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Guardiani della Galassia vol.3 – il legame inscindibile tra senso di appartenenza e separazione

La ricerca della propria identità e l'accettazione dell'altro come diverso da sé emergono preponderanti in questo episodio di "Guardiani della Galassia"

Di Eleonora Damiani

Pubblicato il 23 Giu. 2023

Il legame e l’inscindibilità tra il senso di appartenenza e la possibilità di separarsi viene affrontato nel terzo capitolo di “Guardiani della Galassia” a tre livelli: individuale, di coppia e nel gruppo.

Attenzione! L’articolo può contenere spoiler

 I film Marvel nel tempo sembrano impegnarsi a trasmettere sempre di più dei significati profondi e ricchi di risvolti psicologici. L’ultimo di questi, uscito al cinema da poco (Maggio 2023), è il terzo episodio di “Guardiani della Galassia”.

Il tema principale che emerge dal film è il legame inscindibile tra il senso di appartenenza e la possibilità di separarsi, da cui deriva la scoperta e l’accettazione di sé e dell’altro. La maggior parte del film è incentrata sulla vita di Rocket e sul tentativo –e la riuscita– del resto del gruppo di salvarlo, ma anche le storie che appaiono più di contorno all’episodio, come quella tra Peter Quill e Gamora, e la storia del gruppo stesso, sembrano evidenziare il tema separazione/appartenenza.

La realtà da cui proviene Rocket è caratterizzata da estremo dolore e violenza e contemporaneamente dalla condivisione di questo dolore e della speranza con il primo gruppo di amici incontrato nel suo percorso. Proprio questa condivisione lo fa sentire parte di qualcosa e gli dà la forza di prendersi la responsabilità di quello di cui ha bisogno, di tentare laddove l’ignoto spaventa, di provare a salvarsi in un contesto da cui è difficile scappare.

L’antagonista principale dell’episodio è l’Alto Evoluzionario, che fa esperimenti sugli animali, poi anche sui bambini, deformandoli, con il fine di ottenere una realtà perfetta di cui lui è il creatore. La figura dell’Alto Evoluzionario assomiglia a quella di un padre dai tratti psicotici che usa il controllo e la violenza sui figli credendoli di sua proprietà, con la convinzione insana, come lui stesso afferma, di esserne il “creatore”.

Rocket assume le caratteristiche di figlio per l’Alto Evoluzionario e di fratello per gli altri animali costretti nelle gabbie. Facendo leva proprio sul senso di appartenenza alla fratrìa e sulle sue peculiarità individuali, riesce a ribellarsi provando a salvare se stesso e gli altri. Il sacrificio non voluto per la sua ribellione è la morte dei fratelli per mano dell’Alto Evoluzionario, fratelli che muoiono fisicamente ma il cui legame resta dentro di lui e che gli dà la forza per scappare definitivamente.

Portandosi dentro il forte legame col primo gruppo di appartenenza, ovvero la sua famiglia d’origine, e potendosi separare da questo alla ricerca di una propria identità, Rocket riesce a costruire insieme ai protagonisti il gruppo che conosciamo come “Guardiani della Galassia”.

La ricerca della propria identità e l’accettazione dell’altro come diverso da sé emerge preponderante in questo episodio nella dinamica di gruppo dei Guardiani e nella relazione tra Quill e Gamora. Quill infatti per tutta la durata del film ripete a Gamora che in un altro tempo loro si sono amati e che lei era diversa da com’è ora. È fondamentale un passaggio dove i due litigano e Gamora gli dice che probabilmente lui sente il bisogno che sia lei a cambiare per non guardare le proprie difficoltà interiori.

 Al termine del film lei torna con la squadra dei Ravagers (dove Quill è cresciuto e da cui si è separato) e lui le rimanda che lei è bella così com’è e non deve cambiare. Questo passaggio è molto importante perché Quill sembra capire che appartiene a quel legame e, elaborando che la lontananza fisica non scioglie la relazione, può accettare Gamora per quello che è, non forzandola ad essere quello che vorrebbe che fosse.

Il senso di appartenenza, la possibilità di separarsi e l’accettazione dell’altro per quello che è permettono a Quill di incuriosirsi rispetto a sé stesso e di scegliere di non rimanere ancorato al gruppo dei Guardiani per la paura di perderli. Forte dell’appartenenza al gruppo, decide di partire alla ricerca delle proprie origini. Così ogni elemento del sistema si deve reinventare.

Mantis decide, come il fratello Peter, di muoversi alla ricerca di sé, Nebula e Drax di rimanere su Knowhere per guidare la comunità rinnovata e infine Rocket e Groot si ritrovano a condurre il nuovo gruppo di “Guardiani della Galassia”.

L’insegnamento principale del film è che i legami, una volta formati, non possono essere spezzati, ma che da essi si può scegliere di entrare ed uscire solo se si è consapevoli di appartenervi. Possiamo separarci perché sappiamo di poter tornare. La relazione può rinnovarsi, può mutare, ma resta. Whitaker disse che ci si può separare perché si appartiene e si può appartenere perché ci si separa. La separazione permette la scoperta di sé e dell’altro e l’accettazione di entrambi, arricchisce il legame, fortificando il senso di appartenenza.

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