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La psicologia del traffico. Un modo diverso di fare psicologia

La psicologia del traffico si occupa di prevenire e promuovere la salute pubblica e la mobilità analizzando il rapporto persona-ambiente e persona-veicolo

Di Vincenzo Paternoster

Pubblicato il 08 Giu. 2022

In questo breve articolo verrà descritto uno dei tanti volti della psicologia che in pochi conoscono, ma che in futuro potrà avere un ruolo rilevante tra le discipline che si occuperanno della promozione della salute pubblica, la psicologia del traffico.

 

Cos’è la psicologia del traffico?

 La psicologia del traffico è una branca della psicologia applicata che si occupa di analizzare il rapporto che intercorre tra persona-ambiente e persona-veicolo con lo scopo di prevenire e promuovere la salute pubblica e la mobilità. Tutto ciò è possibile mediante la valutazione dei processi cognitivi ed emotivi coinvolti durante la guida e la valutazione del tipo di infrastrutture presenti nell’ambiente stradale. I dati raccolti, attraverso questa metodica, consentono di comprendere il comportamento e le dinamiche attuate durante la guida.

È davvero necessaria la figura dello psicologo del traffico?

Il rapporto dell’Istat sugli incidenti stradali nell’anno 2019 (Istat, 2020) ha evidenziato come le principali cause dei sinistri stradali sul territorio nazionale italiano sono riconducibili a fenomeni di distrazione, di mancato rispetto della precedenza ed eccessiva velocità.

Il denominatore comune di questi elementi causali è quello che in gergo tecnico prende il nome di fattore umano. Con fattore umano si intende proprio l’insieme dei comportamenti e dei processi umani che influenzano l’aspetto della sicurezza di un lavoro o di una procedura.

La conoscenza delle caratteristiche umane (sia cognitive che emotive), quindi, consente di poter prevenire e ridurre gli incidenti e promuovere la salute pubblica mediante l’applicazione di alcuni accorgimenti di carattere psicologico. Inoltre, la figura dello psicologo, così come quella del medico, è rilevante nelle autoscuole anche se al momento esistono poche realtà di questo tipo.

Lo psicologo in queste importanti strutture di conoscenza teorica e pratica della guida è prezioso sia per il futuro conducente che per il formatore che può aggiungere alla propria conoscenza tecnica, una conoscenza psicologica di base associata al compito di guida.

La figura dello psicologo del traffico è tutelata a livello normativo?

La normativa che include la figura dello psicologo del traffico nelle dinamiche del mondo della motorizzazione è ampia ma poco conosciuta e rispettata. Secondo il codice della strada, art 119 comma 9 (D.Lgs. n. 285/1992), oltre alla valutazione medica in specifiche situazioni, il medico può richiedere una valutazione psicodiagnostica.

 Allo stesso modo, l’aspetto diagnostico è indicato anche nell’articolo 324 del regolamento di esecuzione e attuazione del codice della strada (d.P.R. n. 495/1992) in cui viene regolamentato l’intervento dello psicologo, iscritto regolarmente all’Albo, per prove di attenzione e percezione, per la valutazione dei tempi di reazione e di personalità (nei casi di trattamento terapeutico è necessaria l’abilitazione in psicoterapia).

Nonostante ciò, ad oggi, esistono poche realtà di questo tipo che passano molto spesso in secondo piano. Per questo è importante promuovere questa risorsa professionale che potrebbe migliorare la salute pubblica.

In Europa esiste la figura dello psicologo del traffico?

In Europa, lo psicologo del traffico è riconosciuto e standardizzato mediante la certificazione “EuroPsy” che definisce i crediti formativi necessari per poter esercitare la professione. Infine, da un punto di vista storico la figura dello psicologo del traffico in Europa si è sviluppata a partire dai primi studi in Francia della psicologia del lavoro e dell’ergonomia, andando poi a diffondersi in tutta Europa (Gaymard, S., 2017) anche se ad oggi, in Italia, non è ancora molto conosciuta.

Conclusione

Concludendo, la psicologia del traffico è sicuramente una delle applicazioni della psicologia che è meno conosciuta, ma che può offrire un importante supporto alla promozione del benessere pubblico lavorando su aspetti sia psicologici (cognitivi ed emotivi) sia più tecnici (competenze associate alla guida) consentendo così di poter lavorare su più fronti. Sarà interessante come si svilupperà questa disciplina negli anni a seguire nel nostro paese e nel mondo e se riuscirà ad apportare dei miglioramenti per quanto riguarda la mobilità e il benessere degli utenti della strada.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285, Codice della strada, Titolo IV. Consultato il 25 maggio 2022 qui.
  • Decreto del presidente della repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada, Titolo IV. Consultato il 25 maggio 2022 qui.
  • Gaymard, S. (2017). Traffic psychology and environment. Advances in environmental research (pp. 219-232).
  • ISTAT (2020). Incidenti stradali in Italia, Comunicato stampa, ISTAT, Roma. Consultato il 25 maggio 2022 qui.
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