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Tratti di personalità Big Five e resistenza a visioni politiche dissonanti

Una ricerca ha analizzato l'influenza dei tratti di personalità sulla resistenza alle opinioni politiche contrastanti

Di Francesca Naldi

Pubblicato il 18 Set. 2023

Le opinioni politiche

Gli studi recenti avvalorano l’ipotesi che la personalità eserciti una notevole influenza sulle modalità di reazione delle persone al conflitto all’interno delle dinamiche sociali (Espinoza et al., 2023). Malgrado l’esporsi a opinioni politiche divergenti dovrebbe aiutare a propendere verso la promozione di una maggiore tolleranza (Matthes & Marquart, 2015), è frequente che gli individui si lascino coinvolgere in una serie di distorsioni informative e dimostrino una resistenza attiva alle informazioni che contrastano con le proprie attitudini. Ciò potrebbe indurre, di conseguenza, una crescente polarizzazione degli orientamenti politici e, per un certo numero di persone, condurre ad un distanziamento dal campo politico stesso. La vasta gamma di studi sull’argomento indica inoltre che tali processi sono connessi a fattori di natura individuale, quali il grado di coinvolgimento (Ahluwalia, 2000), l’importanza attribuita o la profondità della consapevolezza politica (Taber & Lodge, 2006). In altre parole, la risposta dei cittadini di fronte a opinioni politiche divergenti non segue un andamento uniforme, bensì si diversifica in base alle loro inclinazioni personali.

La ricerca

Valli e Nai (2023) hanno esplorato l’impatto dei tratti distintivi della personalità secondo il modello Big Five sulle modalità di risposta individuale di fronte al dissenso politico, ovvero alle opinioni politiche che minano le proprie convinzioni preesistenti. Il concetto di personalità Big Five pone un’enfasi sulle caratteristiche distintive personologiche, con applicazione universale a tutti gli adulti. Questi cinque fattori fondamentali comprendono:

  • l’apertura all’esperienza: le persone distinte da questo tratto sono creative, anticonformiste ed originali. Il polo opposto è, invece, identificato dalla chiusura all’esperienza, dal conformismo e dalla mancanza di creatività ed originalità.
  • la coscienziosità: chi presenta alti livelli di questo tratto è contraddistinto da scrupolosità, perseveranza, affidabilità ed autodisciplina;
  • l’estroversione: questo fattore si manifesta con emozionalità positiva e socialità; il suo polo negativo è rappresentato dall’introversione, ossia dalla tendenza ad “esser presi” più dal proprio mondo interno che da quello esterno.
  • la amicalità: il polo positivo di questo fattore è rappresentato da cortesia, altruismo e cooperatività; il polo negativo da ostilità, insensibilità ed indifferenza;
  • il nevroticismo: il polo positivo di questo fattore è rappresentato da vulnerabilità, insicurezza ed instabilità emotiva. Il polo opposto è rappresentato dalla stabilità emotiva, dalla dominanza e dalla sicurezza.

Il Big Five fornisce così un quadro completo delle dimensioni centrali che vanno a delineare la personalità. Al fine di esplorare l’interconnessione tra personalità e capacità di resistenza, i ricercatori si sono avvalsi di uno degli elenchi più meticolosi di meccanismi di difesa (Dillards, 2019), il quale include un ampio ventaglio di reazioni cognitive, comportamentali ed emotive nei confronti di opinioni avverse.

I meccanismi di difesa possono essere categorizzati secondo una suddivisione che contempla le seguenti strategie:

  • l’evitamento: le strategie di evitamento si pongono l’obiettivo di eludere le prospettive alternative mediante l’impiego di meccanismi quali, ad esempio, l’evitamento selettivo;
  • la contestazione: quando gli individui si avvalgono di strategie di contestazione, si dedicano attivamente all’interazione con il messaggio incongruente, smentendo il suo contenuto, la sua fonte o persino la tattica mediante la quale viene diffusa l’informazione contrastante;
  • l’empowerment: gli individui che adottano le strategie di empowerment, invece, si dedicano al rafforzamento delle loro preesistenti opinioni politiche, individuando argomentazioni che sostengono le loro proprie inclinazioni (ossia, un rafforzamento dell’atteggiamento). Tale rafforzamento può avvenire anche tramite l’avallo ottenuto da altri soggetti significativi (definito come convalida sociale), o tramite il ricordo costante che nulla può scalfire la loro opinione (vale a dire, autoaffermazione);
  • l’affettività: l’affetto negativo, si manifesta quando gli individui respingono un messaggio attraverso l’insorgere di sentimenti di ira o rabbia.

Metodologia utilizzata

Il campione soggetto a questa ricerca era composto da 936 cittadini svizzeri, che hanno messo a disposizione le loro informazioni demografiche e rivelato dettagli sulle caratteristiche del proprio profilo di personalità, avvalendosi dello strumento Ten Items Personality Inventory.

Successivamente, i partecipanti sono stati sottoposti ad un’apposita serie di domande volte a misurare la loro opinione riguardante il tema del divieto di velo per le donne musulmane negli spazi pubblici, comunemente noto come “divieto del burqa”.

Successivamente, sono stati esposti a una controargomentazione che metteva in discussione la loro posizione iniziale, offrendo così la possibilità di confrontarsi con una prospettiva alternativa. I soggetti che si posizionavano inizialmente su un punto di vista neutrale sono stati distribuiti in maniera casuale tra i gruppi che supportavano o contrastavano l’argomento in esame. Dopo aver preso visione del messaggio contrastante, sono stati sottoposti a una serie di domande mirate, atte a misurare le loro reazioni a livello cognitivo, affettivo e comportamentale nei confronti del controargomento.

Risultati emersi

Inaspettatamente, i risultati hanno evidenziato che:

  • l’apertura non manifestava un’associazione rilevante con alcuna delle strategie di resistenza identificate.
  • Tra i partecipanti, coloro che si sono distinti per una maggiore propensione verso la coscienziosità hanno manifestato una minor probabilità di adottare le strategie di resistenza, risultato che si è rivelato particolarmente accentuato per quanto concerne gli affetti negativi, ma non ha mostrato significatività nel caso dell’evitamento.
  • I partecipanti caratterizzati da un’elevata estroversione hanno dimostrato maggiore propensione nell’impiego delle strategie di empowerment.
  • Inoltre, è importante notare come l’amicalità sia stata positivamente associata sia alle strategie di evitamento sia a quelle di empowerment, evidenziando un legame significativo tra tale tratto di personalità e le modalità di reazione adottate.
  • Per concludere, un incremento del tratto di nevroticismo è stato debolmente correlato a un maggior utilizzo della strategia di contestazione.

I ricercatori hanno osservato che un potenziale vincolo di questo studio risiede nella ridotta batteria di personalità utilizzata, che non coglie in modo esaustivo le sottodimensioni che compongono la personalità. Pertanto, per affinare ulteriormente la comprensione in materia, il lavoro futuro potrebbe puntare a replicare questi risultati utilizzando misure più ampie.

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