Lo studio di Arbona e colleghi (2021) ha ipotizzato che l’intolleranza all’incertezza possa essere legata alle difficoltà nella decisione professionale per via dell’ansia.
Nel decidere la propria carriera professionale, gli studenti universitari possono nutrire incertezza rispetto alle future opportunità lavorative e all’evoluzione delle proprie preferenze e capacità.
Gli studenti poco tolleranti all’incertezza potrebbero sperimentare stati d’ansia in grado di causare difficoltà significative nelle decisioni circa la propria carriera lavorativa (Arbona et al., 2021).
La definizione di un percorso professionale in linea con la propria formazione universitaria può risultare una sfida complessa. Dopo la laurea, molti studenti si trovano a sperimentare dubbi a proposito del proprio percorso accademico e sul futuro professionale o insoddisfazione in merito alle scelte compiute (Daniels et al., 2011). Non a caso, l’indecisione di carriera è una delle più frequenti preoccupazioni presentate dagli studenti che chiedono aiuto ai servizi di counselling dell’università (Lipshits-Braziler et al., 2016).
L’incertezza, tuttavia, è un aspetto inevitabile e saliente quando l’individuo si trova a prendere decisioni importanti a proposito del proprio percorso formativo e professionale (Trevor-Roberts, 2006). In questa cornice, l’ansia può divenire un consolidato predittore dell’indecisione di carriera, considerando che l’intolleranza all’incertezza può costituirne una vulnerabilità cognitiva (Boswell et al., 2013; Carleton, 2016; Dugas e Ladouceur, 2000). Pochi sono gli studi che approfondiscono l’interazione fra queste variabili nel processo di decisione professionale e, in questa direzione, lo studio di Arbona e colleghi (2021) si propone lo scopo di esaminare l’ansia come possibile mediatore nella relazione fra intolleranza all’incertezza e difficoltà nel prendere decisioni di carriera fra gli studenti universitari.
Ansia e indecisione di carriera
Senza considerare gli studenti che riscontrano un’indecisione del tutto normativa ed evolutiva, quelli patologicamente indecisi possono trovarsi a sperimentare croniche difficoltà nella presa di decisione, rispondendo meno agli interventi di counselling e riportando significativi livelli di ansia (Fuqua e Hartman, 1983; Rochlen et al., 2004; Santos e Ferreira, 2012). Essi sperimenterebbero la cosiddetta indecisione professionale, ossia l’incapacità di scegliere e raggiungere attivamente un soddisfacente percorso educativo, professionale e/o di carriera (Xu e Bhang, 2019). Questo costrutto è operazionalizzabile in tre principali sotto-dimensioni:
- Mancanza di prontezza, che valuta l’assenza di motivazione a essere coinvolti professionalmente, l’indecisione come tratto di personalità e le credenze disfunzionali riguardanti aspettative irrazionali circa il proprio futuro lavorativo;
- Mancanza di informazioni, riguardo ai passaggi necessari al processo decisionale di carriera, se stesso come persona e lavoratore (preferenze lavorative, abilità), le alternative disponibili sul mercato del lavoro e su come ottenere maggiori informazioni che facilitino la presa di decisione;
- Informazioni incoerenti, per cui quelle disponibili possono essere inaffidabili (perché contraddittorie sul sé o sull’occupazione), basate su conflitti interni (disallineamento fra personali preferenze educative vs lavorative) o legate a contraddizioni estreme (disaccordo con altri significativi per la carriera).
La letteratura finora ha provato che i sintomi d’ansia degli studenti indecisi sarebbero in grado di portare a una maggiore avversione al rischio che, a sua volta, produrrebbe evitamento decisionale (Hartely e Phelps, 2012). Ad oggi, tuttavia, mancano studi che esaminino l’associazione specifica fra le vulnerabilità cognitive all’ansia, come l’intolleranza all’incertezza, e i domini dell’indecisione professionale.
Il ruolo predisponente dell’intolleranza all’incertezza
L’intolleranza all’incertezza è la tendenza ad avere paura dell’ignoto e a preoccuparsi eccessivamente delle conseguenze negative future, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi. Predisporrebbe cognitivamente l’individuo all’ansia al punto che, secondo i ricercatori, potrebbe essere considerata un suo fattore causale (Carleton, 2016).
Nel processo di decisione professionale, gli studenti universitari sperimentano un certo grado di incertezza relativamente alle future opportunità lavorative e all’evoluzione dei loro interessi. Parallelamente, le caratteristiche del mercato del lavoro attuale, il rapido cambiamento tecnologico e altri fattori hanno aumentato la percezione di instabilità nella costruzione della propria carriera (Hirschi, 2018; Oyer, 2020). In quest’ottica, è ragionevole aspettarsi che le persone caratterizzate da alti livelli di intolleranza all’incertezza sperimentino più ansia e difficoltà nella presa di decisioni professionali rispetto a quelle cognitivamente meglio equipaggiate ad affrontare l’ignoto.
Lo studio di Arbona e colleghi (2021)
Unendo i risultati della precedente letteratura sull’argomento, lo studio di Arbona e colleghi (2021) ha ipotizzato che l’intolleranza all’incertezza possa essere legata alle difficoltà nella decisione professionale per via dell’ansia. Coerentemente con questa ipotesi, i risultati indicano che l’intolleranza all’incertezza e l’ansia sono associate direttamente alle difficoltà nella presa di decisione di carriera nei tre domini caratterizzanti quest’ultima. Di preciso:
- La correlazione con la mancanza di prontezza indicherebbe che l’eccessiva paura delle conseguenze future potrebbe ostacolare la motivazione degli studenti a impegnarsi nello sviluppo della propria carriera attraverso l’aumento di credenze disfunzionali sul processo di decisione professionale e sui suoi potenziali risultati;
- Le distorsioni cognitive e l’immobilismo comportamentale, associati ad elevati livelli di intolleranza all’incertezza e di ansia, potrebbero interferire con la capacità degli studenti di acquisire e integrare le informazioni su di sé e sul mercato del lavoro;
- In presenza di aspettative negative sul futuro, informazioni aggiuntive potrebbero sopraffare lo studente piuttosto che facilitarlo nel processo decisionale (Kelly e Shin, 2009).
Inoltre, come ipotizzato, l’ansia medierebbe le associazioni fra l’intolleranza all’incertezza e le tre dimensioni dell’indecisione professionale, confermandosi un valido predittore delle difficoltà di definizione di carriera.
Le implicazioni dello studio
Alla luce di quanto concluso, gli interventi di counselling che intendono affrontare l’indecisione di carriera dovrebbero innanzitutto valutare in che misura la difficoltà ad affrontare l’incertezza può ostacolare lo studente indeciso a impegnarsi in attività di esplorazione della carriera e di ricerca di informazioni. Tali interventi, quindi, dovrebbero andare oltre il tradizionale processo di abbinamento degli individui ai campi di studio e alle occupazioni che si allineano con i profili individuali di interessi e valori (Lent e Brown, 2020). Risulta infatti importante affrontare anche i fattori cognitivi ed emotivi che potrebbero impedire agli studenti di beneficiare degli interventi a favore della decisione professionale, perché è così che li si può accompagnare verso scelte lavorative più soddisfacenti.