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Si può vivere senza ansia?

Eliminare l'ansia non è possibile, ma imparare a conviverci sì. Per riuscirci è d'aiuto fare riferimento ad alcune tecniche di psicoterapia

Di Fiamma Fenili

Pubblicato il 22 Dic. 2023

A cosa serve l’ansia?

L’ansia, presente all’interno della vita di ogni persona, ha una funzione molto importante, in quanto permette di capire quando qualcosa non va come dovrebbe andare, ci avverte di qualsiasi tipo di minaccia, che sia reale oppure semplicemente una percezione errata.

Se ne deduce che è importante non cercare di eliminarla, in quanto non sarebbe utile. In terapia un passo fondamentale è proprio quello di esplorare le ragioni per cui la persona vorrebbe non provare ansia, con l’obiettivo di aiutarla ad apprendere a gestire l’ansia considerandola come una parte inevitabile della vita.

Perché non è utile cercare di eliminare l’ansia?

Innanzitutto va considerato che eliminare l’ansia può essere controproducente, questo perché l’unico modo per eliminarla è smettere di vivere la vita, quindi smettere di fare esperienze, di scoprire il mondo e di vivere in generale. Implicherebbe una spesa inutile di tempo ed energie per cercare di evitare uno stato che è normale.

Inoltre, l’ansia è utile in quanto ci fornisce informazioni importanti sulle situazioni e sul modo di reagire. Ad esempio se passeggiamo in una foresta e ci troviamo davanti a un cartello “attenzione agli orsi”, allora il pericolo ci sembrerà più concreto e l’ansia in questo caso ci porterà a prestare attenzione all’ambiente circostante.

Ci sono delle situazioni, però, nelle quali una persona potrebbe sovrastimare il reale pericolo, come ad esempio quando dobbiamo fare una presentazione di lavoro, in questo caso alti livelli di ansia potrebbero indicare che abbiamo bisogno di lavorare sulla nostra autostima e sulle convinzioni riguardo alle nostre abilità e capacità. 

È quindi l’interferenza dell’ansia ad essere un problema, non l’ansia stessa.  

La terapia più adatta per gestire l’ansia

Quando le persone intraprendono una terapia per la prima volta, hanno spesso come obiettivo quello di smettere di sentirsi ansiosi, senza capire che una certa quantità di ansia è perfettamente normale, oltre che necessaria.

Tra le terapie più efficaci per gestire questa emozione troviamo la terapia cognitivo comportamentale (CBT) e la terapia metacognitiva (MCT), che utilizzano diverse tecniche

Tra queste troviamo l’esplorazione guidata delle varie convinzioni e pensieri che generano ansia e/o l’esplorazione dei pensieri che il soggetto ha nei confronti dell’ansia stessa, in modo da capire la motivazione per cui la persona non vuole più provare questa emozione. Tra le convinzioni c’è ad esempio l’idea che “qualsiasi quantità di ansia è dannosa”, se provo significa che sto perdendo la testa” o “l’ansia è un segno che sono debole”

L’origine di queste convinzioni può derivare per esempio dall’aver visto altre persone denigrare o deridere chi soffre di ansia

Attraverso la messa in discussione di questi pensieri automatici negativi, la terapia cognitivo comportamentale aiuta la persona a vedere la propria ansia come una emozione al pari delle altre e a comprenderla. 

Inoltre, gli interventi di psicoeducazione sull’ansia, fornendo informazioni sulla sua funzione e la sua diffusione nella popolazione generale possono aiutare le persone a capire che la loro esperienza è condivisa. 

Un altro intervento valido utilizzato dalla terapia cognitivo comportamentale si basa sulle tecniche di esposizione. Grazie a queste tecniche la persona affronterà in maniera graduale le proprie paure invece di evitarle.

Alla fine di questo percorso la persona acquisirà una sufficiente esperienza nel gestire l’ansia, tanto che i piccoli livelli di ansia quotidiana non la turberanno più.

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