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Quando il paziente boicotta la terapia – Inside Therapy

La rubrica Inside Therapy mostra come anche le resistenze e le difficoltà in psicoterapia possono diventare strumenti di consapevolezza e di crescita

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 13 Ott. 2025

Il perfezionismo che sabota la psicoterapia

Siamo a psicoterapia avviata, Caterina sta lavorando sulle sue compulsioni mentali che la portano a ripensare in continuazione alla giornata appena trascorsa alla ricerca di sbavature, imperfezioni, errori che la fanno sentire in colpa e che, per lei, sono il segnale che ancora  non va bene, che non è abbastanza, e che deve fare di più per essere perfetta e per non sentirsi un fallimento. 

Nel corso della psicoterapia Caterina inizia a prendere consapevolezza della disfunzionalità delle sue compulsioni e doverizzazioni verso un’identità che vuole essere perfetta. Ma ecco che si ripresenta la trappola: “Ora, in assoluto non devo più ripensare neanche per un minuto a ciò che ho fatto durante la giornata altrimenti  significa che non sto migliorando, che la psicoterapia non funziona e che non sono in grado di cambiare”. 

Fermi tutti. Dedichiamo tempo e risorse per non lasciare nell’ombra questo vissuto, o per metterlo via in modo frettoloso. Caterina sta applicando i medesimi standard rigidi perfezionistici al cambiamento di sé stessa e alla psicoterapia; lasciare agire questi stati mentali senza prendersene cura in terapia, significherebbe non agevolare il processo terapeutico e, in qualche misura, sabotare la psicoterapia

Questo è solo uno tra tanti esempi in cui la terapia stessa viene messa a rischio nella sua prosecuzione ed efficacia.  

La resistenza al cambiamento in psicoterapia

Un altro esempio che mette in luce le resistenze al cambiamento può essere quando la persona si identifica con il suo stesso disturbo. È il disturbo che prende una parte importante nel definire l’identità della persona: 

  • Altro non posso essere se non i miei sintomi…”
  • Sono sempre stata quella ansiosa che aveva bisogno degli altri a cui appoggiarsi, perchè da sola penso di non essere in grado…” 
  • Io sono fatta così … E se provo a diventare più autonoma come reagiranno gli altri? Chi mi assicura che non si allontaneranno?

Tratti dipendenti e paura abbandonica possono intravedersi anche quando Michele sente un peggioramento dell’ansia e del panico nel momento in cui il terapeuta prova a sperimentare appuntamenti a cadenza quindicinale: è qui che agisce, più o meno consapevolmente, il timore che anche il terapeuta prima o poi mi lascerà. In effetti, Michele si ricorda in fase di contratto terapeutico, che si era parlato anche del termine della psicoterapia e dei momenti di follow-up in cui gli incontri si diradano molto. Al terapeuta attento questo aspetto non sfuggirà e ci lavorerà insieme a Michele. 

Le difficoltà che mettono alla prova la psicoterapia

In generale, le difficoltà in psicoterapia arrivano e anche nei casi in cui pensieri negativi, pessimismo e dubbi sulle proprie capacità e sulle potenzialità della terapia, intaccano la possibilità di cambiare e di stare meglio. 

Anche una frequenza intermittente della psicoterapia con le classiche sedute saltate e  l’atteggiamento rinunciatario rispetto agli homework è un modo di boicottare la possibilità di lavorare in modo costruttivo: “Non ci provo nemmeno a espormi, perché tanto so che andrà male”, e magari a seguire “Mi sento un fallito perchè non ci provo nemmeno”. 

Il paziente può inoltre, più o meno consapevolmente, portare all’estremo i limiti del terapeuta, testandolo, mettendo in atto comportamenti oppositivi e provocatori, tentando di mantenere una sorta di controllo nella relazione terapeutica

Questi sono solo alcuni esempi in cui alcune credenze, vissuti emotivi e atteggiamenti del paziente vanno a interferire con il processo terapeutico ostacolandolo e creando barriere al cambiamento e al miglioramento del proprio benessere: sfiducia verso sè stessi e l’altro, difficoltà di autodefinirsi in modi alternativi a causa di paure, timori che dietro il cambiamento possano nascondersi dei rischi, paura di raggiungere i propri obiettivi per il timore di non esserne all’altezza. 

In psicoterapia si pone chiaramente l’attenzione su tutti questi aspetti che divengono una parte fondamentale dell’intervento clinico, evitando con ogni sforzo che scivolino nell’implicito lavorando nell’ombra e boicottando la psicoterapia

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