LA CURA DELLA DISSOCIAZIONE TRAUMATICA Un approccio pratico e integrativo Tre giornate di formazione con Kathy Steele, Suzette Boon e Onno van der Hart
e con l'amichevole partecipazione di Dolores Mosquera e Natalia Seijo
Hotel Marriott, via Washington 66 - Milano sabato 20 - domenica 21 - lunedì 22 Gennaio 2018
Organizzazione scientifica: Giovanni Tagliavini e Maria Paola Boldrini Traduzione consecutiva in italiano Riconosciuti 22 crediti ECM per medici e psicologi
I tre grandi esperti dei disturbi traumatici complessi sono di nuovo insieme, dopo la pubblicazione di "La dissociazione traumatica - Comprenderla e affrontarla" (Mimesis 2013), per esporre i ricchi temi presenti nel loro nuovo libro "La cura della dissociazione traumatica" (Mimesis, 2017) e per offrirci un grande quadro di insieme su come riconoscere, diagnosticare e curare i disturbi dissociativi conseguenti a trascuratezza e traumatizzazione grave, precoce e pervasiva. In tutto il mondo i terapeuti si pongono le stesse domande, affrontando le stesse sfide e gli stessi problemi quando curano pazienti traumatizzati e gravemente dissociativi. Questo corso rappresenta una grande occasione formativa per incontrare i tre psicotraumatologi che hanno scritto la storia del settore da 30 anni a questa parte e che propongono le nuove traiettorie operative e cliniche per il prossimo decennio: condivideranno con noi le loro idee e le loro esperienze, nate da migliaia di ore di terapia vissute coi pazienti, e da migliaia di ore spese come supervisori, situazione in cui i clinici portano le loro vulnerabilità, le loro necessità e le loro domande più urgenti. Sarà fornita un'amplissima panoramica, che spazierà dalla neuropsicologia della dissociazione come disturbo di non-realizzazione e dalle fasi di valutazione, prognosi, formulazione del caso e pianificazione del trattamento, fino ad arrivare ai temi clinici più specifici: su cosa focalizzarsi in primis in una terapia complessa; come stabilire sicurezza (interna ed esterna) senza trasformarsi in "salvatori"; come lavorare sistematicamente con le parti dissociative in modo da facilitare ulteriore integrazione e non ulteriore dissociazione; come creare e mantenere confini e limiti sani; cosa fare quando il paziente è in uno stato di vergogna cronica o quando non riesce ad avere fiducia nel terapeuta; come rimanere focalizzati sul processo e non sul contenuto; come aiutare i pazienti a elaborare e integrare i ricordi traumatici. Grande importanza sarà data alle modalità relazionali di essere e stare col paziente, che sono spina dorsale del trattamento e che rappresentano, di per sé, interventi terapeutici essenziali. Per permettere il massimo di partecipazione possibile ed evitare un eccessivo affollamento del workshop, il numero di partecipanti è limitato a 100: farà fede la data di iscrizione. Inoltre, nelle sedute pomeridiane, il lavoro sarà suddiviso in due gruppi, uno esclusivamente in inglese, l'altro con traduzione consecutiva in italiano. PROGRAMMA (in grassetto i momenti in plenaria, con traduzione consecutiva) Sabato 20/01/2018 9.00-10.00 Dialogo di apertura con Suzette Boon e Kathy Steele. Modera Giovanni Tagliavini. 10,00-11,15 Un orientamento generale su dissociazione e trauma e loro cura (S. Boon) 11,15-11,45 Pausa caffè 11,45- 13,00 Fare vs essere: quale atteggiamento clinico tenere? (K. Steele) 13,00-14,30 Pausa pranzo 14,30-16,20 Lavoro gruppo A (con traduzione) con Kathy Steele: concettualizzazione del caso clinico nei disturbi dissociativi. Lavoro gruppo B (solo in inglese) con Suzette Boon: formulazione diagnostica e prognostica nei disturbi dissociativi. 16,20–16,40 Pausa caffè 16,40-18,30 Prosecuzione lavori nei due gruppi Domenica 21/01/2018 8,30-10,30 L'importanza del lavoro di stabilizzazione (fase 1) nella cura dei disturbi dissociativi (S. Boon) 10,30-11,00 Pausa caffè 11,00-13,00 L'elaborazione dei contenuti traumatici nei disturbi dissociativi (fase 2): quando? come? perché? (O. van der Hart in collegamento Skype) 13,00-14,30 Pausa pranzo 14,30-16,20 Lavoro gruppo A (con traduzione) con Suzette Boon: aspetti specifici del lavoro di stabilizzazione (fase 1) -‐ opportunità e "trappole" cliniche. Lavoro gruppo B (solo in inglese) con K. Steele: regolazione emozionale e stabilizzazione: riconoscere e lavorare con rabbia, vergogna, dipendenza. 16,20–16,40 Pausa caffè 16,40-18,30 Prosecuzione lavori nei due gruppi Lunedi 22/01/2018 8,30-‐10,30 Comprendere e mettere in atto il lavoro di fase 3 (riabilitazione e reintegrazione del Sé) nella cura dei disturbi dissociativi (K. Steele) 10,30-10,50 Pausa caffè 10,50-12,40 Lavoro gruppo A (con traduzione) con Suzette Boon: gestire ed elaborare le necessità di dipendenza nel paziente dissociativo. Lavoro gruppo B (solo in inglese) con K. Steele: quale "lavoro trifasico" è realmente possibile nei disturbi dissociativi e traumatici complessi? 12,40-14,00 Pausa pranzo 14,00-15,50 Lavoro gruppo A (con traduzione) con Kathy Steele: la vergogna cronica -‐ un'emozione difficile da gestire in terapia Lavoro gruppo B (solo in inglese) con Suzette Boon: una visione di insieme della cura dei disturbi dissociativi -‐ dalla presa in carico all'integrazione del Sé. 15,50–16,10 Pausa caffè 16,10-17,15 Discussione conclusiva con Kathy Steele e Suzette Boon. Modera G. Tagliavini. 17,15-17,45 Compilazione ECM e chiusura lavori. Le sessioni iniziano e terminano con puntualità.