Il ruolo del narcisismo patologico nella relazione tra depressione e pensieri suicidari
Un recente studio (Preston et al., 2024) pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Cognitive Therapy ha approfondito il ruolo dei tratti di personalità narcisistica nel moderare i pensieri suicidari che possono emergere durante fasi depressive.
In particolare la ricerca ha voluto analizzare come diversi aspetti del narcisismo patologico (il senso di grandiosità e la vulnerabilità) possano influenzare la relazione tra depressione e ideazione suicidaria.
Le due facce del narcisismo patologico: grandiosità e vulnerabilità nella relazione tra depressione e pensieri suicidari
Il narcisismo patologico è considerato in letteratura un disturbo di personalità complesso, caratterizzato da una focalizzazione eccessiva sull’immagine di sé e un’elevata instabilità emotiva di fronte alla percezione di minaccia per la propria autostima. Vi sono due dimensioni fondamentali in gioco.
Da una parte, la dimensione della grandiosità narcisistica si traduce in un esagerato senso grandioso di importanza e un estremo bisogno di ammirazione; il narcisista sopravvaluta le proprie capacità mostrandosi tracotante e vanitoso e può sentirsi sorpreso o deluso se non ottiene le lodi che ritiene di meritare. Dall’altra, è presente un’elevata vulnerabilità dell’autostima, che rende la persona ipersensibile alle critiche, alle sconfitte e ai fallimenti reali o percepiti. Entrambe le dimensioni di vulnerabilità e grandiosità coesistono nel narcisismo patologico nello stesso individuo, emergendo in diverse fasi e cicli.
Nel narcisismo patologico emergono spesso atteggiamenti espliciti di superiorità, disprezzo, svalutazione e arroganza nei confronti degli altri anche come modalità di risposta rispetto a potenziali minacce al proprio valore personale, accompagnate da carenze di empatia. Tuttavia il narcisista può anche presentare stati mentali in cui si sente molto vulnerabile alle critiche e inferiore nel rapporto con l’altro.
Il narcisismo patologico è un fattore di rischio per i sintomi depressivi, tra cui si riscontrano anche pensieri suicidari; depressione e disturbo di personalità narcisistico infatti presentano un’elevata comorbilità.
I ricercatori (Preston et al., 2024) si sono dunque chiesti se e in che modo le due diverse dimensioni del narcisismo (vulnerabilità e grandiosità) possano influenzare la relazione tra depressione e ideazione suicidaria.
Per rispondere a questa domanda, lo studio americano ha coinvolto 3 diversi gruppi che hanno costituito il campione complessivo: circa 500 membri della Guardia Nazionale (campione militare), circa 370 individui con anamnesi positiva per pensieri e comportamenti suicidari (campione della comunità) e 300 proprietari di armi da fuoco. Queste popolazioni sono state selezionate poiché considerate ad elevato rischio suicidario. Ai partecipanti è stato chiesto di completare una serie di questionari self-report relativi al narcisismo, ai sintomi depressivi e all’ideazione suicidaria.
Come i tratti narcisistici influenzano i pensieri suicidari
E’ interessante notare che dai risultati delle analisi dei dati sono emerse, a seconda del campione considerato, diverse interazioni tra le dimensioni di vulnerabilità e grandiosità del narcisismo, la depressione e i pensieri suicidari. Vediamo quali nel dettaglio.
Nel campione dei militari, elevati livelli nella dimensione della vulnerabilità narcisistica amplificano la correlazione tra sintomi depressivi e ideazione suicidaria, e lo stesso accade nel caso della dimensione della grandiosità narcisistica: coloro che riferiscono elevati livelli di vulnerabilità e grandiosità avrebbero maggiori probabilità di riferire pensieri suicidari in concomitanza di sintomi depressivi.
La situazione non è la medesima nel caso di individui – non militari – che fanno parte di un campione comunitario con una storia di pensieri e comportamenti suicidari. Anche in questo caso, si verifica un effetto per cui un’elevata vulnerabilità narcisistica sarebbe un fattore che spiega una maggior propensione a pensieri suicidari durante le fasi di depressione, mentre la dimensione della grandiosità narcisistica giocherebbe un ruolo protettivo in relazione ai pensieri suicidari. Nel campione comunitario non militare, nei soggetti con elevati livelli nella dimensione di grandiosità narcisistica, la depressione risultava associata in maniera meno potente all’ideazione suicidaria; è possibile, secondo gli autori, che l’utilizzo di strategie di auto-miglioramento per far fronte ai sintomi depressivi potrebbe ridurre il rischio di ideazione suicidaria in un contesto non militare.
Infine, nel campione di soggetti proprietari di armi da fuoco, entrambe le dimensioni di vulnerabilità e grandiosità interagiscono in qualche misura con i sintomi depressivi e possono predire la frequenza dei pensieri suicidari, ma in modo meno coerente considerando le diverse misurazioni dell’ideazione suicidaria. In questo caso, gli studiosi mettono in evidenza che alcune specificità di questo campione, tra cui l’elevata accessibilità al mezzo letale e altre variabili socio-culturali, potrebbero complicare il quadro nella lettura delle correlazioni tra i tratti di personalità narcisistica e l’ideazione suicidaria.
Depressione, narcisismo e ideazione suicidaria: risultati preliminari e direzioni per la ricerca clinica
Secondo lo studio, dunque, gli individui narcisisti con elevati livelli di vulnerabilità sarebbero a maggior rischio di pensieri suicidari durante gli episodi depressivi, mentre il ruolo della grandiosità narcisistica in relazione ai pensieri suicidari varierebbe in funzione delle tipologie di campione di individui analizzati dallo studio.
A fronte dei risultati emersi, gli stessi autori sottolineano che saranno necessarie ulteriori ricerche per ampliare l’indagine e la verifica di queste ipotesi di ricerca per approfondire in ulteriori campioni e metodologie la relazione tra tratti di personalità narcisistica, depressione e ideazione suicidaria.
Dal punto di vista clinico, studi simili hanno implicazioni importanti per le prospettive di intervento e trattamento nell’ambito della salute mentale, utilizzando approcci evidence-based per il trattamento dei sintomi depressivi, dell’ideazione suicidaria e del narcisismo patologico nelle sue diverse sfaccettature.