La dipendenza affettiva
Testo edito nel 2017 ma molto utile ed attuale nei suoi con tenuti, nato dal lavoro di Maria Cristina Strocchi, psicologa e psicoterapeuta, sessuologa clinica, specialista in disturbi dell’età evolutiva e della personalità, impegnata in attività di formazione e supervisione e non solo, Sonny Raumer, psicologo e psicoterapeuta e Tullio Segato, sociologo e criminologo clinico impegnato attivamente nella sensibilizzazione e prevenzione della violenza contro le donne.
Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore.
Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà
vanno a braccetto,
sono due ali dello stesso gabbiano.
(Cit. Osho, p.25)
Il tema della dipendenza affettiva viene in modo chiaro ed esaustivo approfondito ed analizzato nel presente testo, mettendo in luce come tale modalità di relazione, che coinvolge molto di più le donne ma non esclude gli uomini, vede coinvolti due protagonisti, vittima e carnefice.
Offrendo un “identikit” psicologico, gli autori descrivono come sia facile riscontrare nella vittima bassi livelli di autostima, paura di essere rifiutata/abbandonata, eccessivo senso di responsabilità sul buon funzionamento ed esito della relazione con conseguenti sensi di colpa, tendenza ad annullare propri bisogni ed essere accomodante, se non del tutto sottomessa al volere del partner.
L’aggressore invece, viene descritto come un forte manipolatore, aspetto che può presentarsi in modo esclusivo oppure far parte di tratti di personalità narcisistica, dove per l’appunto gli aspetti della vittima elencati sopra, vengono utilizzati dall’aggressore al fine di garantirsi il potere su quest’ultima e soddisfare propri bisogni.
Nei primi capitoli del libro, tutto ciò è ben illustrato ed approfondito dagli autori, che offriranno dei ritagli di storie cliniche per evidenziare non soltanto dinamiche di tale modalità relazionale patologica, ma anche gli effetti e danni psicologici sulla potenziale vittima.
Liberarsi dalla dipendenza affettiva
La seconda parte del testo viene dedicata ad aspetti pratici inerenti suggerimenti e spunti per liberarsi dalla danza della manipolazione.
Primo suggerimento utile in tal senso è quello di imparare a riconoscere queste a volte sottili forme di violenza psicologica, come ad esempio, venire continuamente criticati ed umiliati dal partner, a volte anche in presenza di altri, svalutare e colpevolizzare costantemente, fare leva sulle debolezze del partner, tendere ad isolare la vittima da altri rapporti, come anche quelli amicali e familiari, passare spesso da carnefice a vittima, mostrare esasperata gelosia e possessività (da non fraintendere per manifestazione d’amore) e molto altro.
Infine, visto che livelli bassi di autostima diventano il principale elemento che predispone a cascare nella rete di una dipendenza affettiva, l’ultima parte del testo offre spunti interessanti per lavorare al fine di nutrire un sano amor proprio, insieme a suggerimenti su come imparare a gestire e comunicare al meglio le proprie emozioni.
Testo molto utile all’ampio pubblico, che nell’ultimo periodo sembrerebbe mostrare sempre più interesse e curiosità a tali temi ed argomenti, scritto in modo accurato e chiaro, una validissima lettura per addetti ai lavori e non.
