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Buon giorno, mostro. Cinque viaggi eroici verso la guarigione (2024) di Catherine Gildiner – Recensione

Il libro Buon giorno, mostro (2024) racconta cinque storie di trauma e guarigione, intrecciando il rigore della psicoterapia e il valore della relazione terapeutica

Di Valentina Nocito

Pubblicato il 01 Lug. 2025

“Buon giorno mostro”: il potere trasformativo della psicoterapia secondo Catherine Gildiner

Catherine Gildiner, psicologa e scrittrice di grande sensibilità narrativa, ci conduce in un viaggio profondo e toccante attraverso le storie di cinque pazienti (Laura, Peter, Danny, Alana e Madeline) che hanno affrontato traumi estremi, trasformando il dolore in un cammino di crescita e resilienza. Buon giorno mostro è un lavoro che intreccia il rigore della psicoterapia con la potenza della narrazione, restituendo al lettore non solo il vissuto delle persone coinvolte, ma anche la complessità e l’intensità del lavoro terapeutico.  

Il titolo stesso richiama il coraggio necessario per affrontare il proprio “mostro interiore”, un’immagine evocativa che rappresenta il nucleo del processo terapeutico: riconoscere il trauma, dargli un nome e integrarlo nella propria storia di vita, anche se l’autrice ne trae ispirazione dal triste saluto che la madre rivolgeva ogni mattina ad una dei cinque personaggi narrati. Gildiner, con uno stile chiaro ed empatico, ci guida attraverso le esperienze di questi pazienti, mostrando come la sofferenza non sia solo un peso, ma anche un’occasione di trasformazione. Anche se l’addetto ai lavori potrebbe notare un’impronta più psicoanalitica e psicodinamica, si legge molto volentieri con curiosità e attenzione.

Uno degli aspetti più preziosi di questo libro è la capacità dell’autrice di restituire la dignità di ogni percorso terapeutico, senza scivolare nella retorica della guarigione miracolosa. Ogni storia è unica, imprevedibile e segnata da battute d’arresto, proprio come nella realtà clinica. La relazione terapeutica emerge come uno spazio di fiducia e di costruzione di senso, un luogo in cui il dolore può essere nominato e accolto. I vissuti dei pazienti narrati sono forti, pieni di criticità, impatti traumatici, spesso celati e mascherati, che a volte può il lettore fare fatica ad identificarsi e calarsi.

Gildiner riesce a bilanciare il rigore scientifico con un linguaggio accessibile, rendendo questo libro fruibile sia per professionisti della salute mentale che per lettori interessati alle storie di resilienza umana. È un testo che ci ricorda il valore dell’ascolto e della comprensione profonda, un inno alla capacità di ricostruire se stessi nonostante le ferite.  

L’importanza della relazione terapeutica

L’autrice evidenzia come, oramai saputo e condiviso da differenti approcci terapeutici e paradigmi di riferimento, la relazione terapeutica sia l’elemento essenziale nella cura. Gildiner non si pone come una figura onnisciente, ma come una guida che accompagna le persone nei loro momenti di vulnerabilità, aiutandole a trovare la loro voce.

La terapia viene descritta senza facili soluzioni o miracoli improvvisi: ogni progresso è il risultato di un lavoro lungo e doloroso. L’autrice stessa condivide con il lettore la sua crescita personale, i suoi iniziali vissuti in risposta a quanto riportato dai pazienti e solleticato dalla relazione in seduta. Questo approccio rende il libro estremamente realistico e vicino alla realtà clinica, mostrando che la guarigione non è un punto di arrivo, ma un processo continuo.

In un’epoca in cui il discorso sulla salute mentale è sempre più centrale, Buon giorno mostro rappresenta un contributo interessante per addetti ai lavori e non: un libro che non solo informa, ma ispira, mostrando che la sofferenza, se attraversata con consapevolezza, può diventare il punto di partenza per una nuova narrazione di sé.

Le storie raccontate rimangono impresse nella memoria, ricordandoci che il dolore non definisce una persona, ma ogni individuo può scegliere il modo in cui affrontarlo.

Riferimenti Bibliografici
  • Gildiner, C. (2024) Buon giorno, mostro. Cinque viaggi eroici verso la guarigione. Edizioni Giunti.
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