La terapia dialettico comportamentale (Dialectical Behavior Therapy – DBT) è un trattamento cognitivo comportamentale ideato da Marsha Linehan, professore di Psicologia Clinica presso la Washington University di Seattle (USA), originariamente sviluppato per persone con condotte parasuicidarie o suicidarie e in seguito applicato nel disturbo di personalità borderline.
Consiste in una combinazione di psicoterapia individuale, skills training di gruppo, consultazione (coaching) telefonica e un team di consultazione tra terapeuti.
Si basa su un modello biosociale e dialettico che enfatizza in modo particolare il ruolo delle difficoltà nel regolare le emozioni e il comportamento nei disturbi psicologici. La teoria biosociale della personalità propone una visione multifattoriale in cui il funzionamento mentale è l’esito dell’interdipendenza fra:
- Fattori temperamentali (la biologia) che comportano e si concentrano su un’elevata vulnerabilità emotiva.
- Fattori ambientali invalidanti rispetto all’esperienza emozionale soggettiva, cioè l’ambiente in cui siamo cresciuti, l’attaccamento.
- Depressione (Lynch, Morse, Mendelson, Robins, 2003; Bedics, Atkins, Comtois, Linhean, 2012; Harley, Sprich, Safren et al.,2008; Harley, R., Sprich, Safren, Jacobo, Fava, 2008; Feldamn, Harley, Kerrigan, Jacobo, Fava, 2009; Van Dijk, Jeffrey, Katz, 2013)
- Rabbia (Soler et al. 2009; Telch et al. 2001; Koons et al. 2006; Cavanaugh et al. 2011)
- Disregolazione emotiva (Lynch et al. 2003; Whitside, 2011)
- Instabilità affettiva (Soler et al 2009)
- Intensità emotiva (Safer et al. 2001)