Psicopedia - Immagine: © 2011-2012 State of Mind. Riproduzione riservata
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I risultati hanno rivelato che i bambini che inizialmente avevano difficoltà di attenzione visiva erano gli stessi che in seguito lottavano con difficoltà di lettura.

“Questo è un cambiamento radicale del quadro teorico che spiega la dislessia” ha detto Facoetti “ci costringe a riscrivere ciò che si conosce della malattia e a cambiare i trattamenti riabilitativi per ridurne l’impatto.” Egli sottolinea che semplici compiti di attenzione visiva dovrebbero aiutare a identificare i bambini a rischio di dislessia, inoltre visto che questi recenti studi dimostrano che specifici programmi di pre-lettura sono in grado di migliorare le abilità di lettura, i bambini a rischio di dislessia potrebbero essere trattati con i programmi di prevenzione basati sull’ attenzione visiva spaziale prima ancora di imparare a leggere.”

 

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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