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Quando il terapeuta ti chiede di compilare un test psicologico – Inside Therapy

La rubrica Inside Therapy approfondisce l’esperienza della valutazione psicodiagnostica: a cosa serve, come funziona e perché non c’è nulla da temere

Di Anna Boccaccio

Pubblicato il 14 Apr. 2025

Ma non dovevamo solo parlare?

Ezio dà una sbirciata al plico di carta consegnatogli dal terapeuta. Un questionario? Ma non dovevamo solo parlare? Tutte quelle domande gli infondono una certa soggezione. 

Il terapeuta coglie la sua perplessità. Gli spiega che i test psicologici sono strumenti utili a raccogliere informazioni sul suo stato di salute mentale e possono essere adottati in una fase iniziale della psicoterapia, chiamata valutazione psicodiagnostica. In questa fase, informazioni e dati acquisiti dal terapeuta attraverso test, colloqui e osservazioni, lo aiuteranno a fare una diagnosi e a “cucire” addosso a Ezio un adeguato percorso di trattamento. Nella psicoterapia, infatti, non esistono “taglie uniche”!

Ecco cosa possiamo aspettarci da una valutazione psicodiagnostica.

Quanto dura una valutazione psicodiagnostica?

La valutazione psicodiagnostica viene svolta mediante test di tipo diagnostico. Si tratta di test che permettono di formulare una diagnosi, in quanto rilevano la presenza di aspetti specifici del funzionamento mentale e del comportamento. A differenza di questi, i test comunemente proposti nel web sono in genere test di screening senza valore diagnostico, usati per auto-valutarsi e per indagare il rischio e la probabilità che vi possa essere una data condizione. Ezio si interroga: Quanto tempo richiederanno questi test? Pensavo di iniziare subito con la psicoterapia

Il terapeuta stima che si tratterà di un arco di tempo relativamente breve, circa due sedute, in cui Ezio compilerà alcuni questionari a scopo di diagnosi.  

Meglio di un prelievo

Lo psicoterapeuta è uno specialista della salute mentale che non utilizza esami di laboratorio o radiografie per definire la diagnosi. Questionari e test psicologici rappresentano strumenti non invasivi che possono contribuire alla valutazione di abilità, stati mentali e comportamenti, elementi indispensabili per la diagnosi.  

I test psicodiagnostici sono l’equivalente, in psicoterapia, di un qualunque esame medico specialistico. Alcuni questionari presentano un maggior numero di domande e per questo possono apparire prolissi e impegnativi. Generalmente, si tratta di test che indagano aspetti complessi, come ad esempio i tratti di personalità. Per lo più, i test psicodiagnostici sono elaborati sotto forma di affermazioni o domande a cui rispondere scegliendo tra alcune alternative fornite. Meglio di un prelievo, no?

Il feedback della valutazione psicodiagnostica

Una volta completata la valutazione psicodiagnostica, il terapeuta esaminerà i risultati e fornirà a Ezio un feedback dettagliato. Tale feedback potrà includere una diagnosi ed eventuali indicazioni di trattamento. Il terapeuta spiegherà cosa significano i punteggi ottenuti da Ezio, risponderà alle sue domande e, insieme a lui, metterà a fuoco obiettivi e passaggi successivi. 

Test psicodiagnostici e falsi miti

Qualunque sia il motivo che abbia spinto Ezio a chiedere l’aiuto di un terapeuta, si tratta della prima valutazione psicodiagnostica della sua vita. Un’esperienza che potrebbe disorientare qualcuno, o apparire addirittura intimidatoria. Questo anche a causa di preoccupazioni comuni, falsi miti e pregiudizi che circondano l’esperienza del compilare un test psicologico. Ecco alcuni tra i più diffusi. 

E se dò la risposta sbagliata?

Non esistono risposte giuste o sbagliate. I test psicodiagnostici mostrano semplicemente dove ti collochi rispetto ad altri individui della tua stessa età, che rappresentano la media della popolazione. È impossibile sbagliare un test psicologico! Esso fornisce un’ampia panoramica sui punti di forza e di debolezza del tuo funzionamento psicologico

Sarò giudicato? Lo scopo della valutazione psicodiagnostica non è giudicare Ezio, ma capirlo e aiutarlo. I terapeuti sono formati ad essere non giudicanti e di supporto.

Troppo difficile … Non ci capisco niente!

I test psicodiagnostici “scattano una fotografia” del tuo modo di pensare, sentire e agire nella vita quotidiana. Generalmente, sono esposti in una forma linguistica chiara e vicina al modo in cui le persone descrivono i propri vissuti. Ad ogni modo, il terapeuta potrà fornire il necessario supporto in fase di compilazione.

So già tutto … Ho fatto un test online!

I test online sono spesso inaffidabili, non standardizzati e non riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale. Inoltre sono generalmente test di screening, ovvero di autovalutazione, ma non permettono di formulare una diagnosi. È fondamentale verificare le fonti consultate online e affidarsi a risorse scientificamente validate e utili alla diagnosi, come i test psicologici forniti dal terapeuta.

Non ho bisogno di un test psicologico

Sia terapeuti che pazienti traggono beneficio dai risultati dei test psicologici, perché forniscono informazioni molto utili riguardo a obiettivi e risultati terapeutici realistici, basati su una diagnosi accurata. Inoltre, anche se la diagnosi non è in discussione, un test psicodiagnostico può offrire informazioni riguardo a punti di forza della persona e difficoltà attuali. Un test può rivelarsi un utile alleato nella pianificazione del trattamento e nel garantire che l’esperienza terapeutica sia la più efficace possibile.

Tutti sapranno dei risultati del test!

I risultati della valutazione psicodiagnostica sono riservati e verranno divulgati solo a coloro con cui deciderai di condividerli.

Come prepararsi alla prima valutazione psicodiagnostica: consigli e aspettative

Sii onesto e aperto

La valutazione psicodiagnostica è progettata per aiutarti, quindi è importante essere onesti nelle risposte e aperti sulle tue esperienze. Più sarai sincero e disponibile, più accurata e utile sarà la valutazione.

Conosci la tua storia clinica, personale e familiare

Prima della valutazione psicodiagnostica, prenditi del tempo per pensare alla tua storia personale, comprese eventuali condizioni mediche passate, problemi di salute mentale o eventi significativi della vita. Sono informazioni importanti per il terapeuta, al fine di comprendere il tuo background e la tua situazione attuale.

Porta i documenti necessari (o inviali via e-mail)

Se hai precedenti cartelle cliniche o psicologiche, puoi portarle con te il giorno della valutazione o, per comodità, inviarle in anticipo via e-mail al terapeuta. Ciò gli consentirà di esaminare la tua storia prima della valutazione psicodiagnostica e ottenere informazioni preziose.

Prepara le domande

Se hai domande sul processo di valutazione psicodiagnostica, scrivile in anticipo. Durante i colloqui, non esitare a chiedere al terapeuta di chiarire qualsiasi aspetto su cui non sei sicuro.

Non “fare pratica” con il test in anticipo

Questo potrebbe distorcere i risultati, e solitamente non a tuo favore. Inoltre, non darà al terapeuta una rappresentazione accurata del tuo funzionamento psicologico.

 

Se hai scelto di iniziare una psicoterapia basata su un approccio scientifico e su tecniche di provata efficacia, raccomandate dalle principali linee guida internazionali, i test psicologici autosomministrati potranno tenerti compagnia durante l’intero percorso. Compilare periodicamente (anche con una frequenza settimanale) test di monitoraggio, permetterà a te e al tuo terapeuta di verificare l’andamento della vostra psicoterapia e controllare i risultati ottenuti passo dopo passo. 

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