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Dalla felicità alla realizzazione: il segreto di una vita appagante

La felicità è un'emozione, quindi destinata a breve durata; desiderare continuamente uno stato di felicità può portare aspettative irrealistiche e delusione

Di Lucrezia Fasiello

Pubblicato il 30 Giu. 2023

La felicità è un’emozione passeggera non destinata a durare a lungo. Di conseguenza, inseguirla costantemente come unico obiettivo desiderabile può portare a delusioni. La realizzazione, invece, è uno stato dell’essere, ma soprattutto un obiettivo di crescita sia personale che professionale. Accettare sé stessi, sfruttare al massimo le proprie risorse, sviluppare relazioni significative e avere una visione ottimistica del futuro sono fondamentali per raggiungerla.

Sfida la fugacità della felicità: abbraccia la strada verso la realizzazione

 La felicità spesso si delinea come l’unico obiettivo desiderabile, ma è un’emozione effimera e passeggera. La chiave per vivere una vita appagante risiede nella ricerca della realizzazione. Ciò significa accettare se stessi e sfruttare appieno le proprie risorse, mantenendo una visione ottimistica del futuro. Il dottor Gregory Scott Brown, uno psichiatra americano, ha recentemente incontrato un paziente che gli ha rivelato che la sua più grande paura era guardarsi indietro e rendersi conto di aver trascorso l’intera esistenza “immerso nella tristezza”. Alla domanda dello psichiatra su quali fossero le sue aspettative riguardo al percorso insieme, il paziente ha risposto che desiderava trovare la felicità. Anche il dottor Brown si è trovato spesso a riflettere sulla natura della felicità e sui modi per raggiungerla. Le numerose conversazioni con pazienti alla costante ricerca della felicità gli hanno insegnato che ciò che veramente conta per una vita migliore è sentirsi realizzati.

La felicità è un’emozione effimera

Come riportato nell’articolo, molti pazienti del dottor Brown spesso attribuiscono la loro felicità a un momento specifico della vita, come il giorno del matrimonio o quello della laurea, e riportano il desiderio di volersi risentire esattamente nello stesso modo. Tuttavia, la felicità, così come la tristezza, sono emozioni e in quanto tali non sono destinate a durare a lungo. Desiderare continuamente uno stato di felicità può portare ad aspettative irrealistiche e a sentirsi delusi.

La realizzazione è uno stato dell’essere

La realizzazione è diversa dalla felicità: si raggiunge accettando se stessi, apprezzando ciò che si ha e guardando positivamente al futuro. I pazienti che si sentivano realizzati potevano guardare con gioia alla propria vita e alle loro relazioni, mostrare gratitudine e rimanere ottimisti. A tal proposito, il dottor Brown chiede spesso ai suoi pazienti di immaginare una vita migliore basata sulla realizzazione e a fare cambiamenti concreti per avvicinarsi ad essa.

Come reagire alle fluttuazioni emotive

Quando le persone si sentono realizzate hanno la tendenza a non reagire eccessivamente alle fluttuazioni emotive, considerandole come un’“onda” che si alza e poi si abbassa. Il dottor Brown insegna ai suoi pazienti ad utilizzare il modello HALT (Hunger, Anger, Lonely, Tired) per evitare che le emozioni preponderanti prendano il controllo. Raccomanda di chiedersi se ci si senta affamati, arrabbiati, soli o stanchi. In caso di risposta affermativa può essere utile seguire questi step: mangiare un pasto nutriente, allontanarsi dalla fonte di stress, provare la tecnica di respirazione 4-7-8, fare una breve passeggiata, scrivere 3 cose per cui si è grati, parlare con un amico e svolgere delle attività rilassanti.

Imparare adattarsi

 Imparare ad adattarsi alle diverse situazioni delle vita è un’abilità per preservare una buona salute mentale. Ciò non significa rinunciare ai propri sogni, ma sfruttare al massimo ciò che si ha e cercare di creare la vita che si desidera. Alcuni ricercatori hanno sviluppato un test chiamato Adaptability Quotient (AQ) per valutare il livello di adattabilità delle persone.

Se non ci si sente abbastanza in grado di adattarsi, può essere utile chiedersi quanto si sia disposti a cambiare e ad imparare, anche commettendo degli errori. Cambiare può significare sostituire vecchie abitudini con nuove abitudini più utili. Con la curiosità e l’apertura alla vita si potranno imparare molte cose sia su se stessi che sulle persone che ci circondano.

Sviluppare relazioni significative

Anche avere delle relazioni significative è essenziale per il benessere psicofisico, come dimostra lo studio di Harvard sullo sviluppo adulto. Gli amici, ad esempio, sono essenziali per una vita sana, ma creare e mantenere amicizie richiede impegno. Partecipare a incontri di interesse comune, terapie di gruppo o attività religiose può aiutare a creare connessioni significative. Quest’ultime rappresentano un’opportunità per avere una buona salute mentale e avvicinarsi alla realizzazione personale.

Non avere rimpianti

Può capitare di pensare al passato e voler cambiare qualcosa di esso, talvolta avendo rimpianti su ciò che è stato. Tuttavia, non è possibile cambiare il passato, ma può cambiare il modo in cui si pensa ad esso, cercando ad esempio di imparare dalle esperienze ed evitare di ripetere gli stessi errori. Vivere senza rimpianti aiuta a provare gratitudine per aver appreso da diverse circostanze passate. Concentrarsi su questo aspetto e sulla realizzazione personale, permetterà di avvicinarsi ad una vita migliore e di essere felici lungo il percorso.

 

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