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Guerra in Ucraina: i tratti di personalità influenzano il recupero del benessere psicologico

Una ricerca ha indagato i livelli di benessere della popolazione prima e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Cosa ci dicono i risultati?

Di Caterina Borgese

Pubblicato il 24 Lug. 2024

Guerra in Ucraina: quali conseguenze?

Una guerra è sempre una tragedia e quella in Ucraina non fa eccezione. L’invasione russa nel febbraio 2022 ha provocato, oltre a ripercussioni devastanti sulla popolazione ucraina, gravi conseguenze globali come una grande crisi migratoria, aumenti dei costi ed effetti negativi sull’economia a livello mondiale. 

Mentre l’attenzione principale rimane, come dovrebbe, sulla tragedia delle perdite umane e sulla distruzione del territorio ucraino, la guerra ha innescato una serie di effetti a catena che minacciano il benessere psicologico e sociale. La prolungata durata del conflitto, la totale incertezza geopolitica e un contesto mediatico angosciante, sono tutte dinamiche che hanno un impatto drammatico sulla salute mentale delle persone, e non soltanto in Ucraina (Seleznova et al., 2023). 

Impatto della guerra sul benessere della popolazione: una ricerca internazionale

Un team di ricerca internazionale (Scharbert et al., 2024) ha condotto uno studio sul benessere della popolazione europea prima e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.  

Come è facile immaginare, i dati riferiscono un forte calo del livello di benessere psicologico nel giorno dell’invasione russa. Questo dato riguarda gli individui di tutte le nazioni indipendentemente dalla loro età, sesso, stato sociale, orientamento politico o personalità.

Un aspetto interessante riguarda il legame tra il benessere quotidiano riferito e il numero giornaliero di tweet che contenevano la parola ‘’Ucraina’’. Prendere lo smartphone e trovare notifiche incalzanti che comunicano che lo Stato più grande del mondo ha invaso un Paese europeo, può aver alimentato la tendenza a  rimuginare sulle conseguenze di tale evento sulla propria vita, unita a un decremento dei livelli di benessere psicologico

Ulteriormente, gli autori hanno rilevato un’associazione tra la riduzione del benessere e l’aumento di indicatori prosociali come una maggiore empatia nei confronti delle persone colpite dalla guerra. Potrebbe essere proprio questa una delle ragioni del notevole sostegno all’Ucraina che si è espresso tramite donazioni di beni e manifestazioni pubbliche per la pace.

Tuttavia non è possibile generalizzare i risultati della ricerca a tutti i Paesi coinvolti, in quanto gli effetti psicologici dello scoppio della guerra potrebbero essere stati diversi a causa della vicinanza geografica con l’Ucraina o delle precedenti tensioni politiche esistenti. 

Nelle settimane successive all’invasione russa, le risposte dei partecipanti hanno rivelato un graduale recupero dello stato di benessere psicologico. Questo dato è in linea con i modelli teorici che affermano come gli eventi, sia positivi che negativi, influenzano solo temporaneamente la felicità degli individui in quanto successivamente si verifica un rapido recupero del livello iniziale di benessere. Si tratta di un fenomeno definito dagli psicologi come adattamento edonistico o tapis roulant edonico (Diener et al., 2006; Brickman, Campbell, 1971; Lucas et al., 2003).

Sebbene questo processo inizialmente sia stato descritto come universale per l’esperienza umana, questa ricerca ha dimostrato che in realtà l’adattamento agli eventi ed il recupero dei livelli di benessere psicologico dipende anche da altri fattori come ad esempio i tratti di personalità.

Guerra in Ucraina: tratti di personalità e recupero del benessere

Alcuni tratti della personalità hanno mostrato un’influenza maggiore sulle capacità di recupero del benessere psicologico soggettivo, rispetto a variabili socio demografiche, come l’età, il sesso e le opinioni politiche che non risultavano invece statisticamente significative.

Non a caso, decenni di ricerca mostrano che i tratti della personalità incidono sul modo in cui sperimentiamo, affrontiamo e valutiamo gli eventi della vita (Anglim et al., 2020).  

I risultati dello studio hanno suggerito come le differenze individuali erano collegate ad un aspetto della personalità chiamato ‘’stabilità emotiva’’. Si tratta di una dimensione che, a partire  dalla teoria della personalità dei Big Five, unisce un basso nevroticismo, con una elevata gradevolezza e coscienziosità. In altre parole, gli individui che in risposta ad eventi negativi non sperimentano emozioni molto intense, che hanno un’attitudine a mantenere l’armonia nelle relazioni sociali e che  presentano un buon controllo degli impulsi, hanno vissuto una ripresa graduale e costante dei livelli di benessere psicologico; al contrario le persone che non presentavano tali caratteristiche hanno avuto una maggiore difficoltà nel superare lo shock emotivo della guerra.

Riferimenti Bibliografici
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