Cos’è la curiosità e come funziona una mente curiosa? Ce lo spiega la Dott.ssa Francesca Luzzi, psicologa e psicoterapeuta, nel suo libro Il vantaggio della curiosità. Come funziona la mente curiosa e perché è necessario averne cura per vivere al meglio
L’aspetto più curioso e straordinario della parola “curiosità” è il fatto che, etimologicamente, derivi dal latino “cura”, intesa come premura, sollecitudine, riguardo. Trovo questo davvero meraviglioso: chi è curioso è quindi colui o colei che, principalmente, si prende cura di qualcosa, lo ha a cuore, custodendolo nella parte più intima di sè. La curiosità è quindi intesa come attitudine a realizzare che dietro l’esperienza e l’informazione sta il calore della conoscenza, così come dietro alla cura di ogni progetto sta l’amore (Luzzi, 2021, p. XI).
Questo è un pensiero contenuto all’interno dell’ultimo libro della collega Francesca Luzzi, psicologa e psicoterapeuta, dal titolo “l vantaggio della curiosità. Come funziona la mente curiosa e perché è così necessario averne cura per vivere al meglio che mette in risalto l’importanza di coltivare una mente curiosa nell’adulto, quanto nel bambino.
Il testo, scritto in modo chiaro e accurato, descrive e approfondisce il tema della curiosità ad ampio raggio, sia da un punto vista della funzione neurologica che psicologica per l’essere umano.
Oltre a ciò, l’autrice fornisce interessanti spunti di riflessione e suggerimenti pratici per allenare una mente curiosa. Per esempio praticare la perseveranza sia rispetto a un compito che a un obiettivo da perseguire ma anche di fronte a possibili fallimenti, porsi domande e non assumere un atteggiamento passivo nei confronti della vita, allenare la flessibilità mentale, leggere tanto e se possibile viaggiare, uscire dalla “comfort zone” e meditare.
A completamento dell’originalità del testo, a partire dal sesto capitolo intitolato Dizionario (base) di un curioso, si trova un elenco di termini distribuiti in ordine alfabetico, descritti e argomentati dall’autrice in maniera molto precisa.
Quali termini?
Perché proprio quei termini?
Qual è il senso di questa seconda parte del testo?
Possibili quesiti che potrebbero nascere al potenziale lettore del testo, ma che mi riservo volontariamente di svelare, d’altronde stiamo parlando di un testo che innalza la curiosità e spero anch’io di averla fatta nascere in riferimento al libro in questione che ritengo meritevole di attenzione sia per gli addetti ai lavori che non.