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Psicoterapia psicodinamica e psicoanalisi – Introduzione alla Psicologia

La psicoterapia psicodinamica origina dalla psicoanalisi ma si evolve da essa inglobando concetti e aspetti di diverse teorie e modelli psicologici.

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 07 Mar. 2019

La psicoterapia psicodinamica comprende diverse teorie oltre alla psicoanalisi, quali: la psicologia analitica Junghiana, la psicoanalisi Lacaniana e la psicologia individuale di Adler.

Realizzato in collaborazione con la Sigmund Freud University, Università di Psicologia a Milano

 

Il modello psicodinamico è una branca della psicologia derivante dalla psicoanalisi classica.

Freud, fondatore della psicoanalisi, aveva coniato il termine metapsicologia per indicare l’insieme degli assunti teorici che costituiscono la teoria psicoanalitica.

Secondo la metapsicologia freudiana l’apparato psichico è rappresentato da tre diverse parti:

  • topico, che costituisce il luogo in cui si sviluppano i processi psicologici e le istanze. In una prima topica l’apparato psichico, secondo Freud, era diviso in inconscio, preconscio e conscio. Nella seconda topica il primo modello fu trasformato in Io, Es e Super io;
  • dinamico, secondo cui i fenomeni psichici derivano del conflitto di forze motivazionali antagoniste, tra cui le più rilevanti sono quelle mosse dall’inconscio, che prova costantemente ad accedere alla coscienza, ma è osteggiato da una forza contraria che ne impedisce l’attuazione dei contenuti.
  • economico, fa riferimento alle pulsioni divise in primarie, tipiche dell’Es che è determinato dal principio del piacere, e secondarie derivanti dell’Io, regolato dal principio di realtà.

Il modello psicodinamico, dunque, è una parte della metapsicologia e raggruppa le diverse correnti psicologiche che valorizzano i meccanismi psicogenetici alla base della costruzione psichica e del comportamento. Il termine psicodinamico, infatti, deriva dall’assunto teorico secondo il quale l’apparato psichico è visto come dinamico, ossia in movimento tra interno ed esterno, tra inconscio e conscio.

In sostanza, la psicoterapia psicodinamica origina dalla psicoanalisi, ma si evolve da essa, inglobando concetti e aspetti riferitesi a diverse teorie e modelli psicologici, che si concentrano principalmente sulle relazioni oggettuali dell’individuo e sulle pulsioni. La psicoterapia psicodinamica comprende diverse teorie tra cui si ricordano, oltre a Freud, la psicologia analitica Junghiana, la psicoanalisi Lacaniana e la psicologia individuale di Adler.

Le diverse branche teoriche all’interno della psicoterapia psicodinamica

La psicoterapia psicodinamica comprende quattro ampie aree teoriche di derivazione psicoanalitica:

  1. La psicologia dell’Io, derivata dalla teoria di Freud, secondo la quale il mondo intrapsichico è in conflitto tra le istanze, e questo conflitto provoca angoscia. Qui, entrano in gioco le difese che hanno lo scopo di proteggere l’Io contro le richieste istintuali dell’Es.
  2. La teoria delle relazioni oggettuali, che origina dal pensiero di Melanie Klein, Fairbairn, Winnicott e Balint. In base a questa teoria le pulsioni emergono nel contesto di una relazione e non possono essere mai separate da esse. Il conflitto inconscio, dunque, deriva dallo scontro tra coppie contrapposte di unità interne di relazioni oggettuali. Si formano, di conseguenza, dei Sé narrativi coerenti da cui si evincono diverse emozioni.
  3. La psicologia del Sé, fondata da Heinz Kohut e successivamente implementata, cerca di dimostrare che tutte le forme di psicopatologia si basano su difetti presenti nella struttura del Sé e che questi sono dovuti a disturbi delle relazioni Sé/oggetto-Sé verificatesi nell’infanzia. Secondo tale approccio le relazioni esterne facilitano il mantenimento di una buona autostima e una coesione del Sé.
  4. Le teorie post moderne e la teoria dell’attaccamento, in base alle quali la verità oggettiva è contenuta nel paziente, inserito in una diade, terapeuta–paziente che si scambiano le prospettive da diversi punti di vista. Inoltre, il tipo di attaccamento diventa il sistema motivazionale centrale nei primi anni di vita e muove il bambino a mantenere la vicinanza fisica alla figura di attaccamento per ottenerne la protezione e l’accudimento.

L’assunto di base

L’assunto di base della psicoterapia psicodinamica consiste nel considerare il comportamento dell’individuo come mosso da motivazioni, cause e dinamiche profonde o inconsce. L’interpretazione rappresenta, quindi, lo strumento di intervento principale per riuscire a modificare la presenza di comportamenti patologici. Per questo, i comportamenti realizzati quotidianamente derivano e risultano da queste forze inconsce che sono in relazione dinamica, fluida, tra loro.

Di conseguenza, il malessere psicologico è considerato come il risultato di un conflitto, nato da forze inconsce che tendono a palesarsi, e per questo sono soggette a un costante controllo esercitato da forze opposte e coscienti. Quindi, l’inconscio volge un ruolo fondamentale nel determinare il comportamento della persona ed è responsabile del benessere psichico. Ad esempio i sogni, i lapsus, le dimenticanze della vita quotidiana sono tutte manifestazioni inconsce che influenzano e determinano la vita di ogni persona.

Lo scopo della psicoterapia psicodinamica

Lo scopo della psicoterapia psicodinamica consiste nell’attribuire un nuovo significato alla storia di vita del paziente, partendo da una rivalutazione critica delle vicende individuali. L’individuo si sperimenta come attivo, dinamico, nel processo del proprio cambiamento, comprendendo le dinamiche patologiche che determinano il sintomo. Il sintomo a sua volta si manifesta nelle relazioni interpersonali e rende il rapporto con gli altri insoddisfacente.

La richiesta che la persona porta al terapeuta è di tipo emotivo e comprende aspetti di sé e della relazione con l’ambiente. Compito dello psicoterapeuta è di indagare i significati emotivi ed inconsci che il soggetto attribuisce agli eventi che lo circondano, alle problematiche che lo hanno indotto a richiedere il consulto. Lo psicoterapeuta, dunque, non deve riproporre gli stessi stili relazionali, poco adattivi, che il soggetto sperimenta nelle sue relazioni abituali, ma deve presentare al paziente una relazione nuova, svincolata da condizionamenti e pregiudizi, che disconfermi idee non del tutto razionali. Quindi, sperimentando una relazione diversa da quelle passate, i sintomi diventano sempre più consci alla persona. Di conseguenza, l’inconscio diventa conscio e si offre alla persona la possibilità di una scelta di vita più serena e consapevole. Lo scopo terapeutico è stato portato a termine.

Per concludere

Una psicoterapia psicodinamica ha come obiettivo quello di affrontare e curare il disagio e la sofferenza psichica ed emotiva, avendo come cornice teorica la psicoanalisi. Però, un percorso di psicoterapia psicodinamica si sviluppa meno di frequente e con una durata ridotta rispetto al vero e proprio trattamento psicoanalitico.

Il trattamento può durare un numero stabilito di incontri oppure variare in base alle esigenze del paziente. In ogni caso, un trattamento psicodinamico prevede non solo il trattamento dei sintomi, ma un intervento più ampio finalizzato allo sviluppo delle risorse personali.

 

Realizzato in collaborazione con la Sigmund Freud University, Università di Psicologia a Milano

Sigmund Freud University - Milano - LOGORUBRICA: INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • McWilliams, N. (2006). Psicoterapia psicoanalitica, Milano, Raffaello Cortina.
  • Ellenberger, H. (1976). La scoperta dell'inconscio. Torino, Bollati Boringhieri.
  • Gabbard, G.O.(2010). Le psicoterapie - Teorie e modelli d'intervento, Milano.
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