Incantato. Dentro gli attacchi di panico è uno spaccato quotidiano e autentico sul disturbo d’ansia, un romanzo pensato e composto per raccontare un punto di vista personale sul lento percorso di accettazione del proprio malessere psicologico.
Il testo rappresenta un mattoncino importante nella lotta contro lo stigma sociale che circonda la salute mentale, a partire dal titolo che si serve della polisemia dell’aggettivo incantato per rimandare al blocco, nel quale spesso ci si ritrova arrestati quando si soffre di un disturbo d’ansia, e alla fascinazione derivata dai risvolti positivi che un malessere del genere può comportare.
Il protagonista è Lorenzo, un giovane insegnante la cui vita viene sconvolta dall’arrivo improvviso di attacchi di panico, invalidanti e ricorrenti, a cui si aggiungono un’ossessiva ruminazione mentale, in un turbinio di interrogativi esistenziali senza chiara risposta – Che senso ha la vita? Che cos’è il tempo? È possibile essere felici nel presente? –, e il terrore di essere sull’orlo della pazzia.
Lorenzo tenterà diverse strade e attuerà vari escamotage, con la credenza di potercela fare da solo e risolvere razionalmente ciò che definiva il suo “disordine emotivo”.
Sarà lungo il percorso di accettazione e presa di coscienza della problematica psicologica che lo attanaglia, difficile la decisione di rivolgersi ad un professionista della salute mentale – inizialmente, uno psichiatra, soltanto dopo una psicoterapeuta – una scelta sofferta, elaborata dopo una serie di accertamenti medici e tante elucubrazioni mentali.
Ecco un breve stralcio della prima seduta psicologica:
Sì, ma non pensavo che la psicoterapia potesse davvero aiutarmi, così ho rimandato. Pensavo di poter risolvere il problema da solo.
E come ci hai provato?
In tantissimi modi: ho ridotto le uscite, evitando determinati luoghi, ho cambiato un bel pezzo della mia alimentazione, diminuito l’alcol e l’uso di cannabis, e pensavo di non tornare più in classe.
Il percorso si rivelerà faticoso ma inaspettatamente utile per Lorenzo. Dovrà rielaborare un profondo vissuto di vergogna – non mi perdonavo per quello che mi stava accadendo – e affrontare un importante disorientamento identitario in base al quale si chiederà più volte dove sia finito il solito Lorenzo.
In conclusione, Incantato. Dentro gli attacchi di panico è un racconto scorrevole e di piacevole lettura, che offre una fotografia realistica sulla quotidianità stravolta dall’arrivo di un disturbo d’ansia, con le conseguenze psicologiche, socio-relazionali e lavorative che ne derivano.