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Ricordo di Paolo Meazzini e Bruno Bara

Sono mancate in questi giorni due figure significative della terapia cognitivo comportamentale italiana e internazionale, Paolo Meazzini e Bruno Bara

Di Giovanni Maria Ruggiero

Pubblicato il 22 Nov. 2023

Sono mancate in questi giorni due figure significative della psicoterapia cognitivo comportamentale italiana e internazionale, Paolo Meazzini e Bruno Bara. Paolo Meazzini è stato tra i promotori della diffusione della terapia comportamentale in Italia fin dal 1975, anno in cui organizzò uno stage su “Analisi e Modificazione del Comportamento” che fu la prima iniziativa del gruppo di lavoro che si stava costituendo all’Università di Padova e che portò nel 1977 alla costituzione dell’Associazione di Analisi e Modificazione del Comportamento (AIAMC) di cui Meazzini fu il secondo presidente dopo che Roberto Anchisi aveva coperto il mandato inaugurale. In quegli anni Meazzini molto si spese per far crescere il movimento cognitivo comportamentale in Italia. Nel 1978 partecipò all’organizzazione dei congressi internazionali di Taormina e di Venezia, eventi a cui parteciparono i principali esponenti del comportamentismo italiano, come Gian Franco Goldwurm, Paolo Moderato, Ezio Sanavio e Anna Meneghelli e internazionale come Hans J. Eysenck, Daniel K. e Susan O’Leary, S. Rachman, Arthur Staats, Travis Thompson. Nel 1984 fondò la rivista Terapia del Comportamento e ne assunse la direzione scientifica. Nel 1997 organizzò il congresso cognitivo europeo della European Association for Behavioural and Cognitive Therapies (EABCT) e infine nel 2004 quello della Società Italiana di Psicologia Positiva, fondata da Gian Franco Goldwurm, la prima nel mondo di questo tipo. In quello stesso 2004 Meazzini curò, insieme a Galeazzi e Bauer, il suo testo più importante, il trattato “Mente e comportamento: trattato italiano di psicoterapia cognitivo-comportamentale”. Gli ultimi anni della sua carriera Meazzini li dedicò completamente alla psicologia positiva, campo nel quale ha pubblicato un testo fondamentale in Italia (2017). Come ha scritto nel suo ricordo su facebook Paolo Moderato, il nome di Meazzini forse ai più giovani “non dirà molto, ma per quelli della mia generazione è stato un fratello maggiore e un compagno di strada negli anni di fondazione della psicologia comportamentale in Italia” Insomma un percorso ricco di frutti scientifici e che ebbe il suo coronamento con l’attribuzione della cattedra di Psicologia Generale a Padova.

Diverso il percorso di Bruno Bara, anche se a Meazzini lo accomunava il punto di partenza:  il comportamentismo. Bara però preferì unirsi alla Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC), società che a differenza dell’AIAMC di Meazzini era più sensibile alla svolta cognitiva. All’interno della SITCC fin dall’inizio Bara si dedicò alla rielaborazione del modello tipico dei maggiori esponenti di quella società, il costruttivismo sia nella sua forma radicale e post-razionalista di Guidano che nella sua forma moderata e evoluzionista di Gianni Liotti. Bara considerò questi modelli come punti di riferimento clinici che lo aiutarono col tempo a sostanziare di esperienza terapeutica la sua formazione accademica in Scienza Cognitiva (1990), culminando questo percorso in una rielaborazione personale del costruttivismo in chiave relazionale illustrata nel libro “Il Terapeuta Relazionale” (Bara, 2018).

Sul modello relazionale di Bara abbiamo molto discusso qui in State of Mind e abbiamo recensito con attenzione il suo libro esprimendo sia elogi che perplessità. Oggi però che lui è mancato è giusto sottolineare solo i pregi del suo relazionalismo, lo sforzo di andare oltre la componente replicabile e formale delle linee guida cliniche per attingere a quell’arte terapeutica che lui chiamava relazione mentre noi preferiamo denominarla buona pratica e che in fondo, al di là dei nomi, ci mette d’accordo e ci rende caro il suo ricordo.

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Giovanni Maria Ruggiero
Giovanni Maria Ruggiero

Direttore responsabile di State of Mind, Professore di Psicologia Culturale e Psicoterapia presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna, Direttore Ricerca Gruppo Studi Cognitivi

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Bara, B. G. (1990). Scienza Cognitiva: Un appoccio evolutivo alla simulazione della mente.
  • Bara, B. G. (2018). Il terapeuta relazionale: tecnica dell’atto terapeutico. Bollati Boringhieri.
  • Galeazzi, A., Bauer, B., & Meazzini, P. (a cura di) (2004). Mente e comportamento: trattato italiano di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Giunti. 
  • Meazzini, P. (2017). Vivere con il sole in tasca: Cos’ è la psicologia positiva e cosa può fare per noi. FrancoAngeli.
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