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Parole in un libro, voci nella testa: qual è la tua voce interna mentre leggi?

È normale sentire una voce interna mentre leggiamo? Quali caratteristiche possiede? È la nostra voce o è una voce diversa?

Di Marina Morgese

Pubblicato il 05 Ott. 2023

Lettura e voce interna

Al mio segnale scatenate l’inferno! C’è chi l’ha letto con la voce di Luca Ward e chi mente.

Vi siete mai concentrati sulla vostra voce interna mentre leggete? Che tipo di voce è? 

Un interessante articolo della rivista The conversation, appartenente alla rubrica Curious Kids, in cui bambini e ragazzi di ogni età pongono domande a degli esperti, risponde proprio alla domanda: “Qual è la voce nella tua testa quando leggi?” 

Come si sviluppa la voce interna durante la lettura 

Gli esperti che rispondono alla domanda sono Beth Meisinger e Roger J. Kreuz, entrambi Professori di Psicologia presso l’Università di Memphis. 

La voce interna durante la lettura, spiegano, compare nel momento in cui diventiamo più abili a leggere. Quando ci approcciamo alla lettura, infatti, tendiamo a leggere ad alta voce. Diventando lettori più esperti, la lettura ad alta voce lascia pian piano posto a una lettura più silenziosa, si inizia a leggere nella propria testa (quella che tecnicamente viene chiamata lettura endofasica). Ecco che allora compare la nostra voce interna. 

Per un lettore esperto è più facile leggere in silenzio: la lettura diventa più veloce e flessibile, si può tornare indietro per rileggere alcune parti del testo e si ha la possibilità di concentrarsi su ciò che si ritiene più importante. 

Sentire la voce interna è un’esperienza comune?

Sentire una voce interna durante la lettura è abbastanza comune. Vediamo cosa ci dice la letteratura a proposito. 

Ruvanee P. Vilhauer nel 2017 ha condotto un’indagine sulla popolazione generale per valutare la frequenza e le qualità uditive della lettura silenziosa. Dei 570 intervistati, l’80,7% (4 lettori su 5) ha riferito di sentire una voce interiore durante la lettura silenziosa, mentre il restante 19,3% ha riferito di aver sempre compreso le parole lette senza sentire una voce interiore. Ma c’è di più: la maggior parte degli intervistati ha identificato alcune qualità uditive specifiche della propria voce interna come genere, accento, intonazione, volume e tono emotivo. 

Quali caratteristiche ha la nostra voce interna durante la lettura? 

Alcune ricerche suggeriscono che la voce interna durante la nostra lettura sia in realtà la nostra stessa voce: Filik e Barber (2011) hanno confrontato il comportamento di lettura di persone provenienti dall’Inghilterra settentrionale e meridionale. Avendo pronunce diverse per alcune parole, dovute in particolare alla durata delle vocali, è stato visto che durante la lettura silenziosa, i movimenti oculari dei partecipanti cambiavano: erano più veloci quando i partecipanti avevano una pronuncia delle vocali più breve. Questi risultati suggeriscono che la voce interna durante la lettura somiglierebbe alla nostra stessa voce.

Altri ricercatori sembrano però non essere d’accordo: nel loro studio, Yao, Belin e Scheepers (2011), combinando la fMRI con il tracciamento oculare in volontari umani, hanno messo in luce come la lettura silenziosa dei discorsi diretti rispetto a quelli indiretti generi un’attivazione cerebrale della corteccia uditiva, in particolare nelle aree selettive della voce (ovvero quelle regioni cerebrali che si attivano quando ascoltiamo una voce altrui). Ciò suggerisce che i lettori tendono a simulare a livello percettivo (o tramite immagini spontanee) la voce di chi parla quando leggono un discorso diretto. Dunque, se sfogliando Harry Potter, ci viene in mente la voce di Emma Watson mentre leggiamo un discorso di Hermione, non c’è nulla di cui sorprendersi. 

Tipi di voce interna

Risultati più curiosi, ma provenienti da una fonte molto meno autorevole rispetto a uno studio scientifico, si sono ottenuti da un sondaggio effettuato su Reddit, raccolti e classificati successivamente sul sito BookRiot. Le tipologie di voce interna durante la lettura sono state così elencate: 

  1. Il nerd della parola: ovvero il lettore che è completamente concentrato sulle parole della pagina. Non sente le voci dei diversi personaggi, né la propria, non immagina scene, personaggi o paesaggi. Al nerd della parola manca una voce narrante.
  2. La voce neutra: il lettore percepisce una voce, ma senza caratteristiche definibili. Per alcuni non è né maschile né femminile. Non è profonda o squillante. È sempre la stessa per tutti i personaggi e rimane costante in una varietà di scene, senza inflessioni o enfasi su determinate parole. 
  3. Il personaggio principale: il lettore possiede un forte narratore interiore. Quando legge utilizza la sua voce. Se legge un dialogo, lo legge con la sua voce, ricorrendo alle inflessioni e al tono personale che usa quando parla. Per differenziare i vari personaggi, il lettore si affida alle descrizioni fisiche e di personalità, ma non alla voce.  
  4. La spalla dell’autore: anche in questo caso è presente una forte voce narrante ma che segue le inflessioni, il tono e le emozioni scritte dall’autore. Ad esempio la voce interna cambia in base al personaggio, se specificato dall’autore. Il lettore segue ogni mossa dello scrittore fino alla fine del libro, adattando la propria voce interna alla scrittura dell’autore. 
  5. Il doppiatore: il lettore cambia la propria voce interna per adattarsi ai diversi personaggi, spesso in base alle descrizioni fornite dall’autore. 
  6. Il direttore del casting: invece di sentire una voce forte o neutra, questo tipo di lettore immagina il cast dei personaggi, visualizzando mentalmente attori specifici o conoscenti che interpretano i diversi ruoli del libro. Il narratore interiore resta sullo sfondo, i personaggi sono al centro della scena. 
  7. Il narratore miope: al contrario del precedente, il lettore miope visualizza bene le immagini e le scene ma non ha una visione chiara dei personaggi. Il lettore immagina chiaramente alcune scene, ma ha difficoltà nell’immaginare i dettagli. 
  8. Il movie-maker: il lettore vede tutto ciò che legge, nella propria mente, come un film, immaginando tutte le scene compresi i dettagli. 

Come abbiamo visto, la scienza (ma anche la cultura popolare) fornisce un riscontro per qualsiasi cosa accada nella nostra mente durante la lettura. E se siete curiosi di sapere se la vostra voce interna durante la lettura è più simile alla vostra o a quella dell’attore che la interpreta, provate a chiedervi “Ma cosa c’hai nel cervello? Le scimmie urlatrici” (cit.), potrete già ottenere una vaga risposta. 

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SCRITTO DA
Marina Morgese
Marina Morgese

Caporedattrice di State of Mind

Tutti gli articoli
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Meisinger, B., Kreuz, R. J. (2023). What is that voice in your head when you read?. The conversation. Consultato qui il 23 Agosto 2023
  • Gia R. (2021). What Does Your Inner Narrator Sound And Look Like?. Book Riot. Consultato qui il 23 Agosto 2023 
  • Greenfield, R. (2011). Hearing Voices in Your Head Is Normal, While Reading. The Atlantic. Consultato qui il 23 Agosto 2023
  • Bo Yao, Pascal Belin, Christoph Scheepers; Silent Reading of Direct versus Indirect Speech Activates Voice-selective Areas in the Auditory Cortex. J Cogn Neurosci 2011; 23 (10): 3146–3152. doi: https://doi.org/10.1162/jocn_a_00022 
  • Filik R, Barber E. Inner speech during silent reading reflects the reader’s regional accent. PLoS One. 2011;6(10):e25782. doi: 10.1371/journal.pone.0025782. Epub 2011 Oct 19. PMID: 22039423; PMCID: PMC3198452. 
  • Vilhauer RP. Characteristics of inner reading voices. Scand J Psychol. 2017 Aug;58(4):269-274. doi: 10.1111/sjop.12368. Epub 2017 Jun 5. PMID: 28582587.
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