Come si spiega la maleducazione?
Definire la “maleducazione” può essere un compito complesso a causa della mancanza di un’analisi dettagliata del linguaggio e del significato del termine. Tuttavia, si potrebbe considerare la maleducazione come un comportamento comunicativo non cooperativo o competitivo che destabilizza le relazioni personali (Waters, 2012).
Durante il periodo della pandemia, si è osservata una diminuzione della civiltà sociale, con un aumento di episodi di ira stradale, violenza e comportamenti, per così dire, maleducati nelle interazioni personali (Li et al., 2021). Eppure, nonostante la fine della pandemia, ancora oggi potremmo non essere tornati completamente alla normalità.
Uno studio condotto da Weber Shandwick (2019), sul fronte americano, ha riportato che le persone si trovano ad affrontare situazioni di inciviltà almeno 10 volte alla settimana.
Chi si comporta in modo maleducato può essere guidato da un ragionamento emotivo motivato, derivante da potenziali ingiustizie percepite nel proprio passato: alla luce di tale prospettiva, alcuni comportamenti maleducati rappresentano tentativi maladattivi di correggere presunti torti subiti (Li et al., 2021).
Le reazioni davanti alla maleducazione
Quando ci troviamo di fronte alla maleducazione, una possibile risposta istintiva è quella difensiva. Tuttavia, può essere importante comprendere che la maleducazione richiama la nostra attenzione in modo selettivo, spesso facendoci rispondere con una visione limitata della situazione (Cooper et al., 2022). Pertanto, è fondamentale adottare strategie per affrontare in modo produttivo gli antagonisti maleducati.
Una di queste strategie è sviluppare una “competenza pragmatica”, ovvero la capacità di applicare processi pratici per gestire la maleducazione in modo sano. Questo include il fermarsi e riflettere prima di reagire, per valutare razionalmente la situazione (Bornmann & Marx, 2020). Inoltre, utilizzando una valutazione cognitiva, è possibile analizzare l’evento, cercando di capire il motivo del comportamento maleducato e valutare il livello di minaccia (Folkman et al., 1986).
Anche scegliere di non rispondere al comportamento maleducato può costituire una strategia vincente, in grado di ridurre l’intenzione di partenza dell’offensore, che cerca una reazione da parte dell’altro per sentirsi gratificato (Li et al., 2021). Altre strategie possono includere l’adozione di posture e strategie comunicative che contrastano la maleducazione (Vergis et al., 2020).
È importante ricordare che il comportamento maleducato può nascondere altre problematiche personali in chi lo assume. Tuttavia, si può scegliere come rispondere a tali situazioni, adottando strategie pragmatiche e mantenendo il controllo emotivo.
La maleducazione può avere effetti negativi sulla salute mentale di chi lo subisce. Alcune persone potrebbero trovarsi a lottare con sentimenti di frustrazione, rabbia o impotenza dopo aver affrontato comportamenti maleducati (Vahle-Hinz et al., 2019). È fondamentale cercare supporto se ci si sente sopraffatti dalla situazione. Rivolgersi a uno psicologo o ad uno psicoterapeuta può fornire strumenti utili per gestire lo stress e costruire una maggiore resilienza emotiva.