Le tipologie di mindset
È possibile individuare due differenti tipologie di mindset: una finalizzata alla crescita, l’altra tendenzialmente più fissa. L’approccio mentale di “crescita” appartiene a coloro che credono fortemente nel cambiamento e nella possibilità di apprendere nuove competenze, arricchendo il loro bagaglio culturale e migliorandosi costantemente. L’atteggiamento mentale “fisso”, invece, limita le persone a rimanere in una zona di comfort, frenando azioni e pensieri volti al cambiamento e al miglioramento, generando sensazioni di disagio e insicurezza ogni qualvolta si trovano dinanzi a soggetti talentuosi e di successo. Di base, tutti sono muniti di entrambi i mindset, bilanciandoli in base a periodi e contesti di vita. A questo proposito, diversi studiosi hanno voluto indagare quanto l’ambiente sociale che circonda le persone sia in grado di innescare una tipologia di approccio mentale piuttosto che un altro. I risultati, infatti, mostrano che la modalità di approccio di un dirigente, degli insegnanti, di amici o della famiglia, ha la forza di modellare significativamente il nostro mindset (Parker-Pope, 2023). Uno studio condotto dal ricercatore americano David Yeager e dai suoi colleghi (Yeager et al., 2019) ha dimostrato che dopo aver partecipato ad un corso sul mindset di crescita, gli studenti riuscivano ad ottenere voti migliori, eppure, una volta tornati a seguire le lezioni con degli insegnanti che riportavano uno stile di mindset fisso, non riuscivano ad ottenere voti altrettanto alti.
Cervello vs mindset
Diversi studi hanno dimostrato delle differenze cerebrali nelle persone che adottano un mindset di crescita rispetto a coloro che hanno un mindset fisso. Uno studio (Mangels et al., 2006) ha dimostrato infatti che chi adotta un approccio mentale di crescita, riporta un volume di materia grigia più elevato nella corteccia orbitofrontale mediale, quella parte del cervello associata al processo decisionale e agli obiettivi. In un altro esperimento (Jia et al., 2023) sono stati confrontati i cervelli di persone con le due diverse tipologie di mindset mentre svolgevano un test che proponeva domande su diversi argomenti. Dalle immagini del cervello, si è potuto dedurre che le persone con un approccio mentale di crescita, dopo aver sbagliato una risposta, erano più attente alla spiegazione della risposta corretta, mentre chi aveva un mindset fisso risultava meno interessato a comprendere la risposta giusta e mostravano una risposta emotiva nel ricevere le successive domande.
Modificare l’ambiente sociale per potenziare il mindset individuale
Secondo Mary Murphy, psicologa, ricercatrice e professoressa del dipartimento di scienze psicologiche e del cervello presso l’Università di New York, l’obiettivo non dovrebbe essere tanto quello di modificare la mente e il mindset delle singole persone, quanto piuttosto cercare di cambiare i sistemi sociali, le culture e le norme che fanno vacillare la popolazione tra un approccio mentale fisso e uno di crescita. Si dovrebbe vedere il mindset del singolo individuo come il risultato di un approccio mentale di gruppo, culturale, che risiede nei team di lavoro, nelle scuole e nei social media (Parker-Pope, 2023).
Spunti per cambiare mindset
Per cercare di modificare il mindset, sia che si voglia lavorare su noi stessi, sia che si voglia imparare dei metodi per infondere un approccio mentale di crescita nelle persone che ci stanno attorno, potrebbe risultare utile tenere a mente questi spunti:
- Feedback ed elogi: dei riscontri positivi troppo generali possono causare ansia nelle persone con un mindset fisso, poiché potrebbero trovare difficoltà nel replicare un lavoro così ben fatto in futuro. Se invece si procede mediante elogi specifici, come ad esempio “le slides che hai utilizzato nella tua presentazione erano molto chiare e comprensibili”, ecco che le persone si sentiranno spronate verso un approccio mentale di crescita. Anche una persona con un mindset di crescita potrebbe iniziare a ragionare con un mindset fisso se il feedback ricevuto non risulta costruttivo e volto al miglioramento.
- Incarichi particolarmente difficili: dei progetti complessi possono innescare nelle persone con un mindset fisso la percezione di essere le uniche in difficoltà, quindi, un superiore in grado di rassicurare la persona e darle una mano, riuscirà a normalizzare la necessità di svolgere uno sforzo per riuscire a completare l’incarico.
- Rimanere fissi nella propria comfort zone: spesso viene automatico fare leva su un punto di forza specifico. Questo accade spesso a lavoro, sia da parte degli impiegati che dai manager. Questa abitudine potenzia il mindset fisso poiché rafforza la convinzione che una determinata persona sia brava solo ed unicamente in una determinata mansione.
- Il successo degli altri: come già anticipato in precedenza, le persone con un mindset fisso tendono a provare ansia quando si confrontano con persone talentuose e di successo, non sentendosi all’altezza. La modalità in cui viene condiviso il successo altrui può però avere un effetto diverso su questi individui: se viene spiegato ed esplicitato come una persona è riuscita ad ottenere un determinato risultato, così facendo si danno delle reali strategie per imparare a svolgere un ottimo lavoro e quindi a migliorarsi in futuro (Parker-Pope, 2023).